Hotel Transylvania, recensione

Il conte Dracula rimasto vedovo ha cresciuto la figlioletta Mavis nel terrore degli umani, descritti dal padre come una minaccia incombente sul pacifico mondo dei mostri. Dracula è così convinto del pericolo rappresentato dagli esseri umani, che ha deciso di costruire in Transilvania un lussuoso hotel concepito per dar riparo e ospitalità a qualsiasi mostro abbia voglia di trascorrere un periodo di vacanza alla luce del sole, senza paura di dover nascondere la propria mostruosità.

Dracula, che sta preparando la festa di compleanno di Mavis che compirà 118 anni, non sa ancora che nel suo hotel sta per piombare Jonathan, un simpatico ragazzotto che sta visitando l’Europa e che non solo finirà per mettere in dubbio tutto le certezze del Conte per quanto riguarda gli umani, ma farà anche innamorare Mavis scatenando così la gelosia del padre iperprotettivo che farà di tutto per liberarsi dell’ospite indesiderato.

Il geniale animatore premio Emmy Genndy Tartakovskij, suoi alcuni cult d’animazione come Samurai Jack e Star Wars: Clone Wars, debutta nel suo primo lungometraggio per il grande schermo confezionando una divertente comedy che di horror ha ben poco ed è palesemente indirizzata ai più piccini.

Hotel Transylvania visivamente è un gioiellino, ma con Tartakovskij al timone non ci aspettavamo nulla di meno, anche se abbiamo trovato il film un tantinello affollato (9 mostri titolari e una quindicina di cameo), una moltitudine di personaggi di supporto tutti dal look intrigante, ma poco caratterizzati, ne parliamo come un’occasione mancata vista la strepitosa galleria di mostri e mostriciattoli messa in campo. Stesso problema con il reiterarsi ad oltranza di una serie di frenetiche gag da comedy slapstick, alcune davvero spassose, vedi la festa al villaggio, altre troppo veloci per goderne appieno l’impatto, la sequenza nella hall dell’albergo/castello è un delirio.

Hotel Transylvania è divertente, ironico, ben doppiato (un plauso alla performance di Claudio Bisio) e utilizza in maniera leggerissima l’elemento parodia, diciamo che siamo più vicini a un mix tra Gianni e Pinotto ne Il cervello di Frankenstein e i cartoon di Tex Avery piuttosto che ad un Paranorman, forse un po’ troppo leggero e easy per chi è abituato all’animazione di questi ultimi anni capace di dare notevole spessore alle dinamiche tra i personaggi, in questo caso quella padre-figlia è l’unica degna di nota.

Nonostante la confezione sia estremamente superiore al contenuto, resta il fatto che il cartoon di Tartakovskij è un perfetto esempio di film per famiglie, che nell’ambito di un’operazione di questo tenore resta un’obiettivo primario in questo caso puntualmente raggiunto.

Nelle sale dall’8 novenbre 2012

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Note di produzione: nel cast di doppiatori originali troviamo Adam Sandler (Dracula), Selena Gomez (Mavis) e Steve Buscemi (Wayne), per gli italiani Claudio Bisio (Dracula) e Cristiana Capotondi (Mavis); il film ha fruito di un videogame ufficiale e di alcuni social game; legato al film è stato creato anche il cortometraggio Goodnight, Mr. Foot scritto e diretto da Genndy Tartakovskij; il film costato 85 milioni di dollari ne ha incassati worldwide oltre 253.

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