La quarta edizione del Festival di Roma volge al termine, nel tardo pomeriggio la cerimonia ufficiale, i pronostici vedono per i film in concorso in pole position L’uomo che verrà e Tra le nuvole, invece per le migliori interpretazioni, papabili il nostro Castellitto ed Helen Mirren, mentre il pubblico potrebbe premiare Il Concerto anche se Clooney e il suo Tra le nuvole rimane tra i favoriti, ma ora diamo un’occhiata all’intensa giornata di ieri.
Grande entusiasmo per i molti fan accorsi per l’anterprima di alcuni minuti del vampire-movie New Moon, proiettato un estratto che ha mostrato le prime immagini del secondo capitolo della saga di Twilight, ancora amour fou tra il bel vampiro Robert Pattinson e la dolce umana Kristen Stewart, stavolta la coppia dovrà affrontare una setta di nobili e antichissimi vampiri, i Volturi.
Presenti alla proiezione la sceneggiatrice Melissa Rosenberg e i Volturi Jamie Campbell Bower, Charlie Bewley e Cameron Bright :
Per noi essere in New Moon è una favola: il mondo di cui si nutre questo film è straordinario, meraviglioso. Come potremmo lamentarci? Forse l’unico dato negativo è stata la sveglia all’alba ogni mattina!- scherza Campbell Bower che nel film è Caius, un vampiro della setta dei Volturi-I volturi non sono vampiri cattivi, sono normali, si nutrono di sangue esattamente come tutti i vampiri e il loro compito è quello di mantenere l’ordine. Gli anormali semmai sono i membri della famiglia Cullen.. vegetariani…
Ieri protagonista del red carpet anche l’attrice Meryl Streep che oggi riceverà il Marc’Aurelio d’oro alla carriera, la Streep è a Roma anche per presenziare all’anteprima del suo ultimo film Julie & Julia, comedy culinaria basata sulla storia vera di Julia Child, fautrice della cucina francese negli States, e Julie Powell scrittrice del Queens che cinquant’anni dopo le imprese della Child decide di mettere in pratica, in un anno, tutte le 524 ricette della famosa cuoca.
La figura di Julia Child è particolarmente moderna, soprattutto nel suo modo di intendere la cucina come una possibilità di carriera e di emancipazione per la donna-racconta la streep. ha una sua ricetta per combinare vita familiare e ambizioni artistiche…Questo film dimostra che se vengono soddisfatte le necessità di base di una persona basta poco per essere felici. Nel film si capisce che le cose che contano nella vita sono l’amore, il cibo e il sesso-ha concluso scherzando l’attrice.
Ieri conferenza stampa e proiezione anche per i fratelli Coen, il loro A Serious Man sonda in modo ironico, e attraverso la solita chiave grottesca tipica del duo la comunità ebraica, raccontando le peripezie di Larry Gopnik professore universitario che si barcamena tra un divorzio in essere, un fratello parassita e tre figli fuori controllo, per questo cercherà aiuto e conforto spirituale in tre rabbini naturalmente con disastrose conseguenze:
E’ un film che parla di una comunità ebraica del Minnesota, dove siamo nati. Di personale c’è certamente l’ambientazione, ma la storia assolutamente no. Non è un film autobiografico– ha chiarito Ethan Coen.
Effettivamente – ha ammesso Joel Coen – ci aspettavamo che potesse suscitare anche delle reazioni negative. Quando descrivi in maniera specifica una comunità, soprattutto se religiosa, corri sempre il rischio di urtare la sensibilità di qualcuno. Ma, per il momento, non è successo.
Concludiamo segnalandovi che alle 18,30 presso l’auditorium Sinopoli si terrà la premiazione ufficiale e a seguire la proiezione in anteprima della comedy di Norah Ephron Julie & Julia.