Senza dubbio il panel più atteso del Comic-Con 2012, insieme a quello del prequel Lo Hobbit – Un viaggio inapettato, era quello dedicato al monster-movie Pacific Rim di Guillermo del Toro, film che arriva a quattro lunghi anni dal suo ultimo film da regista (Hellboy II) e che racconta di un’epica battaglia tra robot giganti chiamati Jaegers pilotati da umani ed enormi e mostruose creature chiamate Kaiju.
La Warner Bros./Legendary Pictures ha dato il via al suo affollatissimo panel in puro stile epico. Su entrambi i lati della schermata principale sono apparsi altri due schermi giganti. La folla era in delirio. Il moderatore Chris Hardwick è uscito per primo ed ha introdotto Thomas Tull il boss della Legendary. Nel bel mezzo del suo discorso di benvenuto le luci si abbassano e giganteschi loghi meccanizzati su schermo annunciano ufficialmente l’inizio del panel.
Tull ha raccontato che lo scrittore Travis Beacham venne da lui e gli disse: “Posso proporti un’idea di giganteschi robot che combattono contro mostri giganti?” Tull ha detto che questa era una grande idea, ma per portarla a compimento sapevano di aver bisogno di una persona speciale, così: “Dopo averlo sequestrato e privato del sonno siamo riusciti ad averlo a bordo“.
Alla fine della frase Guillermo del Toro sale sul palco come una rockstar accolto da applausi scroscianti.
Del Toro ha detto: “Questo film mi è arrivato come un grande regalo di Natale in un momento della mia vita in cui ne avevo bisogno“, il riferimento era a due progetti che non è riuscito a realizzare, Alle montagne della follia e Lo Hobbit.
Del Toro Voleva fare un film che non solo fosse un grande spettacolo, ma che avrebbe avuto contenuti entusiamanti che avrebbero stupito per imponenza. Del Toro ha detto che 12 settimane fa stavano ancora girando il film. Hanno portato alcuni filmati appositamente per il Comic-Con, dopo il quale del Toro ha annunciato che per quanto riguarda Pacifi Rim andrà in “silenzio radio” fino alla fine dell’anno.
Hardwick ha introdotto il cast del film: Charlie Hunnam, Riko Kikuchi, Charlie Day e Ron Perlman.
Hardwick ha chiesto a Perlman, che è un veterano del Comic-Con, come si sentiva ad essere di nuovo alla convention e Perlman ha risposto che era “un miracolo” che gli fosse stato chiesto di tornare. Al suo arrivo sul palco la folla entusiasta lo ha accolto con un interminabile applauso.
E’ giunto il momento della prima clip, annunciata da Del Toro: “E’ tempo di mostrare alcune cose“. Il regista ha detto che voleva fare questo film non appena ha letto il trattamento di Beacham e lo studio gli ha dato totale libertà per fare ciò che voleva. Egli ha rivelato che i robot hanno due piloti che gestiscono la testa, un pilota che si occupa dell’emisfero sinistro del robot e uno a cui tocca l’emisfero destro.
Il filmato si apre con un vecchio e un ragazzo che armeggiano con un metal detector sullo sfondo di un paesaggio innevato, l’attrezzo inizia a bippare freneticamente e un gigantesco piede meccanizzato viene fuori dall’acqua. Lo Jaeger è stato poi rivelato (il look è stato intravisto nel primo poster che trovate in coda al post) ed è una cosa assolutamente mastodontica. Seguono inquadrature di Hunnam e della Kikuchi nelle loro armature che si agganciano al robot tramite un innesto di forma ellittica che gli permette di controllarne i movimenti.
I Kaiju invece hanno fruito di pochissime e brevissime sequenze, ma da quanto riporta la fonte uno di loro aveva una testa come quella di uno squalo-martello. Sia i Kaiju che i Jaegers sono stati creati utilizzando esclusivamente CGI. La parte esterna dei Kaiju sembra essere indurita a mo’ di corazza, in una sequenza si vedono i loro artigli giganti che distruggono un ponte pieno di macchine.
Del Toro ha detto di non aver voluto creare un film che omaggiasse due generi, ma di aver voluto creare qualcosa di nuovo. Ciò che Del Toro in realtà ha voluto mostrare è umanità ed emozione. Hanno creato un mondo in cui questi robot esistono e ha voluto esplorare cosa sarebbe successo se fossero veramente lì. Del Toro ha voluto ricreare la sensazione di essere presenti mentre una cosa che ha dimensioni di un grattacielo affronta qualcosa di simile ad un uragano.
L’obiettivo del team creativo è stato “usare la creatività, la passione e la follia come nostro carburante“. Del Toro ha confermato che il film fruira di pugni a razzo e armi da mischia: “fantastiche armi da contatto e un po’ artiglieria“.
Ci sono in tutto 9 Kaiju e 6 robot. Hanno progettato circa 40 Kaiju e “hanno fatto una sorta di American Idol su di loro” per decidere chi andasse in scena. Una ragazza ha chiesto cosa succederebbe se uno dei due piloti non fosse più in grado di controllare uno dei Jaegers, Del Toro ha detto che questa domanda trova risposta nel film.
Del Toro ha cercato di sporcare la macchina da presa investendola con olio e acqua sino a provocargli dei graffi al fine di integrare i Kaiju in uno scenario con elementi (pioggia, neve, fango) che facessero diventare queste creature il più possibile reali e tangibili.
Una delle cose che Del Toro ha voluto mettere subito in chiaro e che non avrebbe utilizzato in alcun caso il motion-capture, non voleva assolutamente che i robot si muovessero come gli esseri umani, voleva che si muovessero come robot. Inoltre non voleva che i mostri ostentassero i loro artigli, usando come confronto un film di arti marziali in cui un tizio sta battendo un altro ragazzo, mentre tutti gli altri stanno saltellando intorno a loro mostrando le loro mosse.
Nonostante la quantità di CGI, del Toro ha detto che ci sarà un sacco di roba vera, reale e tangibile nel film e che ci saranno mostri volanti e mostri marini. Hanno progettato i mostri e i robot dall’interno verso l’esterno, così hanno iniziato con l’anatomia e finito con la corazza. Del Toro ha detto che hanno cercato di sperimentare qualcosa con l’animazione dei mostri (affidati alla ILM) che non è stato tentato prima.
(Fonte Collider – Photo Credits | Beaumontenterprise)