Il cinema erotico è molte volte confuso con un certo filone comico-pecoreccio molto in voga negli anni ’70, in realtà l’erotismo cosiddetto d’autore, che comprende anche delle commedie, pesca in un immaginario letterario e di suggestioni erotiche che molti registi nostrani come Salvatore Samperi o il primo Tinto brass hanno saputo ben cogliere.
Cercando di sorvolare su un certo uso maldestro di questo genere, vedi le terrificanti performance delle starlette televisive Alba Parietti con Il macellaio e Valeria Marini con Bambola, cercheremo di ripercorrere la strada di questo genere che tra alti e bassi continua ad attirare spettatori e principalmente lettori, vedi il caso di Valérie-Diario di una ninfomane pellicola tratta dal best seller di Valérie Tasso.
1974, Emmanuelle rappresenta il capostipite di una prolifica saga che ha visto decine di sequel e altrettanti capitoli non autorizzati, la sensuale Sylvia Kristel ci porta tra le roventi pagine del romanzo di Emmanuelle Arsan.
1975, Histoire d’O è un altro romanzo trasposto su pellicola con grande successo, diciamo che gli anni ’70 si confermano l’epoca d’oro del genere, qui un’acerba e sensuale Corinne Clery ama a tal punto il marito da piegarsi alle sue più perverse richieste, tre i sequel.
1975, Malizia è una delle commedie erotiche più redditizie di sempre, cinque i miliardi incassati, Salvatori Samperi turba i sonni dei maschi italiani con la sensualità di una maliziosa ed intrigante Laura Antonelli
1983, La chiave, Tinto Brass rilancia la bellezza e la sensualità di una matura e conturbante Stefania Sandrelli e scandalizza scatenando dibattiti e sfornando al contempo la sua miglior pellicola in assoluto.
1985, ancora Brass stavolta in Miranda si ispira molto liberamente alla commedia di Goldoni La locandiera e lancia una procace e prorompente Serena Grandi.
1992, Tokio decadence ci porta nel mondo della prostituzione giapponese tra perversioni varie e rapporti sadomaso la lenta e inesorabile discesa agli inferi di una prostituta.