Si ritorna “Nella giungla per davvero”. L’occasione è una di quelle scolpire nella mente. Mowgli, quasi cinquant’anni dopo, torna sul grande schermo con una pellicola all’insegna del live-action. Il nuovo Libro della giungla era atteso da generazioni di ex bambini cresciuti canticchiando “basta qualche briciola, lo stretto indispensabile” con l’orso Baloo. La data di giovedì 14 aprile, dunque, è una di quelle da cerchiare in rosso sul calendario.
Il cartone Disney era stato l’ultimo prodotto da Walt, che scomparve durante la lavorazione, nel ’67. L’affezione dei lettori per il bimbo lupo cresciuto tra gli animali braccato dalla tigre Shere Kahn era iniziata un secolo prima, nel 1894 con la pubblicazione del libro di Rudyard Kipling (lo scrittore vinse il Nobel nel 1907). I primi due libri, nati come avventure per ragazzi con storie di animali capaci di parlare immersi in un ambiente esotico ma avevano conquistato anche gli adulti.
La versione live oggi, è firmata da Jon Favreau e l’interazione tra il piccolo Mowgli, interpretato dall’esordiente Neel Stethi e le bestie parlanti è quanto mai realistico grazie a un 3D innovativo. L’omaggio al classico resta, non mancano i momenti scherzosi, ma ce ne sono altri discretamente terrorizzanti. Sul fronte musicale eccoLo stretto indispensabile con Baloo e lo scimmiesco Voglio essere come te.
Guida la squadra dei doppiatori italiani Toni Servillo, la saggia e coraggiosa pantera Barghera che veglia sul cucciolo di uomo: “Baghera rappresenta il maestro che tutti vorrebbero avere. Era così anche nel cartone animato e questo ruolo viene ripreso anche in questo film”. Giovanna Mezzogiorno regala la sua interpretazione del serpente Kaa. “I cartoni di oggi sono diversi, i miei bimbi li hanno visti tutti, i classici e i contemporanei. Ma a volte penso che quelli antichi li annoino un poco. L’animazione è arrivata a un livello che ha cambiato la nostra percezione”. Neri Marcorè è l’orso: “Baloo è un personaggio dal cuore enorme, sicuramente non ama le regole a differenza di Baghera ma questo non toglie che è buono ed estremamente positivo”.