Ancora un salto in quel di San Diego per un altro panel dal Comic-Con 2012, stavolta ci occupiamo del thriller fantascientifico con viaggi nel tempo Looper, nelle sale americane dal 28 settembbre diretto da Rian Johnson e con protagonisti Joseph Gordon-Levitt e Bruce Willis.
Il film si svolge in un futuro in cui il viaggio nel tempo è una realtà, ma è usato solo al mercato nero. Levitt è protagonista nei panni di un killer prezzolato che uccide persone inviate nel passato riuscendo così a far sparire ogni traccia dei loro corpi. Le cose vanno male quando il suo se stesso del futuro (Bruce Willis) viene inviato indietro nel tempo come un incarico e Levitt lo lascia andare.
Johnson è salito sul palco con gli attori Joseph Gordon-Levitt ed Emily Blunt. Il moderatore Ralph Garman ha iniziato chiedendo a Johnson come è nata l’idea del film.
Johnson ha detto che stava leggendo un sacco di Philip K. Dick così si avvicinò all’idea circa 10 anni fa e consisteva in un sistema in cui le persone usavano il viaggio nel tempo per uccidere la gente. In futuro le organizzazioni criminali invieranno delle persone indietro nel tempo per essere assassinate. Il personaggio di Levitt è stato scritto appositamente per lui da Johnson.
La Blunt ha anticipato che non poteva rivelare molto sul suo personaggio, ma ha detto che lei e la sua famiglia vengono coinvolti nella debacle di Levitt, quando lui fa la “femminuccia” e non uccide il suo se stesso del futuro (interpretato da Bruce Willis).
E’ stata poi proiettata una clip che ha mostrato Jeff Daniels nei panni del boss di Levitt e alcune sequenze d’azione che a quanto riporta la fonte hanno messo in luce la straordinaria chimica su schermo di Willis e Levitt.
A Levitt è stato chiesto come fosse riuscito ad impersonare Bruce Willis e lui ha ammesso di non essere un buon imitatore. Non sentiva quale rappresentazione sarebbe stata più giusta, però ha interiorizzato. Ha guardato tutti i suoi film e ha puntato sulla ripetizione mettendo anche l’audio dei suoi film sul suo iPod in modo da poter ascoltare la sua voce.
Johnson ha detto che ha voluto Levitt, non solo perché voleva lavorare con il suo amico, ma anche perché sentiva che Levitt poteva affrontare il difficile compito di interpretare una versione più giovane di un altro attore.
La Blunt ha dichiarato che sapeva di voler partecipare al progetto dopo aver letto 30 pagine della sceneggiatura. Ha detto che è scritta “in un modo singolare, che non assomiglia a nulla di tutto ciò che hai visto“.
Anche se il film si occupa di viaggi nel tempo, Johnson ha utilizzato Terminator come suo modello configurandolo come punto di riferimento, evitando così che l’intera trama ruotasse interamente sui viaggi nel tempo.
Il panel ha così inziato la sua ultima parte riservata alle domande del pubblico:
A Levitt è stato chiesto cosa volesse dire lavorare con Emily Blunt e lui ha parlato della sua capacità di farlo ridere come un grande vantaggio, aggiungendo: “la maggior parte delle belle ragazze non sanno far ridere“.
Un ragazzo si è avvicinato al palco ed ha chiesto che cosa volesse dire lavorare con Bruce Willis e Levitt ha detto che lui è una persona molto dolce e pacata. Ha detto che alcuni entrano in una stanza con voce tonante, ma Willis per farsi ascoltare non ha bisogno di alzare la voce. La Blunt ha aggiunto che ha inviato al padre una foto di Willis coperto di sangue sotto ad un ombrellone.
Gordon-Levitt è stato ispirato e appassionato nel poter fare un film con Bruce Willis. Riguardo alla Blunt ha invece sottolineato che il suo ruolo in questo film è veramente diverso rispetto ai suoi altri personaggi.
Garman ha chiesto a Johnson se fosse intimidatorio fare un film in un ambito più ampio del suo precedente lavoro, il regista ha risposto che il linguaggio è lo stesso e il processo è fondamentalmente lo stesso, non importa quante persone sono sul set.
La Blunt ha detto che ritiene che questo sia il miglior film a cui ha partecipato sino ad ora, ma I guardiani del destino è stato il più impegnativo perché ha dovuto allenarsi per interpretare un ballerina.
Levitt ha detto che i suoi attori preferiti sono quelli che scompaiono letteralmente nei loro personaggi, come Daniel Day-Lewis e Meryl Streep, in modo che si veda solo il personaggio quando si vedono i loro film e non l’attore. La sua aspirazione è quella di scomparire nei suoi ruoli, anche se ha detto che cerrcare di impersonare uno tosto come Bruce Willis è stato davvero difficile.
Quando gli è stato chiesto se prepararsi fisicamente lo aiuta anche a livelo mentale, Levitt ha detto che secondo lui fare distinzioni tra mente e corpo è un errore. Ha detto che pensa che le due cose siano inseparabili, anche la Blunt ha concordato su questo punto.
Johnson ha detto che si considera “il più fortunato figlio di puttana del mondo” per aver avuto la possibilità di lavorare con persone come Emily Blunt e Joseph Gordon-Levitt. Ha detto che scrivere la bozza dello script dopo aver avuto il suo cast è stato altrettanto difficile quanto scrivere la sua prima sceneggiatura.
(Fonte Collider – Photo Credits | Getty Images)