David di Donatello postumo a Mattia Torre per “Figli”

Mattia Torre David
Mattia Torre riceve il David Postumo

“Bravo papà”, è così che si è concluso il discorso di Emma, che ha ritirato il David di Donatello per suo padre, Mattia Torre, regista, scrittore e sceneggiatore, scomparso nel 2019. E’ stato definito uno dei momenti più toccanti di questa 66esima edizione del David di Donatello: una solidità solo a velatamente commossa, quella di Emma, che ha ritirato il premio per suo padre  per il film “Figli”ed ha ringraziato tutti coloro che hanno creduto nel progetto cinematografico di suo padre e nella sua persona. La sala vibra di emozioni: occhi lucidi e sguardi nostalgici, fissano una dodicenne risoluta e fiera; un momento di grande verità e di grande emozione.

 

Il film “Figli”, interpretato da Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi, si apre con il monologo “I figli invecchiano”. Racconta di due persone Nicola e Sara, una coppia con una figlia di sei anni, con una vita felice. Questa stabilità, questo equilibrio, viene irrimediabilmente minato dalla nascita del secondo figlio. E’ da questo punto che comincia la crisi, che costringerà i due protagonisti a confrontarsi con il passato, con vecchie acredini e rancori e con il presente, che li porterà a scontrarsi e ad allontanarsi. Figli. È un film senza filtri, è uno spaccato della realtà, una perfetta fotografia di ciò che è coppia e famiglia, nascita e crescita, passato e presente.

 

Emma Torre, dedica il David di Donatello a tutte le persone che hanno sostenuto suo padre e al suo fratellino e a sua madre. Spiega che Figli è un progetto che parla della nascita, della vita: “Figli parla di famiglie sole e di bambini che nascono e per questo ringrazio anche le ostetriche che fanno nascere e bambini e medici e infermieri che si impegnano per non far volare via le persone, bravo papà”. L’abbraccio sentito della moglie e di Emma Torre con Valerio Mastandrea, sentitamente commosso seguito da una lunghissima standing ovation da parte di tutto il pubblico.

Mattia Torre, è scomparso prima di iniziare le riprese, per cui la regia è passata nelle mani del suo aiuto regista, Giuseppe Bonito, che ha realizzato il progetto. La 66esima edizione del David, è stata vissuta con un afflato diverso in questo 2021: tutti i premiati, rivolgono un augurio a tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo che hanno duramente combattuto durante questo anno cosi particolare. Profonda commozione, lacrime e speranze, questo è quello che il cinema, ancora continua a trasmettere.