Oggi vi riportiamo il contenuto di un panel tenutosi al recente CinemaCon di Las Vegas che ha visto ospitare David Heyman e David Barron, i produttori della saga di Harry Potter che per l’occasione hanno ricevuto un premio per il franchise cinematografico più amato e lucroso di sempre e presentato un video con alcune sequenze tratte da Harry Potter e i doni della morte parte II, capitolo finale della saga nelle sale a partire dal prossimo 15 luglio.
Il filmato ha mostrato diversi frame della pellicola tra questi Harry, Ron ed Hermione in fuga da Gringott sul dorso di un drago, il volto di Harry adulto nello scontro finale contro Voldermort e alcune spettacolari sequenze della battaglia di Hogwarts.
Dopo il salto trovate alcuni dettagli dei filmati mostrati al panel e un sunto dell’intervista del sito Cinema Blend al producer David Heyman.
Sembra che l’ultimo capitolo della saga di Harry Potter avrà delle sostanziali varianti rispetto al libro, ma che secondo i produttori non incideranno sullo spirito delle saga letteraria, varianti che pare riguarderanno le location di alcuni scontri chiave, tra questi si cita ad esempio Piton e la McGranitt a confronto nella Sala grande, mentre nel libro i due si affrontano in un corridoio presso la sala comune di Corvonero, Piton sembra invece avrà come nel libro uno spazio piuttosto contenuto, anche se nella pellicola si è voluto ampliare lo scontro tra lui ed Harry per aumentarne l’impatto emotivo, accentuato anche dal suo passato ripercorso da Harry attraverso le immagini scaturite dal Pensatoio, flashback questo che insieme a quello di Silente a King’s Cross sono stati potuti inserire solo grazie alla scelta di dividere l’ultimo capitolo in due parti.
Tra le aggiunte alla pellicola Heyman ricorda la sequenza vista nel video proiettato alla convention delle statue che prendono vita durante la battaglia di Hogwarts, scena non presente nel libro, una licenza necessaria come l’eliminazione dello strangolamento di Minus presente nel libro ma tagliato nel film. Heyman spiega anche alcuni dei motivi per cui il finale del film ha richiesto nuove riprese, sembra che un motivo sia stato il make-up, a questo proposito Heyman è curioso di vedere la reazione del pubblico all’invecchiamento dei personaggi che ricordiamo vedremo in un salto temporale in avanti di quindici anni e un altro motivo sono state alcune scene ambientate a King’s Cross, sembra che il sonoro sia stato disturbato dai rumori di fondo creati da treni e annunci, così i treni sono stati ricreati in studio e le scene della stazione riempite digitalmente ovviando al contrattempo con risultati estetici notevoli.
Heyman ripercorrendo i vari capitoli della saga parla di un’evoluzione di capitolo in capitolo come gli effetti visivi che sono migliorati moltissimo, gli attori maturati come i loro personaggi e i diversi registi motivati a fare qualcosa di più rispetto ai loro predecessori e a proposito della scelta di cambiare regista ad ogni nuovo episodio, come accaduto tra l’altro alla saga di Twilight, Heyman parla di diversi fattori, uno è la fatica, a Chris Columbus era stato offerto anche il terzo film, ma non aveva energia a sufficienza per poter affrontare un’altra produzione così sacrificante, così come accaduto ad Alfonso Cuaron a cui era stato offerto il quarto e a Mike Newell il quinto, tutti hanno declinato l’offerta tranne David Yates che ha dimostrato una tempra notevole affrontando oltre 260 giorni di riprese mantenendo un controllo su attori, autori e maestranze davvero invidiabile.