Gil kenan nasce a Londra il 16 Ottobre 1976, di origini israelo-americane, la sua famiglia si trasferisce a Los angeles dove Kenan cresce e nel 2002 si diploma in cinematografia alla UCLA ricevendo un MFA, un master molto prestigioso in arte e performance visive, un talento prodigioso che i grandi produttori hollywoodiani adocchiano subito.
Tra di loro Robert Zemeckis (Forrest Gump) e Steven Spielberg (La guerra dei mondi) che dopo aver visionato un suo corto, The lark, gli propongono di dirigere il film di animazione Monster house, kenan accetta la sfida e si confronta con questo non semplice esordio, produce la Dreamworks.
Monster house è un gioiello di altissima tecnologia, figlio del precedente Polar express dello stesso Zemeckis, sfrutta un’evoluzione della tecnica Motion-capture, un nuovo avanzatissimo software che letteralmente cattura le minime sepressioni facciali e le movenze degli attori trasponendole sul loro alter-ego digitale, con risultati straordinari che avranno la massima punta artistica con il film che farà seguito a Monster house, anche questo diretto da Zemeckis, La leggenda di Beouwulf.
Questo cartoon della nuova generazione frutterà a kenan una serie di riconoscimenti, tra cui una nomitation agli Oscar per il miglior film d’animazione, una nomination come miglior regista d’animazione agli Annie Awards, ed è segnalato alla Associazione Critici di Chicago come miglior promessa nel campo della regia cinematografica, la strada sembra ormai spianata.
Il film targato Dreamworks è il biglietto da visita che gli apre le porte di Hollywood, Tom Hanks gli affida la sua ultima produzione, il fantasy Ember: il mistero della città di luce, due ragazzi cercano di salvare una comunità che vive nel sottosuolo da generazioni, la fonte di energia che tiene in vita la città si sta esaurendo, bisogna trovare una soluzione e in fretta, e la soluzione ai problemi sembra essere celata in una vecchia pergamena…
Secondo film per Kenan e primo con attori in carne ed ossa, da grandi budget derivano grandi responsabilità , diceva più o meno così il motto di un supereroe di nostra conoscenza, e siamo curiosi di vedere questo giovane talento alle prese con un vero cast.