Vincere di Marco Bellocchio trionfa ai David di Donatello 2010: il film colleziona otto riconoscimenti, di cui sei tecnici, quello per il miglior regista e quello per il miglior film. L’uomo che verrà di Giorgio Diritti è il miglior film della stagione (e si porta a casa un totale di tre statuette). La prima cosa bella di Paolo Virzì, favorito alla vigilia, deve accontentarsi del premio per la sceneggiatura e di quelli per i due attori protagonisti, Valerio Mastrandrea e Micaela Ramazzotti. I due attori non protagonisti migliori, invece, sono quelli di Mine Vaganti, Ilaria Occhini e Ennio Fantastichini.
Da segnalare: Baaria di Giuseppe Tornatore rimane quasi a bocca asciutta se non fosse per il premio per il miglior musicista, Ennio Morricone; la migliore canzone di un film è Baciami Ancora di Jovanotti; Valerio Mieli è il miglior regista esordiente grazie al suo Dieci inverni.
In apertura di serata Stefania Sandrelli ha letto una lettera di protesta firmata dal movimento Centoautori:
Qui, in piedi, c’e’ un pezzo del cinema italiano che stasera rappresenta con orgoglio piu’ di duecentocinquantamila donne e uomini che lavorano in un’industria che non produce automobili ne’ scarpe, ma storie. Siamo qui, con rispetto e con gioia, col vestito migliore, per festeggiare il cinema. Come ogni anno, da piu’ di cinquant’anni. Ma siamo sempre meno, come i nostri film. Siamo un’industria a consumo. Quest’anno non ci sono piu’ soldi per finanziare la produzione. Non c’e’ una legge che regoli il sistema e che ci permetta di opporci a questo fatto inaudito. Ne’ una prospettiva d’investimento per questo settore che in ogni paese e’ strategico. Ma in Italia e’ considerato una spesa inutile, un ingombro, un fastidio. Quest’anno avrete ancora meno film. Meno fiction. Meno documentari. Meno storie con cui divertirvi e pensare. E il trenta per cento di quei duecentocinquantamila uomini e donne non avra’ piu’ un lavoro. Ma non ci piangiamo addosso. E non chiediamo elemosine. Siamo qui per difendere il diritto degli spettatori di scegliere anche il cinema italiano. Siamo qui per pretendere il giusto: che chi realizza enormi profitti con le nostre opere, ne reinvesta una parte per inventare e realizzare nuovo cinema e nuova fiction. Siamo qui per dirvi che non rinunceremo a fare i nostri film. Oggi e’ la nostra festa. Dunque che la festa cominci. Ma non finisce qui.
MIGLIOR FILM
Giorgio Diritti per L’uomo che verrà
MIGLIOR REGISTA
Marco Bellocchio per Vincere
MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE
Valerio Mieli per Dieci inverni
MIGLIOR SCENEGGIATURA
Francesco Bruni, Francesco Piccolo e Paolo Virzì per La prima cosa bella
MIGLIOR PRODUTTORE
Simone Bachini e Giorgio Diritti per L’uomo che verrà
( “Aranciafilm, RAI Cinema” )
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Micaela Ramazzotti per La prima cosa bella
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Valerio Mastrandrea per La prima cosa bella
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Ilaria Occhini per Mine vaganti
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Ennio Fantastichini per Mine vaganti
MIGLIOR DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA
Daniele Ciprì per Vincere
MIGLIOR MUSICISTA
Ennio Morricone per Baarìa
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Jovanotti, Saturnino Celani e Riccardo Onori per Baciami ancora
MIGLIOR SCENOGRAFO
Marco Dentici per Vincere
MIGLIOR COSTUMISTA
Sergio Ballo per Vincere
MIGLIOR TRUCCATORE
Franco Corridoni per Vincere
MIGLIOR ACCONCIATORE
Alberta Giuliani per Vincere
MIGLIOR MONTATORE
Francesca Calvelli per Vincere
MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA
Carlo Missidenti per L’uomo che verrà
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI VISIVI
Paola Trisoglio e Stefano Marinoni per Vincere
MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
Radu Mihaileanu per Il concerto
MIGLIOR FILM STRANIERO
Quentin Tarantino per Bastardi senza gloria
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Pietro Marcello per La bocca del lupo
DAVID GIOVANI
Giuseppe Tornatore per Baarìa
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Laura Bispuri per Passing Time