Ghostbusters – E Chi Chiamerai?: Recensione in anteprima

Paul Feig dirige il reboot Ghostbusters con protagoniste Melissa McCarthy e Kristen Wiig, con Chris Hemsworth nei panni del segretario delle Acchiappafantasmi che, rispetto alla saga degli anni ’80, è tutta al femminile: da giovedì 28 luglio nelle sale cinematografiche italiane. Analizziamo insieme trama e come al solito diamo una recensione.

Abby ed Erin sono una coppia di scrittrici semi sconosciute che decidono di pubblicare un libro sui fantasmi. La loro tesi consiste nell’affermare che questi sono assolutamente reali. Tempo dopo Erin ottiene un prestigioso incarico come docente della Columbia University.

E Chi Chiamerai nell’era dei social network?

Quando il libro sugli spettri, ormai dimenticato, ricompare, diventerà lo zimbello della facoltà e sarà costretta a lasciare il lavoro. La sua credibilità è persa ed Erin decide a quel punto di riunirsi ad Abby aprendo una ditta di acchiappafantasmi. Scelta che si rivela vincente: Manhattan è invasa da una nuova ondata di spettri e non ci sarà altro da fare per il team che dargli la caccia.

Nell’epoca dei social network, Ghostbusters ripiega solo nell’utilizzo di Youtube a servizio della narrazione del film, mentre viene sfruttata la tecnologia della comunicazione via social, non integrata per niente alle telefonate ricevute dal gruppo di signorine acchiafantasmi.

Il giudizio del CineManiaco

Il pregiudizio negativo che aleggia sia nella cerchia degli addetti ai lavori che da parte della critica e del pubblico è dilagante, ma chiunque abbia visto Ghostbusters – E Chi Chiamerai? (titolo originale Ghostbusters Answer The Call) sa che non c’è niente a che vedere con il film originale del 1984, da cui si prendono distanze adeguate senza allontanarsi troppo grazie soprattutto ai cammei degli interpreti originali di Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson e Sigourney Weaver -in questa vicenda in ruoli diversi da quelli dei mitici beniamini dell’occulto e compagnia-.

Ghostbusters è il giusto compromesso tra film estivo, omaggio a un grande titolo degli anni ’80, mostrare molta autoironia e un buon gusto nel saper miscelare nel plot un giusto livello di cattivo gusto.

Voto 7