Beth Winter (Diane Keaton) sta affrontando quella che viene comunemente definita sindrome del nido vuoto, lei e suo marito Joseph (Kevin Kline) stanno per salutare anche la seconda figlia (Elizabeth Moss) che sta per sposarsi con un affascinante veterinario e ben presto lascerà la casa di famiglia. Il rapporto tra Beth e Joseph è in crisi, il loro matrimonio arranca tra la tristezza di lei e l’egocentrismo di lui. Un bel giorno Beth trova in autostrada Freeway, un cane abbandonato che prenderà con se riversando sull’animale tutto l’affetto che non può più dare quotidianamente alle sue figlie e sopperendo alle attenzioni che suo marito non sembra più in grado di dargli.
Purtroppo per Beth il giorno del matrimonio di sua figlia, Freeway fuggirà e si perderà tra i boschi di una regione montuosa dove Beth è uso trascorrere l’estate e dove ha deciso di organizzare il matrimonio. Così visto che Freeway non tornerà di sua sponte, Beth, il marito Joseph, la sorella di quest’ultimo (Dianne Wiest) con il compagno Russell (Richard Jenkins) e il figlio Bryan (Mark Duplass), tutti guidati da Carmen (Ayelet Zurer), una bella ragazza con origini gitane e presunta sensitiva si metteranno alla ricerca del cane, coinvolgendo l’intera comunità montana e trasformando la ricerca in una catartico sfogo collettivo in cui confrontarsi, confessarsi, chiarirsi e decidere sul proprio futuro e sulle priorità della vita.
Il regista e sceneggiatore Lawrence Kasdan, a nove anni dall’adattamento L’acchiappasogni tratto da Stephen King, torna dietro la macchina da presa supportato da un solido cast di veterani e una storia che sfrutta un cane smarrito come escamotage per un dramedy a sfondo famigliare che purtroppo non riesce mai a decollare, nonostante il cast di alto profilo e le bucoliche location.
Darling Companion, scritto da Kasdan con la moglie Meg, pur essendo un film corale non riesce a rendere memorabile alcun personaggio, il ritmo langue risvegliato da qualche scambio azzeccato, i duetti tra Jenkins e Duplass sono gli unici che danno una scossa al sonnolento tran tran narrativo. Kline sembra piuttosto latitante la sua irresistibile vis comica resta imbrigliata in un personaggio che manca di mordente, così come la Keaton che risulta oltremodo sottoutilizzata.
Insomma tutti sembrano aggirarsi su schermo un po’ spaesati tranne Duplass che oltre che con Jenkins sviluppa una credibile alchimia con la fascinosa Ayelet Zurer a cui purtroppo tocca un pesonaggio a dir poco surreale e con qualche scivolata nel risibile. Senza dubbio quando il gruppo si inoltra nei boschi il film fruisce di un supporto naturalistico notevole, ma questo non basta a rendere il film di Kasdan qualcosa di più di una gradevole reunion di consolidati talenti purtroppo palesemente mal supportati in fase di sceneggiatura.
Disponibile in DVD dal 6 giugno 2012
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Note di produzione: Kevin Kline ha recitato in altri 5 film di Lawrence Kasdan tra questi Il grande freddo e Grand Canyon. Kasdan ha scritto sceneggiature di diversi blockbuster tra cui I predatori dell’arca perduta, L’impero colpisce ancora e Guardia del corpo. Nel cast del film figura anche il veterano Sam Shepard mentre le musiche sono state composte da James Newton Howard.