Il pianeta è a rischio per via di una maledizione che da tempo prova a distruggerlo, e sono due e due soltanto coloro che possono annientarla e portare pace, benessere e tranquillità nel nostro tempo.
Si tratta di due eroi arrivano entrambi da lontano, dalle terre oltre gli oceani: uno di loro, si narra, discende addirittura da un alieno. I due si trovano ad affrontare una sfida che finora si è dimostrata improbabile per qualsiasi essere umano: realizzare un bel film tratto da un videogioco. Questo è lo scopo di Warcraft, da oggi nelle sale.
Un film che merita, come suggerisce la trama:
Il regno di Azeroth è sul piede di guerra e la sua civiltà è costretta ad affrontare una terribile stirpe di invasori: i guerrieri Orchi, in fuga dalla loro terra e pronti a colonizzarne un’altra. Quando il portale che collega i due mondi si apre, un esercito va incontro alla distruzione, mentre l’altro rischia l’estinzione. Due eroi schierati sui fronti opposti affrontano un conflitto che deciderà il destino delle loro famiglie, dei loro popoli e della loro terra.
Senza dubbio Warcraft è un modo diverso e ambizioso di trasformare i videogiochi in film, ma secondo molti esperti siamo ancora lontani dal buon cinema. Molti, però, sono i punti a suo favore.
Warcraft, i pro:
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L’aspetto visivo è di grande impatto e degno delle migliori produzioni fantasy degli ultimi anno.
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Alcune scelte narrative coraggiose e lontane dagli stereotipi del genere e dei blockbuster.
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La caratterizzazione degli orchi è buona e il performance capture di altissimo livello…
Warcraft, i contro:
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Peccato che la controparte umana sia molto più fiacca, sia come scrittura che come recitazione.
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Due ore forse non sono sufficienti per una trama ed un materiale di partenza così ambizioso e complesso, il risulta è che alcuni momenti sono troppo frettolosi e a risentire è l’epicità e la mitologia.
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Ambiziosa l’idea del finale aperto e di fare di questo film il primo capitolo di una saga, ma ci saranno dei sequel?