Il quotidiano francese Le Figaro ha annunciato la scomparsa all’età di ottantatrè anni del regista Pierre Schoendoerffer, noto per i suoi film a sfondo bellico tra cui spicca 317 Battaglione d’assalto (1965). Schoendoerffer è stato uno sceneggiatore, uno scrittore, un reporter di guerra, un cameraman in zona di guerra e veterano della prima guerra d’Indocina.
Il regista ha il suo primo approccio al cinema proprio in Indocina dove da marinaio diventa operatore di ripresa al servizio della marina francese. E’ proprio con un documentario a sfondo bellico sul conflitto francese in Vietnam, La Section Anderson che nel 1967 Schoendoerffer vince un premio Oscar. Il documentario seguiva un plotone di soldati americani nel 1966 per sei settimane al culmine del conflitto vietnamita.
La filmografia di Schoendoerffer include diversi film drammatici tra cui L’uomo del Fiume (1977) tratto da un suo romanzo e ispirato alla figura del celebre ufficiale della marina francese Pierre Guillaume, L’honneur d’un capitaine (L’onore di un capitano, 1982), Dien Bien Phu (1992) uno dei più importanti film a sfondo bellico della storia della cinematografia francese, cronaca della battaglia vinta dai vietnamiti nel 1954 a cui seguì l’indipendenzadai colonizzatori francesi e infine La-Haut (Lassù, 2004), pellicola ancora basata su un suo racconto e ultimo film girato dal regista prima della sua scomparsa.
Nel 1986 durante la lavorazione di Platoon il regista Oliver Stone, che era anche un veterano del Vietnam chiese al cast e alla sua troupe di vivere nella giungla come un vero plotone, stessa tecnica utilizzata da Schoendoerffer ventuno anni prima in 317 Battaglione d’assalto.