Recensione: Pride and Glory – il prezzo dell’onore

New York, quattro poliziotti vengono uccisi durante un’ operazione anti-droga, il capo della squadra detective Francis Tierney Senior (John Voight) organizza una Task-force per risolvere il caso e ne mette a capo suo figlio, Ray (Edward Norton), in licenza forzata dopo un brutto caso, in cui un ragazzo durante un’arresto morì in circostanze ambigue.

Con titubanza Ray accetta il caso, ormai depresso e demotivato, cerca un’appiglio nella famiglia e nel lavoro, dopo che anche il suo matrimonio è naufragato.

Il caso lo porterà a scoprire strani traffici all’interno del suo distretto, il continuo rimestare nel torbido porterà alla luce non pochi altarini tra cui il coinvolgimento nel quadruplo omicidio del cognato Jimmy Egan (Colin farrell) e del suo stesso fratello Francis (Noah Emmerich).

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I Giannini travolti da un insolito destino: il cinema

Chi non ricorda il marinaio volgare del sud che prende a ceffoni e a calci una ricca industriale del nord, fino a farla innamorare di lui? Si, è proprio lui, Giancarlo Giannini, cui il Cinemaniaco quest’oggi, dedica all’interno della rubrica “famiglie cinematografiche”, una ricca ed accurata biografia e filmografia.

Tra i più dotati ed apprezzati attori del panorama italiano, ha alle spalle una lunga e ricca carriera, durante la quale ha saputo interpretare un’ampia gamma di personaggi, diversissimi tra loro, grazie alla sua straordinaria versatilità, che gli ha consentito di passare dal proletario al boss mafioso, dalla commedia al dramma, utilizzando con disinvoltura anche numerosissimi dialetti, meridionali e settentrionali.

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Oscar, 14 film si giocano tre posti per il Miglior film d’animazione

Sono stati resi noti oggi i 14 film, che concorrono ad entrare, il 22 gennaio, nella terna del Miglior film d’animazione agli 81° Academy Awards.

Tra i titoli, possibili candidati agli Oscar non ci sono sorprese: il grande favorito di quest’anno Wall-E (che potrebbe puntare anche a quello per le musiche e non solo), dovrebbe vedersela principalmente con Kung Fu Panda e Madagascar 2.

Tra gli outsider, che potrebbero soffiare il posto a uno di questi ultimi due nella terna, ci sono Bolt, Igor, Waltz with Bashir di Ari Foulm, candidato agli EFA e The Sky Crawlers di Mamoru Oshii.

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Film e videogiochi: un tentativo di top five

Parlando di trasposizioni dalla ram alla celluloide, si rischia sempre di perdere di vista l’obiettivo. Il concetto è molto semplice: per quanto ci si trovi in entrambi i casi di fronte a uno schermo, si tratta comunque di due forme di intrattenimento molto diverse, sia come tipologia intrinseca, sia, di conseguenza, come grado di partecipazione.

Per questo lo sforzo di chi traspone a mio avviso è massimo, in quanto non si tratta semplicemente di cogliere elementi essenziali da un contesto, e spostarli linearmente in un altro. In questo caso il più delle volte infatti è impossibile; si tratta invece di riuscire a comprendere i tratti caratteristici e di costruire da zero qualcosa di nuovo che riesca in qualche modo ad aggiungere qualcosa.

Questo è un aspetto della questione. L’altro riguarda la scarsità di materiale che abbiamo a disposizione per la valutazione: troppo poco, considerato che fare una classifica richiede almeno un certo numero di elementi tra cui scegliere.

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ilCinemaniaco presenta: 007 Blog Contest e foto esclusive

Oggi esce in Italia Quantum of Solace, il nuovo episodio della saga di 007. Per l’occasione ilCinemaniaco ha deciso di premiare i propri lettori con un blog contest ispirato all’agente segreto figlio della penna di Ian Flaming. In più, in esclusiva per voi, alcune foto delle Aston Martin di James Bond scattate furtivamente durante le riprese di alcune scene del film nella location delle Cave Di Carrara, in Toscana. Dopo il salto trovate la gallery e a seguire i dettagli per partecipare allo 007 Blog Contest.

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Il CineManiaco incontra la nuova Bond girl Olga Kurylenko

Buone notizie, amici lettori: Olga Kurylenko, la Bond girl di Quantum Of Solace, oggi pomeriggio ci ha dato la possibilità di intervistarla. L’attrice, che molti di voi si ricorderanno per la sua interpretazione in Hitman, di Xavier Gens, è stata talmente tanto disponibile e affabile, che l’intervista si è trasformata da subito in una chiacchierata a 360° sul cinema, sulla sua carriera di attrice e, naturalmente, sull’ultimo film di James Bond, che vedremo fra pochi giorni invadere le sale italiane.

Riguardo all’ultimo film Olga ha rivelato: di aver adorato tutte le location dove ha girato, in particolare quelle in Cile e a Panama (per l’Italia prova un affetto, che va oltre il cinema); di essersi divertita a guidare la nuova Ka (che definisce piccola e pratica), specie nelle stradine panamensi; di essersi trovata molto bene con il suo collega Daniel Craig, che definisce una persone forte e dal grande carisma, molto attento ai particolari; di aver apprezzato il ruolo di Bond Girl, che le è stato assegnato, perché  è moderno, ha una propria storia, nella quale anche il pubblico femminile ci si può identificare e si differenzia da quelli del passato perché non è più una semplice spalla del protagonista.

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Agente 007 – Casinò Royale

Casinò Royale è un film speciale, e quando dico speciale, voglio dire speciale. Stiamo parlando di un nuovo inizio, di un film tratto dal primo romanzo di Ian Fleming, per la regia di un Martin Campell in una forma veramente smagliante.

Un secondo incipit, con un Daniel Craig giovane che denuncia inesperienza e primi passi nella carriera di agente segreto doppio zero. Il film è del 2006, e ne stiamo parlando come del prequel del prossimo venturo Quantum of Solace.

Il film è il ventunesimo della serie 007, ed è al 38 posto nella classifica dei film che hanno incassato di più nella storia del cinema. Vediamo un James Bond che è stato appena promosso, ed è alle prime armi, alle prime missioni.

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Mark Forster, regista action movie per Agente 007

Venerdì 7 novembre 2008. Tale data sarà ricordata, almeno dagli amanti cinefili, per l’uscita in tutte le sale cinematografiche mondiali della ventiduesima avventura dell’Agente 007, questa volta in versione Quantum Of Solace.

Come tutti sanno, anche nella nuova edizione Daniel Craig vestirà, dopo il successo di Casino Royale, i panni del mitico agente, ma al contrario, ai molti sarà piacevole apprendere che a dirigere la nuova impresa è un regista che di “action movie” non è poi un così grande esperto.

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River e Joaquin Phoenix, la morte e la musica danno l’addio al cinema

Come consuetudine, o se vogliamo tradizione, il Cinemaniaco di quest’oggi dedica una pagina del proprio blog, principalmente a due dei tre attori appartenenti alla famiglia Phoenix, Joaquin e River, quest’ultimo scomparso alla tenera età di 23 anni.

Lo spirito e la volontà che ci spingono a parlare dei Phoenix, vanno ricercati in primis nella ricorrenza del quindicesimo anno dalla scomparsa di River che morì proprio la sera di Halloween, ma altresì per le ultime dichiarazioni del 27 ottobre scorso, in cui Joaquin Phoenix dichiara che lascerà il cinema per dedicarsi completamente alla carriera musicale. Ci sarà da credergli?

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Lollobrigida, Battiato, Finocchiaro al Festival di Roma. Il pubblico premia l’Italia

La terza edizione del Festival internazionale del film di Roma è stata vinta da Resolution 819 di Giacomo Battiato, cui è andato il premio “Marco Aurelio d’oro” del pubblico. L’impatto emotivo del film di Battiato ha dunque avuto la meglio sul pubblico, che con la sua affermazione, ha ribaltato i pronostici della vigilia. Le musiche di Ennio Morricone, sottolineano il massacro di Srebrenica, 8000 bosniaci musulmani “eliminati” in quattro giorni del luglio 1995, da parte delle truppe serbo-bosniache, guidate dal generale Ratko Mladic.

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Festival di Roma: sul podio Opium War e Resolution 819

Critica e pubblico divisi nello scegliere i vincitori di questo Festival di Roma, che per quest’anno ha chiuso i battenti. Laddove la giuria dei critici internazionali ha preferito Opium War, il film sulla guerra dell’oppio in Afghanistan, diretto da Siddiq Barmak, il pubblico si è dichiarato favorevole a Resolution 819, di Giacomo Battiato.

La prima cosa da notare è che viene premiato l’impegno sociale e civile in entrambi i casi, nel manifestarsi quindi di una piacevole e una non aspettatissima armonia. Rimaniamo sempre in tema col premio andato alla migliore attrice: Donatella Finocchiaro ha infatti colpito giuria e pubblico con Galantuomini, mentre il Marco Aurelio per il miglior interprete maschile è andato a Bogdan Stupka per With a Warm Heart.

Alice nella Città ha visto invece in vetta alla sua classifica Philippe Muyl per Magique! per la sezione 8-12 anni, mentre per quella 13-17 anni il premio è andato a Kenneth Glenaan per Summer.

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Le colonne sonore di 007

Il suono ha contribuito quasi quanto le immagini a creare l’atmosfera che si respira nei film di James Bond. Affascinanti, al passo coi tempi, sostenute come i ritmi della vita dell’agente segreto più famoso del mondo, e improvvisamente dolci, melense, quasi malinconiche: ecco a voi le colonne sonore di 007.

L’orrore che ho dell’enciclopedismo mi spinge a proporre, ancora una volta, una top five, piuttosto che una mera lista di canzoni con compositore fra parentesi. Se ci pensate bene, poi, la musica può essere considerata come la colonna sonora della vita.

Utilizziamo canzoni per ricordari l’intensità emotiva di questo o quel momento, e ci sono istanti che non scorderemo mai, perchè magari avevamo gli occhi chiusi, ma le orecchie ben tese a percepire ogni sfumatura delle vibrazioni presenti nell’aria.

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Festival di Roma: 31 Ottobre, l’epilogo

Termina oggi il Festival di Roma, che ci ha regalato, quest’anno, emozioni veramente di grande intensità. Anteprime, competizioni, incontri che hanno visto protagonisti Al Pacino, Michael Cimino, Viggo Mortensen e molti altri.

Ieri, dopo la premiazione Alice, una valanga di proiezioni: Effedia – Sulla mia cattiva strada, l’anteprima di Si può fare, Iri, A Corte do Norte, Martyrs e Theater of War. Ancora: Serce na dloni, Il prossimo tuo , Pride and Glory in anteprima ufficiale e Shen Hai Xun Ren.

Non ci dimentichiamo poi dell’italiano Resolution 819. Lieve scivolone per i film a sfondo politico, come Good e l’ultima opera di Michele Soavi.

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Alec, Daniel, Stephen e William Baldwin

Potremmo chiamarli I quattro dell’Ave Maria, tanto per citare un famoso film western di Giuseppe Colizzi; sono invece Alec, Daniel, Stephen e William Baldwin, meglio conosciuti come i fratelli Baldwin.

Alec Baldwin, all’anagrafe Alexander Rae Baldwin III, frequenta la prestigiosa Academy Studios e all’età di 28 anni debutta nel film televisivo La divisa strappata (1986) di Glenn Jordan. Il grande successo dell’opera lo porta ad esordire nel cinema con Forever Lulu (1987). Da qui inizia la scalata con Beetlejuice – Spiritello porcello (1988) di Tim Burton e Talk Radio (1988) di Oliver Stone. Nello stesso anno darà vita a due memorabili personaggi di “sciupafemmine”, in Una donna in carriera e Una vedova allegra ma non troppo, che determineranno la sua ascesa ad Hollywood.

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