Non è certo bello e attraente, del resto è pur sempre un orco: eppure Shrek con la sua bontà d’animo e la capacità, fuori dal comune, di combattere le difficoltà con un sorriso, è diventato un pochi anni un vero mito dei lungometraggi Dreamwork, atteso, acclamato e, in fondo anche preso come esempio, dagli spettatori di tutte le età. Un personaggio dalla mole spaventosa, ma dal “cuore di burro” che accanto alla sua Fiona, rappresenta un pò una sorta di proiezione dell’uomo comune, forse con tratti somatici e caratteriali accentuati, ma in grado di trasmettere un messaggio positivo nei confronti della vita di tutti i giorni. “E vissero felici e contenti”, è il titolo del nuovo capitolo della saga, il quarto, dove il nostro eroe ha perso lo smalto di un tempo e si ritrova ad intraprendere la tortuosa strada verso la ricerca di se stesso.
Shrek si accorge che la vita del padre di famiglia, con tre adorabili orchetti e una compagna devota, nonchè un amico ciuchino fedele, non è poi così semplice anche per un duro dal cuore tenero come lui: i problemi della celebrità e le persone non sempre sincere che lo circondano, infatti, rischiano di mandare all’aria tutto quello che ha costruito in questi anni e i traguardi raggiunti, gli stessi che hanno fatto la fortuna economica e di costume del cinema in 3D. Un pericolo che può travolgere, inesorabilmente, anche tutte le persone che ama.
E’ un momento molto intimista per il sentimentale orco che ricorda il passato spensierato, il successo e il divertimento di spaventare bonariamente gli abitanti di Molto Molto Lontano, mentre adesso la prole, la famiglia e gli impegni fanno volare piuttosto in basso il suo slancio e la sua forza d’animo. Dopo aver sfidato un terribile drago, salvato una principessa e ripreso le redini del regno dei suoceri, quindi stringe un patto con il nano Tremotino e, suo malgrado, si ritrova proiettato in un folle avvenire dove nulla è come sembra, ma dove soltanto un sentimento resta sempre al centro di ogni vita: l’amore profondo verso le persone care, le stesse che, ancora una volta, deve proteggere e salvare.