Oggi per lo spazio cortometraggi vi segnaliamo Ho fatto un sogno, interessante cortocircuito tra musica, cinema e fumetto realizzato in occasione dell’uscita in edicola di una raccolta dedicata al cantautore Vasco Rossi, a cui si aggiunge una graphic-novel distribuita nelle librerie.
Le influenze cinematografiche sulla trama del cortometraggio sono palesi, insomma certamente non nuova, anche se attualissima, l’idea di una società in cui le emozioni vanno represse e le idee, la cultura e la creatività sono considerati elementi sovversivi, vedi i classici Fahrenheit 451 di Truffaut o 1984 di Anderson, anche se possiamo trovare punti di riferimento anche nel più recente Equilibrium di Kurt Wimmer.
La storia ci mostra un Vasco Rossi ultimo baluardo della libera esperssione che con le sue canzoni cerca di risvegliare le coscienze sopite da un farmaco che regala una felicità chimica (vedi Equilibrium) attraverso un’incursione musicale sui maxi-schermi (vedi V per Vendetta) che campeggiano sulle teste degli inerti cittadini che popolano un’immaginaria città sotto il giogo della dittatura, sorvegliati da una sorridente ed inquietante milizia.
Naturalmente contenuti veicolati in maniera molto elementare ed un’animazione che ripercorre i tratti essenziali delle tavole della controparte cartacea, con la scelta del bianco e nero come colorazione predominante con l’aggiunta di sprazzi di un giallo minimalista a sottolineare elementi dello scenario. Per quanto riguarda la scelta del tratto grafico si possono ritrovare le medesime suggestioni stilistiche nel video degli A-ah Take on me, in quel caso miscelate con immagini live-action.
Per visionare il corto in versione integrale cliccate QUI.