E’ passata poco più di una settimana dall’uscita nelle sale cinematografiche di Gravity, film guest che ha inaugurato la settantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia e che negli Stati Uniti ha già riscosso buone critiche. Ma per i registi, si sa, non c’è tempo di cullarsi sugli allori e bisogna già pensare alla prossima sfida.
Alfonso Cuarón, è uno di questi e nei giorni scorsi ha confessato che mai e poi mai rifarà un film altrettanto impegnativo come quello con Clooney e Sandra Bullock.
I quattro anni che il regista ha trascorso impegnandosi per trovare gli attori e gli altri collaboratori, e soprattutto per disporre delle avanguardistiche tecnologie che gli avrebbero permesso di dare al pubblico l’illusione che la protagonista del film stesse andando davvero alla deriva nello spazio lo hanno infatti decisamente provato.
Per nulla critico nei confronti della Warner Bros., che ha finanziato Gravity e che ha provato ad esaudire ogni suo singolo desiderio, il cineasta ha dichiarato in un’intervista
Girare Gravity è stato divertente ed elettrizzante, ma mi ha imposto moltissime sfide. Il film non è stato assolutamente come il viaggio della protagonista femminile: è stato pieno di avveristà e di disastri a cui rimediare.
Cuarón ha poi dichiarato che in un prossimo futuro vorrebbe cimentarsi nella realizzazione di un film horror:
Non sarà uno slasher, ma qualcosa di più psicologico, di inquietante.
Non rimane che attendere di conoscere i dettagli di questo film da brivido, sempre che il regista messicano non decida, dopo un lungo e meritato riposo, di dedicarsi ad un’altra complessa opera di fantascienza.
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