Altro panel e altro remake al Comic-Con 2011, dopo il fanatscientifico Total Recall ancora Colin Farrell per un horror/comedy di culto come Fright Night, meglio nota da noi come Ammazzavampiri. Un’operazione di non facile resa considerando il perfetto e inarrivabile equilibrio tra brividi e humour raggiunto dal classico di Tom Holland datato 1985. Questa nuova versione con un look da teen-movie di ultima generazione vede alla regia Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua) ed un cast che include oltre a Farrell anche Anton Yelchin, Christopher Mintz-Plasse, Imogen Poots, Toni Collette e David Tennant.
Il panel inizia con Gillespie che sale sul palco ed introduce le clip che verranno proiettate, poi dopo una falsa partenza con Colin Farrell che entra in anticipo per tornare subito sui suoi passi, Glillespie introduce lo sceneggiatore Marti Noxon, poi Farrell che rientra, seguito da Anton Yelchin, Imogen Poots (Farrell da vero cavaliere la aiuta a sedersi), Christopher Mintz-Plasse (Yelchin imita farrell e lo aiuta ad accomodarsi) e come guest a sorpresa Chris Sarandon (che ricordiamo ha interpretato il vampiro Jerry Dandridge nell’originale).
La prima domanda è sul perchè Gillespie abbia voluto dirigere questo remake, il regista dice di aver letto la sceneggiatura senza realmente ricordare l’originale e gli piaceva il mix di horror e humour. Noxon ha detto che voleva scrivere il film perché era affascinato dal rapporto tra Charlie (Yelchin) ed Ed (Mintz-Plasse) e dal fatto di dover scrivere di un vampiro che “non suona il pianoforte“, ma un personaggio che avrebbe avuto i punti di forza di qualcuno come Farrell.
Nella prima clip Ed cerca di convincere Charlie che Jerry è un vampiro. Charlie pensa che Ed ha letto troppi libri di Twilight, Collider ci fa notare che il 3D incide in negativo sulla luminosità del film che risulta molto scuro e rende poco efficaci gli inserti in CGI. Si torna alle domande e Sarandon chiede a Yelchin cosa lo attraeva del ruolo di Charlie e lui risponde che il personaggio in realtà non sa cosa vuole e cosa è importante e nel perdere il suo migliore amico e nel dover combattere un letale vampiro giunge a comprendere chi è veramente. Sarandon dice che l’originale era molto concentrato sui rapporti tra i personaggi e il remake ha la stessa dedizione nello sviluppo di tali relazioni.
Farrell confessa che era originariamente riluttante ad interpretare Jerry, in parte perché era un fan della performance di Sarandon ed era un grande fan dell’originale. Era piuttosto perplesso quando ha sentito parlare del remake, ma in seguito si è entusiasmato per la sceneggiatura e confessa che dopo aver fatto qualche film serio, voleva divertirsi un po’. Farrell ha inoltre ritenuto che lo script di Noxon andasse in una direzione nuova e che non erano un rivangare l’originale e cosa più importante Farrell sentiva così di non dover competere con Sarandon.
Dopo la clip finale che mostra il covo di Peter Vincent (Tennant), i fan hanno potuto ascoltare un messaggio registrato inviato da Tennant per esprimere il suo disappunto nel non poter presenziare al panel e Noxon ha concluso affermando che gli spettatori impareranno un po’ di più sulla storia di Jerry di quanto abbiamo fatto nell’originale. (fonte Zimbio/Collider)