Ieri giornata decisamente tranquilla sulla Croisette, dopo il ciclone di polemiche per Antichrist finalmente un pò di made in Italy a Cannes, con il melò storico di Marco Bellocchio Vincere.
La stampa ha accolto tiepidamente la pellicola del regista italiano, nonostante l’accurata ricostruzione dstorica ed il convincente Mussolini interpretato da Filippo Timi, ma i bookmaker lo danno comunque tra i premiati e persino l’Osservatore Romano, quotidiano in perenne conflitto artistico con il regista, questa volta attraverso un articolo curato da Paolo Pellegrini loda regista e cast per l’impegno profuso.
Pellegrini dedica un lungo articolo al film: Lasciati i campi notturni dove ha scastenato oscure vissioni del Sabba, abbandonata l’aula dove ha tenuto una mistificatoria ora di religione, ancora con i pugni saldamente in tasca, il regista provoca ancora la storia italiana, piegandola al senso e al modo, non sempre limpido, del suo fare cinema, ma questa volta non privo di suggestione.
Durante la conferenza stampa Bellocchio politicamente non risparmia nessuno ne a destra ne a sinistra, alle domanda sulle similarità tra la figura del suo duce e il premiere Berlusconi afferma: Certo che ci sono analogie, Mussolini è stato il primo politico che si è servito della sua immagine per imporsi, è ovvio che anche oggi è così, se Berlusconi controlla i mezzi d’informazione ha lo stesso potere.
Comunque se le affemazioni sul premiere erano da copione, non sono mancate frecciate alla sinistra: Comunque le colpe non sono solo di Berlusconi, c’è una politica di sinistra che ha basato la sua politica nazionale sull’antiberlusconismo, è chiaro che non poteva funzionare, infatti voterò Radicale almeno loro sono coerenti.
Altra pellicola molto attesa al festival era Los Abrazos Rotos di Pedro Almodovar che non ha deluso le aspettative regalando agli spettatori un’altro intenso ritratto al femminile grazie da una bravissima Penelope Cruz che durante la conferenza stampa ha sfoggiato il suo sorriso ammaliante immersa nell’affetto e la stima che il regista non manca mai di dimostrarle Penelope può essere tutto, è bella e dotata, ma anche viscerale.
Prima di passare alle proiezioni odierne segnaliamo l’omaggio di domani al regista Sergio Leone, per la sezione Cannes Classics verrà proiettata una versione completamente restaurata del classico Giù la testa, alla proiezione saranno presenti i due figli del regista Andrea e Raffaella e la signora Carla Leone.
In concorso oggi un’altra pellicola molto attesa, infatti oltre al francese Les Herbes Folles di Alain Resnais, in cui una donna afffronta le le imprevedibili e sorprendenti conseguenze di uno scippo, ecco approdare a Cannes i Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, altra pellicola molto attesa, il regista già Palma d’Oro a Cannes per il suo Pulp Fiction affronta il war-movie con il suo inconfondibile humour pulp e l’amore per i B-movies, omaggiando il piccolo cult italiano Quel maledetto treno Blindato di Enzo G, Castellari.
Per le proiezioni fuori concorso ci sarà la premiere dell’horror di Sam Raimi Drag Me to Hell, il regista torna alle atmosfere dark e gore degli esordi, e due proiezioni speciali, il coreano A brand new life di Ounie Lecomte e The eye of the storm del portoghese Eduardo Valente.
Concludiamo con la canonica sezione A Certain Regard, due le pellicole previste oggi, Eyes wide open dell’israeliano Haim Tabakman, amour fou tra un marito irreprensibile ed un giovane studente nella comunità ultraortodossa di Gerusalemme e l’horror thailandese Nang Mai di Pen-Ek Ratanaruang.