C’è un ‘tocco di Italia’ nel restyling di Lucky Luciano e Hiroshima Mon Amour

Non solo Sorrentino e Golino. La Cineteca di Bologna ha restaurato due film importantissimi per la storia della settima arte e li ripresenterà durante la kermesse francese.

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Come è noto al Festival di Cannes, che inizierà tra pochi giorni, l’Italia parteciperà con ben tre pellicole. Quella di cui più si sente parlare, visto lo spessore e i suoi protagonisti, è “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Per questa pellicola la curiosità è già alle stelle. Lo stesso dicasi per “Miele”, film con il quale Valeria Golino debutta come regista, incentrato su una tematica delicata come la gestione del dolore e il suicidio assistito. “Miele” è iscritto nella sezione“Un certain regard”.

Il terzo film,”Un Chateau en Italie”, in realtà è considerato come una produzione francese, nonostante sia molto più italiano di quanto si pensi. E non solo perché a dirigerlo è Valeria Bruni Tedeschi. Ma c’è un pizzico di Italia anche in altri due film, che non saranno in gara ma che hanno già fatto a loro tempo la storia del cinema. Stiamo parlando di “Lucky Luciano” e di “Hiroshima Mon Amour”.

La buona notizia è che la Cineteca di Bologna ha restaurato le due pellicole e le presenterà nella nuova versione proprio in Croisette.

“Hiroshima Mon Amour”, come è noto, è un film di Alain Resnais e fu girato nel 1959. “Lucky Luciano”, film di Francesco Rosi, fu girato nel 1973. Oggi, L’immagine Ritrovata”, laboratorio della Cineteca di Bologna, è in grado di proporne il reastauro. Un restauro in grande stile per due film che dello stile sono un esempio.

Come non ricordare, con un pizzico di nostalgia, “Hiroshima Mon Amour” e il suo utilizzo innovativo dei flashback? Sullo sfondo della città di Hiroshima nel primo dopo guerra, andò in scena la storia d’amore tra un’attrice francese ed un architetto giapponese.

E poi c’è “Lucky Luciano”, uno dei film più celebri di Francesco Rosi. La pellicola narra le vicende del boss Salvatore Lucani alias Lucky Luciano, capo della malavita italo americana a cavallo tra gli anni ’30 e gli anni ’40. Indimenticabile l’intepretazione che Gianmaria Volontè diede del malavitoso.

Proprio per non dimenticarli e per presentarli alle nuove generazioni, i due film torneranno in una versione restaurata (e un pò “italiana”) a Cannes. Tra pochi giorni.