Si è spento a novantacinque anni, presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, Ernest Borgnine, accanto all’attore c’erano la moglie e i suoi figli. Tra coloro che hanno espresso la loro immensa tristezza per la scomparsa del collega ci sono stati Leonard Nimoy che aveva lavorato con Borgnine in televisione, Gary Sinise, Marlee Matlin, Rob Lowe e Levar Burton.
Una carriera longeva e prolifica quella di Borgnine che attraversa sessant’anni di cinema, tv e teatro. L’attore ha ricevuto un Premio Oscar nel 1965 per il ruolo di Marty Piletti nel drammatico Marty – Vita di un timido ed ha ricevuto svariati riconoscimenti tra cui una stella sulla Hollywood Walk of Fame nel 1996 e un premio alla carriera dal sindacato degli attori ai SAG Awards 2011.
Borgnine nasce in Connecticut da genitori italiani originari di Piemonte ed Emilia, il suo vero nome è Ermes Effron Borgnino. Il suo debutto nel mondo dello spettacolo risale al 1948 calcando il palcoscenico di Broadway con un ruolo nella commedia Harvey, poi arriva la prima parte su grande schermo nell’avventuroso China Corsair (1951), ma il primo ruolo di rilievo per l’attore arriva due anni più tardi con il sergente Judson nel classico Da qui all’eternità (1953). Passano solo tre anni e arriva l’Oscar per Marty (1956) che sorprende un po’ tutti incluso lo stesso Borgnine visto che nella cinquina di candidati figurano nomi del calibro Frank Sinatra, Spencer Tracy, James Dean e James Cagney.
Dall’Oscar in poi la carriera di Borgnine decolla e l’attore partecipa ad un numero impressionante di pellicole in cui mostra il suo talento di caratterista di razza al servizio di un cinema di genere che nel corso degli anni ha spaziato dal western alla fantascienza, tra i suoi lavori ricordiamo Quella sporca dozzina (1967), Il mucchio selvaggio (1969), L’avventura del Poseidon (1972), Gesù di Nazareth (1977), The Black Hole – Il buco nero (1979), Poliziotto Superpiù (1980), 1997: Fuga da New York (1981), Gattaca – La porta dell’universo (1997).
Tra le ultime apparizioni dell’attore su grande schermo ricordiamo l’italiano La cura del gorilla (2008) in cui ha recitato al fianco di Claudio Bisio e l’action-comedy Red con Bruce Willis e Morgan Freeman.
Chiudiamo questo ricordo dell’attore con una curiosità che riguarda il Tortilla Flats, un ristorante messicano nel West Village di Manhattan che ogni anno organizza una cena per celebrare Borgnine. I clienti seduti in cabine decorate con le sue foto rispondono ad alcuni quiz indossando cappelli da marinaio e maschere che riproducono il volto dell’attore.
Lynda Bensky, l’agente che rappresentava Borgnine, ha commentato a The Hollywood Reporter la triste notizia:
E’ un giorno molto triste. L’industria ha perso una grande persona, di un calibro di cui non ne vedremo mai più. Una vera e propria icona, ma soprattutto il mondo ha perso un uomo saggio e amorevole che ha insegnato a tutti a ‘ringiovanire’. Il suo sorriso contagioso e la sua risata hanno reso il mondo un posto più felice.
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