Ultime battute del Festival di Berlino 2010, stasera alle 19,00 prevista la cerimonia di premiazione con annessa proiezione del film fuori concorso designato alla chiusura della rassegna.
In linea con l’ampio spazio dedicato quest’anno al cinema orientale dalla rassegna berlinese, sarà il giapponese Otouto (About his brother) a chiudere il festival. Il regista Yoji Yamada mette in scena un turbolento ritratto di famiglia in quel di Tokio.
Ginko dopo la morte del marito gestisce una farmacia con la figlia Koharu e la suocera. L’imminente matrimonio di Koharu con un rinomato medico costringerà quest’ultima a seguire il marito e ad abbandonare suo malgrado l’attività di famiglia, per lasciarla nelle mani della madre e della nonna. Al ricevimento di nozze Ginko riceverà l’inaspettata visita del turbolento fratello minore Tetsuro, considerato da tutti la pecora nera della famiglia,Tetsuro è un artista fallito che per sbarcare il lunario gestisce una bancarella di pesce fritto.
Ginko e il fratello hanno sempre avuto un rapporto conflittuale e sarà l’ennesima occasione per scontrarsi, i rapporti ben presto si interromperano del tutto sino a quando, dopo qualche anno di silenzio, Ginko scoprirà che il fratello ha una malatia terminale e ha bisogno di assistenza, così i due malgrado gli attriti si riavvicineranno.
Yamada ottant’anni e oltre settanta film all’attivo, quest’anno è presente a Berlino anche con una seconda pellicola, sempre fuori concorso e selezionata per la sezione Forum. Si tratta di Kioto Story, comedy sentimentale girata a quattro mani con Tsutomu Abe, e che racconta le peripezie amorose di Kioko, giovane bibliotecaria part-time che aiuta i genitori a gestire una lavanderia, e Kota aspirante attore comico costretto a lavorare nel negozio di tofu dei genitori. I due ragazzi si amano, ma un professore di Tokio inclinerà il lungo idillio, proponendo a Kioko di seguirlo in Cina.