Oggi per i bruttissimi parleremo del deludente terzo capitolo di una delle serie più divertenti degli anni ’80, comedy, poliziesco ed action in un frizzante mix che all’epoca del primo capitolo sbancò i botteghini e fece diventare Eddie Murphy una vera star.
Ancora oggi il primo capitolo della serie, Un piedipiatti a Beverly Hills, diverte e coinvolge, un film che imbriglia il talento eccessivo e irriverente di Eddie Murphy e lo inserisce in un contesto perfetto con un personaggio a misura, Tony Scott tre anni dopo con il suo cinema patinato e action darà vita d un sequel coi fiocchi, colonna sonora, interpreti perfetti e una storia da guardare tutta d’un fiato, poi il 1994 e la serie ha il suo Rocky V, il capitolo da dimenticare, un edulcorato, giocattolone a meta tra una comedy per famiglie ed una puntata de La signora in giallo.
Non è bastato il talento di un regista come John Landis a risollevare una sceneggiatura palesemente tirata via, Beverly Hills Cop 3 è un’operazione smaccatamente commerciale concepita per ridare lustro ad un Eddie Murphy in declino, e far cassa, ma non si è avuta l’intelligenza di perder tempo sul copione, affidandosi invece alla verve appannata di Murphy e ad un John Landis svogliato e irriconoscibile.
Un’operazione nostalgia finita malamente con una cornice ridicola, un parco dei divertimenti assolutamente surreale e fuori contesto, una trama da poliziesco che fa rimpiangere le investigazioni dei fumetti di Topolino e la parte action ridotta all’osso, Si pensa ad un quarto capitolo, speriamo bene!