E’ stata una giornata particolarmente ricca al Festival di Roma. Archiviata la presenza di due star del calibro di Scarlett Johansson e Joaquin Phoenix, durane il red carpet per “Her”, oggi la capitale ha accolto presso l’Auditorium Parco della Musica opere d’autore che raccontano storie complesse e drammatiche, quali la perdita di un figlio da parte di una coppia (“Sorrow and Joy”, del regista danese Nils Malmros) nonché i cambiamenti e gli stenti della coppia nella società iraniana (“Acrid”, opera prima di Kiarash Asadizadeh). Nella sezione fuori concorso c’è stato spazio per un adattamento di “Romeo and Juliet”, firmato Carlo Carlei e interpretato dalla “bambina” de “Il Grinta” Hailee Steinfeld, in compagnia di Douglas Booth, Paul Giamatti e Laura Morante. Restando in Italia, è stata anche la giornata de “Il venditore di medicine” di Antonio Morabito. Un film sule dinamiche sociali e di potere tipiche dell’Italia contemporanea mediante la storia di Bruno, un informatore medico disposto a tutto, pur di mantenere il suo posto di lavoro e il suo stile di vita agiato. Nella sezione CinemaXXI è stato proiettato “Fear of Falling” di Jonathan Demme. Inoltre l’artista Antoine d’Agata, fotografo “estremo” dell’agenzia Magnum, ha raccontato nel suo diario autobiografico Atlas: si trattava della vita errabonda di un uomo senza legami. Sempre oggi è stato presentato il film Marco Martins e Michelangelo Pistoletto “Twenty-one-twelve the Day the World Didn’t End”, opera che rappresenta la crisi economica e regala una riflessione sul ruolo dell’arte all’interno della società.
Un lunedì da ricordare, dunque, nell’attesa che la settimana entri nel vivo.