Il film che ha trionfato al Sundance Festival, kermesse alquanto prestigiosa, prova a mettersi in mostra anche in Croisette. Una storia che oltre a commuovere (facoltativo) fa ben sperare per via del modo in cui scava nei confini del razzismo.
L’opera prima di Ryan Coogler, “Fruitvale Station”, è una di quelle pellicole che meritano attenzione. Se non altro perché suscitano riflessioni approfondite sullo stato del conflitto tra bianchi e neri che ancora attanaglia le menti nel 2013.
Non è la prima volta che il film che ha vinto al Sundance Festival sbarchi anche in Francia. E’ accaduto anche lo scorso anno, in occasione della proiezione di “Re della Terra Selvaggia”. “Fruitvale Station” gareggerà nella sezione Un Certain Regard . Un bel passo in avanti per un film che ha trionfato al celebre festival indie guadagnandosi anche il premio del pubblico.
In questi casi si direbbe che Ryan Coogler, con il solo fatto di essere anche a Cannes, abbia già vinto. Sottoscriviamo. C’è chi dice che qualche Premio il film potrebbe accaparrarselo anche dal prossimo 15 maggio.
Il trailer
Il motivo è presto detto. “Fruitvale Station” si basa su una storia vera, impreziosita da un ottimo cast.
True Story
La storia è quella di Oscar, un ragazzo di 22 anni che vive nella Bay Area: un giorno, al risveglio, Oscar avverte qualcosa nell’aria. E’ l’ultimo giorno dell’anno 2008. Indeciso su cosa sia, Oscar lo prende come un segno per migliorare alcune cose: essere un figlio migliore per sua madre, che compie gli anni proprio la vigilia di capodanno; essere un compagno migliore per la sua ragazza, con la quale non è stato del tutto onesto in passato; ed essere un padre migliore per T, la loro bellissima bimba di 4 anni.
Tutto sembra andare per il meglio ma, mentre la giornata va avanti, Oscar comprende che i cambiamenti non arriveranno in modo così semplice. Incrocia nel cammino vari amici, famigliari e sconosciuti, ed ogni incontro mostra come in Oscar ci sia di più oltre all’apparenza. Questo e altro, in un film dal finale incredibile. Un film vero.