Dopo aver sfornato uno dei sequel più inutili della storia cinematografica oltretutto in formato 3D, naturalmente parliamo del terzo capitolo della serie Lo squalo figliata dal cult di Steven Spielberg del 1975, Hollywood non molla l’osso e tre anni dopo tocca il fondo e non solo marino, con il terribile Lo squalo 4-La vendetta.
Nel nuovo film lo squalo, per gli amici Bruce, sempre più gigantesco, zannuto e vendicativo ha intenzione di eliminare gli ultimi membri della famiglia Brody, e purtroppo non ci riuscirà, finendo per l’ennesima volta in un gustoso formato Sushi.
Diciamo che il regista Joseph Sargent se la poteva risparmiare questa incursione nella saga, visto che ad oggi il suo film oltre ad aver collezionato insulti a destra e a manca, è da molti considerato il più brutto film di tutti i tempi, collezionando una bella serie di riconoscimenti non proprio da sfoggiare sul caminetto e mostrare ad amici e parenti.
Sargent che prima del disastro aveva un dignitoso curriculm televisivo e un thriller considerato un classico del genere, Il colpo della metropolitana: un ostaggio al minuto oggetto di recente di un remake firmato Tony Scott, si ritrova con un film che può vantare 6 nomination ai Razzie Awards, tra cui peggior film, peggior regista e peggior attore protagonista, quest’ultima assegnata a Bruce lo squalo, e vincendo nella categoria peggior effetti visivi per l’esplosiva sequenza finale, senza contare l’attenzione della prestigiosa rivista Entertainment Weekly che lo ha inserito in una classifica ad hoc tra i peggiori 25 sequel mai girati.
Naturalmente abbiamo volotariamente sorvolato sulla presenza nel film del veterano Michael Caine, che ancora oggi non potrà non avere qualche brivido al solo ricordo degli umidi set condivisi con Bruce.