Siamo giunti alla vigilia della premiazione per la quarta edizione del Festival di Roma, l’evento capitolino, un pò parco di star quest’anno, uno degli effetti collaterali della concomitanza con un altro pestigioso evento, il London Film Festival, ha comunque sfoggiato un programma di raro spessore.
Ieri la giornata ha visto protagonista la rievocazione storica della strage di Marzabotto in L’uomo che Verrà del regista Giorgio Diritti, 770 vittime tra donne, anziani e bambini ad opera dei nazisti in una delle pagine più tragiche della seconda guerra mondiale.
Dopo la fine del conflitto, la Guerra Fredda ha nascosto la verità in tante situazioni. Quel che poi è uscito ovviamente non restituisce la vita alle persone, ma forse questo film può riguadagnare la memoria comune del Paese.
Ieri sempre in concorso Vision di Margarethe von Trotta, la regista tedesca racconta le vicissitudini della religiosa benedettina Hildegard von Binden, nobile votata al signore a soli otto anni, dopo alcune sconvolgenti visioni mistiche si trasformerà in uno straordinario veicolo di fede.
Hildegard von Bingen per noi è rivoluzionaria, ma lei non si sarebbe mai definita così. Sin da piccola ha avuto queste visioni che la portavano di colpo in un altro mondo…Sono per l’ipotesi del neurologo Oliver Sacks. Spesso si sono osservati fenomeni del genere dovuti a epilessia o a forti emicranie. In realtà, tutto dipende da ciò in cui si crede.
Per il programma odierno, nel pomeriggio prevista l’attesa anteprima di dieci minuti di New Moon, secondo capitolo della saga a base di vampiri romance Twilight, cui farà seguito un incontro con il cast, mentre si conclude l’omaggio a Meryl Streep con tre proiezioni e un incontro con l’attrice, e in chiusura di giornata la proiezione della premiere fuori concorso A serious man, ultima fatica dei fratelli Coen.