“En duva satt på en gren och funderade på tillvaron” (A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence) di Roy Andersson è il film vincitore del Lene D’Oro della 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Il film racconta di un venditore e un ritardato mentale che intraprendono un viaggio in un non precisato paesaggio occidentale. Un percorso fatto di incontri e situazioni inaspettate, che diventano strumento per offrire un punto di vista originale sulla società attuale, caratterizzata dalla supremazia della vanità.
Questo il commento del regista:
En duva satt på en gren och funderade på tillvaron consiste in una serie di storie quotidiane e fuori del comune che ritraggono la nostra esistenza nella sua grandiosità e nella sua meschinità, nella bellezza e nella tragedia, nell’esagerazione e nella tristezza: in una prospettiva aerea, come raccontate da un uccello che rifletta sulla condizione umana. Il piccione è stupito dagli uomini: dalle loro attività, dalle follie, dall’orgoglio e dall’agitazione, cui cerca di dare un senso e che tenta di capire. Con la “Trilogia vivente“, di cui En duva satt på en gren och funderade på tillvaron costituisce il terzo capitolo, miro a creare una tensione fra il banale e l’essenziale, fra il comico e il tragico, per illustrare la natura dialettica e dinamica dell’esistenza dando forma all’idea che l’umanità si stia potenzialmente dirigendo verso l’apocalisse, ma anche che il risultato finale è nelle nostre mani.
Ecco il trailer del film
Ecco le foto dal film