Sarà nelle sale cinematografiche a partire dal prossimo 12 dicembre 2013 “Still Life”, il nuovo film di Uberto Pasolini, che alla 70^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è aggiudicato il Premio Orizzonti per la Migliore Regia.
Siamo nel sud di Londra e John May (interpretato da Eddie Marsan) lavora come funzionario comunale. May si occupa di rintracciare i parenti più prossimi delle persone morte in solitudine. Assai meticoloso e ossessionato dall’organizzazione, John May non si limita al suo dovere quando deve portare a termine gli incarichi che gli vengono attribuiti. Solo dopo aver verificato tutte le piste e gli indizi ed essere approdato in una serie di vicoli ciechi, si arrende e accetta di chiudere un caso e di organizzare il funerale dei suoi “clienti” dimenticati, per i quali sceglie la musica migliore e scrive discorsi celebrativi che nessuno eccetto lui sentirà mai.
John è un tipo rigoroso nell’assicurarsi che queste anime siano accompagnate all’estremo riposo in modo dignitoso, sia che si tratti di un’anziana donna che trasmetteva un biglietto di buon compleanno al proprio gatto ogni anno, sia che si tratti di un signore australiano le cui ceneri vengono spedite nel suo paese natale per la sepoltura. John May ricava una grande soddisfazione dal suo lavoro al punto di averne fatto il centro della sua vita. Non ha famiglia, non ha amici.
In altri termini, John May fa una vita ordinata e tranquilla, da sempre organizzata in ogni minimo dettaglio: tutti i giorni indossa gli stessi vestiti, percorre lo stesso tragitto per recarsi al lavoro, consuma lo stesso pasto a pranzo e di ritorno a casa si cucina la stessa cena. Un giorno gli viene assegnato un nuovo caso: Billy Stoke, un vecchio alcolista, è stato trovato privo di vita nell’appartamento esattamente di fronte a quello di John May. Quando John si reca nell’alloggio alla ricerca di indizi sulla vita del suo defunto vicino di casa, vede l’immagine speculare della propria esistenza: la cucina di John May ha credenze immacolate, scaffali ordinati e mobili fastidiosamente riassettati, mentre l’appartamento di Billy è pieno di sacchi di immondizia, stoviglie sporche e poltrone malridotte. Mentre John inizia a svolgere le ricerche sulla vita di Billy Stoke, il suo capo gli comunica una ferale notizia: l’ufficio deve essere ridimensionato, saranno eliminati dei posti di lavoro per risparmiare fondi e John May sarà licenziato in quanto in esubero. Che cosa farà senza lavoro, senza la sua routine quotidiana?