Sabato scorso al Cape Cod Hospital di Hyannis, nel Massachussets, si è spento alla veneranda età di 96 anni l’attore Kevin McCarthy, uno dei volti più conosciuti dai cultori del cinema di fantascienza, grazie al ruolo di protagonista nel cult di Don Siegel datato 1956 L’invasione degli ultracorpi.
McCarthy nasce a Seattle il 15 febbraio del 1941, il debutto è nel dramma bellico Winged victory del 1946 inedito in Italia e diretto da George Cukor, la sua seconda prova in Morte di un commesso viaggiatore di Laszlo Benedek, adattamento per il grande schermo datato 1951 della famosa piece teatrale di Arthur Miller, lo porterà da subito alla ribalta grazie alla conquista di un Golden Globe e ad una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista.
McCarthy collaborerà con grandi registi come Houston e Altman e durante la sua carriera frequenterà molto il cinema di genere non disdegnando il piccolo schermo, lo troveremo nel western I quattro dell’ave maria di Giuseppe Colizzi, in Terrore dallo spazio profondo di Philip Kaufman, remake de L’invasione degli ultracorpi di Siegel di cui era stato protagonista e assidua la frequentazione con il regista Joe Dante, suo grande estimatore e con cui collaborerà in cinque film tra cui L’ululato, Ai confini della realtà e Piranha.
Sul piccolo schermo l’attore transitò in molti serial di grande successo, lo ricordiamo ne Il dottor Kildare, Missione Impossibile, Dinasty, Fantasilandia, Love boat e più recentemente in un episodio del 2008 del serial Monk, che sarà anche una delle sue ultime apparizioni.