Se qualcuno volesse in qualche modo trovare un epigono nostrano dell’Ed Wood americano, dovrebbe dare un’occhiata ai lavori del nostro Bruno Mattei (1931-2007) conosciuto anche come Vincent Dawn, David Hunt, Stephan Oblowsky, Pierre Le Blanc e ben altri quindici pseudonimi con cui il nostro Mattei firmava delle pellicole che in molti casi sfioravano il ridicolo e in alcuni casi il vero e proprio plagio.
Una di queste opere è La Tomba, un horror direct-to-video che definire a basso costo è un eufemismo. Dopo un prologo ambientato in un lontano passato in cui si vede un Imothep dei poveri lanciare una maledizione all’interno di un tempio Maya degno di Gardaland, si passa al presente, dove il solito gruppo di sprovveduti esploratori della domenica si ritrova a lottare contro la rediviva divinità in versione mummificata.
A parte un prologo e un villain scippati clamorosamente a La Mummia di Stephen Sommers, non mancano alcuni terrificanti inserti senza senso provenienti da altre pellicole e incollati maldestramente, un’involontaria e inguardabile parodia di Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez, ragni di gomma, effetti speciali della Mattel e una recitazione da far venire la pelle d’oca, insomma un bruttissimo da guinness dei primati.