Migrazione e ambiente sono stati i temi più trattati dai film in concorso al Festival Internazionale del Documentario di Palermo SoleLuna, assieme alla disabilità e all’anzianità.
Una rassegna che ha visto 68 proiezioni in tutto, con film molto poetici, dei quali 20 erano le anteprime assolute, su 24 documentari che partecipavano alla manifestazione.
I premi sono stati messi in palio dalla Fondazione Sicilia, dagli Studenti Liceali e da altre associazioni interessate alla cultura messa su pellicola.
A comporre la giuria erano Giorgio Treves, regista, Aliki Saragas che ha vinto come documentarista l’edizione del 2018, Mohamad Bakri, attore, il direttore artistico Costanza Quatriglio e Tiziana Lo Porto, critica e scrittrice.
I migliori documentari premiati
Il premio per il miglior documentario se l’è aggiudicato un film che racchiude sia le tematiche ambientali, che quelle migratorie: Island of the Hungry Gost, della regista Gabrielle Brady. La storia è quella dell’isola di Christmas, territorio australiano nell’Oceano Indiano, dove ambientalisti e rifugiati politici condividono l’isola senza però integrarsi. I rifugiati devono restare in un comprensorio, sotto controllo, mentre gli ambientalisti seguono una specie protetta.
Anche il pubblico ha premiato questo film come miglior documentario, in un giudizio che raramente trova d’accordo gli spettatori con la giuria, nei festival.
Born in Gambia è risultato invece il miglior cortometraggio per il genere Short Docs, il premio messo in palio dal Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino.
La storia è quella facilmente intuibile dal titolo, con il regista Natxo Leuza Fernandez che descrive le difficoltà della vita nel paese africano, tra malattie facilmente curabili in Occidente, superstizione e musica. Uno spaccato di un paese dove crescere o essere donna è difficile e complicato.
La migliore colonna sonora è andata a Dark Waters, un film ambientalista dove l’autore è riuscito a mettere in musica i suoni della natura.
Gli Studenti liceali hanno premiato Stronger than a bullet, che descrive le atrocità della guerra e la violazione dei diritti umani in tanti paesi del mondo.
Beloved ha vinto il premio per i documentari dedicati ai viaggi, oltre a raccogliere una menzione speciale per il miglior montaggio, mentre per i cortometraggi, la menzione è andata a Light shade life. Congo Lucha ha invece ottenuto la menzione per la miglior regia.