Ci sono pellicole come questo Fist of the North Star, adattamento live-action della serie nota in Italia come Ken il guerriero, che mostrano tutti i limiti creativi della macchina hollywoodiana, infatti per chiunque abbia un minimo di infarinatura della serie originale sia manga che anime creata dalla coppia Tetsuo Hara/Buronson, già dal delirante incipit in cui Malcolm McDowell nei panni di Ryuken si lascia abbattere a colpi di pistola ripensando con nostalgia ai tempi di Arancia Meccanica, si capisce che la cosa non andrà a finir bene.
Come accaduto recentemente con DragonBall Evolution, senza contare i cinegame Tekken, King of Fighters e Street Fighter-La leggenda, ci si approccia all’immaginifico nipponico con una nochalance da brividi.
Così ci ritroviamo con il carismatico e letale Kenshiro dell’originale interpretato dall’inglese Gary Daniels, monoespressivo reuccio dei direct-to-video a base di arti marziali che a forza di strabuzzar occhi e digrignar denti rischia un’ernia e al primo combattimento in cui dovrà sfoderare le arti della Divina scuola di Hokuto finisce per sembrare piuttosto goffo, tra mediocri effettacci che distorcono mascelle e fanno implodere crani.
Oltretutto per raggiungere un minimo di muscolatura credibile, il Kenshiro originale sfiora il mostruoso, Daniels che di per se è un atleta di buona caratura si è notevolmente appesantito e tutte le sue coreografie sembrano girate al rallentatore rendendo le sequenze dei famigerati colpi mirati ai punti di pressione fiacche come non mai.
Fist of the North Star diretto dall’esperto in horror Tony Randel, suo l’ottimo Hellraiser II, è uscito direct-to-video nel lontano 1995 e da allora è rimasto inedito per la distribuzione italiana.
Nel cast figurano anche Costas Mandylor apparso in cinque degli otto capitoli di Saw e Chris Penn visto ne Le iene di Tarantino e fratello del divo Sean Penn.