Si è spento all’età di ottantasei anni l’esperto in effetti speciali Carlo Rambaldi, un punto di riferimento per l’industria del cinema e per l’immaginario fantastico di milioni di spettatori, grazie alle sue incredibili creature a cui donava vita ed espressività con l’ausilio dell’animatronica, tecnica che gli ha permesso nel corso della sua lunga carriera di portare su schermo creature iconiche come l’E.T. del film si Steven Spielberg, il King Kong del remake prodotto da Dino De Laurentiis e l’Alien dell’omonimo cult di Ridley Scott.
Rambaldi per il suo straordinario lavoro ha conseguito tre Premi Oscar: nel 1976 per il King Kong di John Guillermin , per il quale crea un Kong animatronico di 12 metri e sul set collabora con Rick Baker (Un lupo mannaro americano a Londra), poi nel 1979 per l’Alien di Ridley Scott dando corpo e movenze agli incubi biomeccanoidi dell’artista svizzero H. R. Giger, infine nel 1982 crea il suo capolavoro realizzando il piccolo alieno protagonista di E.T. – L’extra-terrestre di Steven Spielberg con cui incanta milioni di spettatori in tutto il mondo.
Tra le altre pellicole di culto a cui Rambaldi ha collaborato segnaliamo Terrore nello spazio di Mario Bava, Profondo Rosso di Dario Argento, Incontri ravvicinati del terzo tipo dove collabora per la prima volta con Spielberg, il Dune (1984) di David Linch e in tre occasioni fa squadra con il figlio, il regista Vittorio Rambaldi, con cui realizza Rage, furia primitiva (effetti speciali), Decoy (effetti visivi) e Yo-rhad, un amico dallo spazio (make-up).