La notizia farà discutere: per la prima volta dal 2002, negli Stati Uniti il cinema ha battuto l’home video (fonte Reuters)
Le stime preliminari elaborate dalla Adams Media Research parlano chiaro: i box office americani hanno staccato biglietti per un importo pari a 9,87 miliardi di dollari (+10% rispetto al 2008), mentre i dvd e i blu-ray di film, programmi tv e video di concerti, insieme, hanno incassato 8,73 miliardi di dollari (-13% rispetto il 2008).
Le statistiche dicono anche che per l’acquisto di blu-ray gli americani hanno speso circa 1,1 miliardi di dollari e che i lettori per il formato sono aumentati da 3 a 8 milioni. Infine, l’affitto di videodischi nel 2009 è cresciuto a 8,15 miliardi rispetto agli 8,11 del 2008.
Simili cifre dovrebbero far riflettere coloro che imputeranno alla pirateria la motivazione del calo degli introiti dell’home video: è vero che il fenomeno del download di file multimediali è sempre presente, ma il fatto che il noleggio dei dvd e dei blu-ray sia aumentato (seppur di poco), mentre è diminuito l’acquisto, farebbe pensare che la causa principale sia la crisi economica.
Inoltre non bisogna tralasciare un particolare importante: il cinema 3D ha dato nuova linfa vitale all’industria cinematografica, convincendo sempre più spettatori a tornare in sala.