Un personaggio particolare questo Gabriel Garko, la sua indubbia fisicità ed un talento non ancora sfruttato lo costringono a rimanere ancorato ad un certo stile da fiction e ad una recitazione di chiara impostazione televisiva, nonostante alcune sue interpretazioni, come il malato terminale de Le fate ignoranti, facciano trapelare un certo potenziale, l’attore è ancora ingabbiato in un certo machismo da soap ed un’impostazione che ne minano spontaneità ed espressione, lo vorremmo vedere in altri e più impegnativi ruoli che ne mostrino il talento e non solo l’indubbia avvenenza.
My life:
Dario Oliviero alias Gabriel Garko nasce a Torino il 12 luglio 1974, cresciuto a Settimo Torinese, muove i primi passi nello spettacolo come modello ed aggiudicandosi il titolo di Mister Italia, poi una lunga esperienza nel mondo dei fotoromanzi, ed una relazione con l’attrice Eva Grimaldi.
Gli esordi:
Il suo debutto nel cinema è accanto a Francesca Dellera nel cortometraggio di roberto Rocco troppo caldo, a cui farà seguito il primo lungometraggio, sempre dello stesso regista, Una donna in fuga (1996), ma la ficrtion e la tv sembrano meglio sfruttare il fascino ambiguo e tenebroso dell’attore.
Dalle miniserie alla fiction:
La tv sa come utilizzare al meglio l’indubbio carisma del giovane attore e lo vediamo impegnato in una sequela impressionante di fiction e miniserie Tv, La signora della città, L’angelo nero, Il morso del serpente, Tre stelle, e Occhi verde veleno. Le ultime fiction che lo hanno visto protagonista sono L’onore ed il rispetto del 2006, ed il film tv Io ti assolvo del 2007. tutti ruoli che lo imporranno come vera e propria stella del piccolo schermo.
Al cinema:
Dopo il cinepanettone Paparazzi, Garko girerà Senso ’45 di Tinto Brass, per poi mettersi in luce nel dramma di Ferzan Ozpetek Le fate ignoranti, una parte efficace che lo porterà sul set della biopic Callas di Franco Zeffirelli. Nel 2007 è nel campione d’incassi Una moglie bellissima di Leonardo Pieraccioni, mentre dal 20 Febbraio 2009 lo vedremo tra i tormentati ospiti del folle e anarchico albergo di Ago Panini nel suo Aspettando il sole,