Impazza la polemica sul Festival di Roma in queste ultime ore a causa di una dichiarazione del neo Ministro alla cultura Giancarlo Galan che intervistato dal quotidiano La stampa parla di troppi festival del cinema dichiarando:
Venezia è il Festival del cinema più antico del mondo. Certo, sarebbe ridicolo dire a Roma di non occuparsi di cinema, visto che è la patria di quel mondo… ma farne uno in concorrenza lo troverei a dir poco stravagante. Anche perchè, visti i fondi a disposizione si rischia di indebolire entrambe le manifestazioni.
Insomma secondo Galan il festival capitolino sarebbe controproducente ed entrerebbe in concorrenza con il Festival di Venezia indebolendone la solidità, naturalmente immediate le reazioni del mondo del cinema e della giunta capitolina che difendono a spada tratta la manifestazione romana a partire dal primo cittadino Gianni Alemanno:
Deve unire i territori e non dividerli riaprendo vecchi contenziosi. E poi decide Roma se continuare o meno a svolgere il Cinefest.
La risposta di Galan non si fa attendere e accusa il Sindaco di Roma di “coltivare il proprio orticello”, ma a difesa del ministro c’è una voce fuori dal coro ed è quella del regista Tinto Brass che in queste ore ha dichiarato:
Sono perfettamente d’accordo con il ministro Galan, il Festival del cinema di Roma va cancellato a favore di quello di Venezia…conviene puntare su un’unica manifestazione internazionale. I soldi risparmiati potrebbero essere usati per rinforzare la kermesse veneziana. Per esempio, come ha ricordato lo stesso ministro, costruendo il palazzo del cinema.
A parte Brass le reazioni sembrano piuttosto coese, il sindacato degli attori difende la rassegna romana e sono molte le voci a favore di una produttiva e pacifica convivenza delle due manifestazioni, tra queste voci quella dell’attore e regista Carlo Verdone:
Non entro nell’ambito economico perchè non è il mio mestiere, comunque mi dispiacerebbe molto se il Festival del cinema di Roma venisse cancellato…anche perchè le due rassegne hanno connotazioni completamente diverse. Nonostante le perplessità, che anch’io avevo all’inizio, il Festival di Roma è cresciuto, divenendo un evento culturale a 360 gradi. E’ meno competitivo e propone diversi incontri con registi, attori e grandi scrittori. Il Festival di Venezia ha invece una grande autorevolezza, ma lì il faccia a faccia tra il pubblico e gli autori non c’è. (fonte Adnkronos)