Festival di Roma 2013: l’omaggio a Federico Fellini

Sono passati vent’anni dalla morte dell’indimenticabile regista italiano Federico Fellini. Forse il più grande regista italiano. Prova ne sono i cinque Oscar vinti, i film straordinari lasciati in eredità a un Paese che si è sempre sentito orgoglioso di avere tra i suoi massimi rappresentanti Fellini. A vent’anni dalla scomparsa,in anteprima mondiale al Festival Internazionale del Film di Roma, il 9 novembre sarà proiettato un documentario che tributa Fellini, dal titolo “Federico degli spiriti – L’ultimo Fellini” diretto da Antonello Sarno.

Senza titolo


Il documentario racconta i giorni che vanno dal 31 ottobre 1993, data della morte di Fellini, fino al momento dell’ultimo saluto, tre giorni dopo, mediante i ricordi dei tanti amici e colleghi del regista scomparso. E’ ricco di immagini provenienti dalla camera ardente, disposta nel ‘suo’ adorato Teatro 5 a Cinecittà con il fondale del cielo magrittiano. Si rivivono dunque tre giorni che, sotto gli occhi delle tv di tutto il mondo, si trasformarono nel primo grande evento mediatico incentrato sulla scomparsa di un uomo di cinema superato soltanto, dieci anni dopo, dalla scomparsa di un altro grande protagonista del nostro tempo: Alberto Sordi.

Così Antonello Sarno descrive l’opera:

Nel mio documentario, tra l’altro c’è un’intervista a Fellini passata solo una volta poco meno di trent’anni fa. Alla domanda se si preparasse a scrivere un’autobiografia, il regista replicava che era del tutto inutile, sia per la biografia ricca di pagine a lui dedicata dall’amico Tullio Kezich, sia perché, come dice Fellini nell’intervista, ‘sono stato sempre latitante rispetto agli eventi importanti.

Non mancano, poi, testimonianze preziosissime come quella a Woody Allen. Una vera e propria ‘chicca’.