Continua la carrellata di film presenti nel cartellone festivaliero capitolino, giunto alla terza edizione. Periodicamente il nostro blog aggiorna e spesso anticipa, quelli che saranno gli eventi all’interno del Festival.
Nella giornata di ieri, abbiamo dato un’ampia visuale di quelle che saranno le pellicole fuori concorso; oggi, titolo dopo titolo, condivideremo con voi trame e protagonisti dei lungometraggi italiani in concorso, tra cui due molto attesi: Il passato è una terra straniera, film con cui, si spera, uno dei migliori talenti del nostro cinema, Daniele Vicari, potrebbe ottenere la definitiva consacrazione, e Maria Sole Tognazzi ne L’uomo che ama, con Pierfrancesco Favino e Monica Bellucci.
Galantuomini, di Edoardo Winspeare. Il film è ambientato a Lecce negli anni ‘90. Racconta la storia d’amore tra un magistrato e una donna costretta dalle circostanze della vita a diventare una criminale. Lui appartiene all’alta borghesia, alla società dei “galantuomini”, mentre lei è una figlia di contadini.
A dividerli è l’estrazione sociale, ma anche qualcos’altro. La donna ha avuto un figlio da uno degli spacciatori della zona e lavora come rappresentante di profumi, ma in realtà è il braccio destro del boss Carmine Zà, uno dei capi della Sacra Corona Unita. La pellicola tocca aspetti delicati pondendosi una domanda: è lecito amare qualcuno che ha scelto di stare dalla parte del male. Nel cast: Donatella Finocchiaro, Fabrizio Gifuni, Beppe Fiorello e Giorgio Colangeli.
Un gioco da ragazze, primo film del regista Matteo Rovere, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Andrea Cotti. Elena, Michela e Alice: tre ragazze nella provincia toscana, tutte e tre di ottima e ricca famiglia, bellissime e senza freni. Padrone delle notti in discoteca e tiranne nella loro scuola, capeggiate da Elena, la più cattiva e manipolatrice delle tre, sempre pronta a prendere di mira le ragazze meno fortunate e più “sfigate”. Il regno di queste tre “dark girls” viene messo in pericolo dall’arrivo di un nuovo professore di italiano, giovane, idealista e sempre pronto a trarre il meglio dai propri studenti, anche quelli più difficili. Ma questo suo altruismo lo porterà a diventare l’inconsapevole protagonista di uno spietato gioco da ragazze organizzato da Elena e le sue scudiere.
Parlami di me, è il film diretto da Brando De Sica che mette in scena il padre Christian coi suoi ricordi, nostalgie famigliari, brani di Garinei e Giovannini e monologhi personali. Autobiografia e storia della rivista, omaggi al grande cinema e allo showbiz italiano.
Il passato è una terra straniera, di Daniele Vicari. Il film, tratto dal romanzo di Gianrico Carofiglio, che vede nel cast Elio Germano, Michele Riondino e Valentina Lodovini, parla di due amici che finiscono nel vortice del gioco d’azzardo. Giorgio è uno studente modello, con una vita normale finchè non incontra Francesco che per vivere gioca a carte e vince parecchio. Il fascino che esercita su di lui l’amico porta Giorgio a seguirlo nelle sue avventure tra ville sontuose e bettole. Tra partite truccate e storie con donne che non ama Giorgio inizia la sua discesa agli inferi: non è più quel ragazzo di buona famiglia che era un tempo. L’amicizia con Francesco lo porta verso una condizione e un finale in cui le cose che accadono lo cambiano per sempre.
Resolution 819, di Giacomo Battiato ed interpretato da Benoît Magimel, Hippolyte Girardot, Karolina Gruszka, Hristo Shopov, Todd Kramer, Ryan James, Emina Muftic, Dimitrije Ilic, Nevena Rosuljas, Claudio Puglisi. La Risoluzione delle Nazioni Unite cui rimanda il titolo, è quella presa dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU per accertare e condannare i crimini contro l’umanità perpetrati durante la guerra nei Balcani, all’indomani dell’indipendenza della Bosnia Herzegovina. Con questo mandato l’Alta Corte di Giustizia de L’Aja, invia volontario a Srebrenica il poliziotto francese Jacques Calvez per trovare le prove del genocidio compiuto dai Serbi di Bosnia. Sei anni di ricerche con un team internazionale ad affiancarlo e mille ostacoli da superare, condussero Calvez a istruire il processo che oggi vede imputati Karadzic e Mladic. Un thriller potente per una pagina della nostra storia che si riapre sull’orrore.
L’uomo che ama, di Maria Sole Tognazzi, con Monica Bellucci , Pierfrancesco Favino e Xenia Rappoport. Come dicevamo, è sicuramente uno dei film più attesi al Festival di Roma e siamo sicuri che non deluderà le aspettative. La pellicola, nelle sale dal 24 ottobre, racconta la storia di un uomo che fa i conti con l’amore, vivendo sulla sua pelle due opposte situazioni di vittima e carnefice. Roberto vive due storie d’amore: una con Sara, vicedirettrice di un albergo del centro, e l’altra con Alba, che si occupa di allestimenti in una galleria d’arte contemporanea. Nelle due relazioni il protagonista sperimenta quanto sia forte un sentimento come l’amore nella sua dolcezza e nei suoi aspetti diversi. Lui vorrebbe cercare risposte alle sue domande, ma la verità sull’amore è nell’imprevedibilità della vita che ti porta a sperimentare che tutto ha una fine e che niente è stabile, senza per questo rinunciare ad amare.