E’ morto a Denver, sembra a causa di un infarto che lo ha colpito durante il sonno, il regista e documentarista quarantasettenne George Hickenlooper.
A molti forse non verrà in mente un film da collegare a questo regista, ma il nome di Hickenlooper è indissolubilmente legato ad uno dei documentari più famosi, quel Viaggio all’inferno (Hearts of Darkness: A Filmmaker’s Apocalypse) che ha raccontato nel 1991 la travagliata genesi di uno dei capolavori della cinematografia di sempre, l’Apocalypse Now di Francis Ford Coppola.
Hickenlooper lavorò al pluripremiato documentario, presentato anche al Festival di Cannes, con il collega Fax Bahr e il supporto di Coppola che consegnò ai due filmakers un’impressionante mole di girato.
Hickenlooper era a Denver in questi giorni per presentare Casinò Jack, il suo nuovo film che racconta le gesta del famigerato Jack Abramoff, lobbista e uomo d’affari americano coinvolto in uno enorme scandalo che lo ha visto accusato di frode, associazione per delinquere ed evasione fiscale.
Ad interpretare su grande schermo Abramoff, che ricordiamo protagonista anche del documentario di Alex Gibney Casinò Jack and the United States of Money, ci sarà un istrionico Kevin Spacey che alla notizia della scomparsa del regista lo ha voluto ricordare così:
La mia esperienza con lui è stata fantastica, dalla nostra visita in prigione con Jack Abramoff alle riunioni di sceneggiatura, le discussioni di pre-produzione e infine il nostro primo giorno di riprese. E’ stata una gioia stare con lui. Tutti noi che lo conoscevamo, e abbiamo avuto la fortuna di collaborare con lui sentiranno la sua mancanza con enorme ammirazione e affetto.