Giovanni Veronesi, crociata contro i film in 3D?

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In questi giorni sul web si trovano molti riferimenti ad alcune affermazioni fatte dal regista Giovanni Veronesi in un’intervista rilasciata al magazine Diva & Donna che attaccano frontalmente e senza mezzi termini il cinema 3D in toto, no non parliamo dei famigerati occhialini monouso o dei mal di testa, ma proprio di tutto il cinema 3D a prescindere se il film che utilizzi il formato in questione abbia o meno un valore artistico, affermando che pellicole  come Avatar e Alice in Woderland fanno solo male al cinema italiano e proponendo un’inquietante concentrazione forzata di questi film nel solo periodo estivo.

Questi due kolossal americani (Avatar e Alice, NdR), proposti in sala a un prezzo maggiore, hanno danneggiato non solo i film italiani ma anche gli altri americani e gli stranieri in genere. Secondo me, se i film evento in 3D fossero lanciati soltanto da maggio a settembre, raggiungerebbero comunque cifre ineguagliabili ma garantirebbero anche uno spazio equo nel mercato a tutti gli altri concorrenti. Il cinema italiano non è andato affatto male ma poteva andare molto meglio senza ‘Avatar’ e ‘Alice’.

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Il re dei re, recensione

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Anno 63 A.C. Gerusalemme è conquistata da Pompeo e le sue legioni, in questo tumultuoso periodo la Giudea diventa dominio romano, Erode il grande sale al trono e la ribellione contro l’impero viene soffocata nel sangue.

Frattanto in quel di Betlemme il falegname Giuseppe e la moglie Maria, in attesa del loro primogenito, e giunti in città per il censimento saranno costretti a rifugiarsi per la notte in una stalla dove al cospetto di Magi e adoranti  pastori nascerà il futuro Messia Gesù, nascita accolta con terrore da Erode che ordinerà ai suoi centurioni la strage di tutti i nascituri costringendo Maria e Giuseppe a fuggire in Egitto.

La coppia con figlio al seguito torna in Giudea dopo la morte di Erode, sul trono c’e il figlio Antipa degno erede di suo padre per crudeltà ed ambizione, nel frattempo Gesù appena dodicenne verrà coperto dal soldato Lucio accortosi che il ragazzino è sfuggito al massacro di Betlemme, ordinando a Giuseppe di farlo censire.

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Mystic River, recensione

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Stati Uniti anni ’70 tre ragazzini Sean, Jimmy e Dave sono impegnati a giocare in strada, una macchina si avvicina loro, all’interno due uomini, sembrano contrariati dal fatto che i tre stiano imbrattando il marciapiede, si identificano come poliziotti e convincono uno dei tre, Dave a salire in auto, il regazzino sparirà per alcuni giorni e quando tornerà non sarà più lo stesso.

25 anni dopo il terzetto è ormai composto da uomini fatti, e Jimmy (Sean Penn) è costretto ad affrontare l’orrore di un figlia appena diciannovenne brutalmente assassinata, l’amico Sean (Kevin Bacon) sarà il poliziotto a cui toccheranno le indagini per l’efferato omicidio, e Dave (Tim Robbins) aggredito e ferito la stessa notte in cui la figlia di Jimmy è stata uccisa, ben presto diventerà il principale sospettato.

Le indagini di Sean e del suo partner dopo aver vagliato alcune ipotesi di routine, cominceranno a puntare inevitabilmente su Dave che comincerà a dare differenti versioni degli accadimenti della notte dell’omicidio, talmente contrastanti da far sospettare addirittura la moglie Celeste (Marcia Gay Harden) che comincerà a dubitare di lui.

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Mission, recensione

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Sud America diciottesimo secolo, mentre i colonizzatori Spagna e Portogallo schiavizzano le tribù indigene di Indios che popolano le foreste, l’ordine religioso dei preti Gesuiti inizia una missione di evangelizzazione di questo popolazioni, per portare loro gli insegnamenti e la parola di Dio.In questa difficile situazione  in cui l’ordine si scontra con gli interessi commerciali e politici di Spagna, Portogallo e anche della stessa Chiesa, padre Gabriel (Jeremy Irons) continua la sua conversione del popolo dei Guaranì creando una missione nel mezzo della foresta, un’oasi di pace e tranquillità dove gli Indios possono vivere protetti dai mercanti di schiavi e dalla violenza dei cosiddetti popoli civilizzati.

Ad aiutare padre Gabriel in questa non facile missione l’ex-mercenario e mercante di schiavi Roberto Mendoza (Robert De Niro), che deciso a lasciarsi morire a causa del rimorso provato per l’uccisione del fratello viene persuaso a non sprecare la propra vita con un inutile suicidio, ma a investirla in una penitenza che abbia un valore ed uno uno scopo ultimo più grande ed importante.

Chiaramente la missione dei due uomini verrà letta come una provocazione per i regnanti di Spagna impegnati a sfruttare gli Indios nelle loro piantagioni, e sotto la spinta di un trattato stipulato con il Portogallo per la cessione di alcuni territori, la pressione verso la Chiesa aumenterà.

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Oscar 2011: la cerimonia il 27 febbraio

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E’ stata resa nota la data della cerimonia di premiazione degli Oscar 2011: l’ottantatreesima edizione degli Academy Awards si terrà il 27 febbraio 2011 al Kodak Theatre di Hollywood e sarà trasmessa dalla ABC.

Di seguito potete vedere tutte le tappe di avvicinamento alla fatidica data:

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Legion visto da Radio Vaticana

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Come è stato giudicato da Radio Vaticana Legion, il film scritto e diretto da Scott Stewart, che ruota attorno allo scontro tra gli angeli dell’Apocalisse, mandati da Dio per mettere fine all’umanità, e l’arcangelo Michele, ultimo difensore della popolazione terrestre?

La risposta ci viene data da Luca Pellegrini nella sua recensione. Noi vi riportiamo solo alcuni brani (l’articolo completo lo trovate QUI):

… Legion non è soltanto un brutto film, ma è un film ipocrita, violento, discutibile, che la Conferenza episcopale degli Stati uniti ha bollato come “teologicamente distorto, nel quale una violenza senza sosta si intreccia a una poltiglia metafisica per infliggere un lungo, macabro, duro colpo allo spettatore”…

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Avatar & Titanic, James Cameron parla del suo futuro in 3D

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Sembra che il 3D versione casalinga sia ormai uno dei punti fermi nella strategia commerciale dei piu grandi proeduttori di televisori e tecnologia home-video, per affermare questo trend  il regiata James Cameron è stato coinvolto in un grande evento in quel di New York, che ha visto i Black Eyed Peas esibirsi in un rutilante show che Cameron ha ripreso, utilizzando proprio la nuova tecnologia 3D che ha trasformato il suo Avatar in nuovo e imprescindibile punto di riferimento per tutte le produzioni hi-tech che verranno.

Cameron per l’occasione ha rilasciato un’intervista al quotidiano USA Today parlando del progetto Titanic, del futuro dei televisori 3D, e della possibilità di una distribuzione in Blu-ray di un Avatar in formato tridimensionale..

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Evil Dead: The Musical

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Si avete letto bene, il B-cult splatter per antonomasia Evil Dead firmato Sam Raimi ha avuto una consacrazione musicale grazie ad una trasposizione in un divertente, colorato e folle formato musical. Lo spettacolo, come alcuni suoi illustri predecessori,  su tutti il The Rocky Horror Picture Show, ha nella passione dei protagonisti e del pubblico il vero punto forza.

Niente paura, nessuna mera operazione commerciale, il musical è stato approvato sia da Sam raimi che dal suo attore feticcio Bruce Campbell che oltre a dare il loro benestare, hanno promosso a pieni voti l’operazione che gioca tutto su ironia e black humour, elementi che Raimi ha inserito a dosi massicce in tutte e tre i capitoli della fortunata trilogia.

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Oscar 2010, la sorpresa di El secreto de sus ojos

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L’Academy si ripete anche quest’anno, ma stavolta nvece di fare con i suoi Oscar da eco ai Golden Globe come di consueto, spiazza nell’unica categoria, miglior film straniero, che sembra stimolarne una sorta di ribellione al pronostico o al candidato scontato da ripettare a tutti i costi,  è successo l’anno scorso con l’outsider made in Japan Departures, ed è successo anche quest’anno scalzando dal podio i due favoriti dell’utima ora, Michael Haneke con Il nastro bianco e il francese Jacques Audiard con il sorprendente Il profeta.

Se è pur vero che il film vincitore dell’argentino Juan Josè Campanella, El secreto  de sus ojos nelle ultime ore precedenti alla premiazione aveva guadagnato molto nelle quotazioni e nei pronostici, è anche vero che nessuno in fondo avrebbe mai scommesso che sarebbe riuscito a scalzare ne il film di Haneke con all’attivo una Palma d’Oro e un Golden Globe, ne tantomeno il film di Audiard che sfoggiava un BAFTA e ben 9 César rastrellati in patria.

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Oscar 2010, i momenti memorabili secondo EW.com

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Visto che vi abbiamo raccontato momento per momento, grazie alla cronaca in diretta di Diego Odello, tutta la cerimonia degli Oscar 2010 andata in onda stanotte, ora vi presentiamo un approfondimento e le reazioni dei media d’oltreoceano riguardo la parte dedicata all’intrattenimeto tra una premiazione e l’altra, che anche quest’anno non ha deluso milioni di spettatori sintonizzati sull’evento.

Il sito EW.com ha stilato una sorta di classifica con i momenti più divertenti, emozionanti e curiosi dello show.

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Oscar 2010, gli sconfitti

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Oscar  2010 assegnati, vincitori gaudenti e perdenti  rammaricati, e noi pronti a bocce ferme, e dopo i fasti della nottata californiana a base di red carpet , divi e paillettes pronti a tirare le somme e a puntare i riflettori sugli sconfitti, che anche quest’anno non hanno riservato grosse sorprese, neanche il kolossal di Cameron che comunque si accaparra  le doverose statuette nelle categorie tecniche fotografia, effetti speciali e scenografia.

Cameron già a poche ore dalla premiazione era dato praticamente per spacciato, anche alla luce dell’imponente schiera di premi rastrellati dalla diretta concorrente ed ex-moglie Kathryn Bigelow, su tutti i decisivi Golden Globe e BAFTA, veri e propri antipasti alla godereccia e fastosa portata prinicipale, gli Oscar al miglior  film e miglior regia.

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Oscar 2010, The Hurt Locker ha vinto contro Avatar: 6 a 3

Oscar 2010 Kathryn Bigelow

Gli Oscar 2010 vanno in archivio con i risultati che tutti si aspettavano (a parte il riconoscimento al miglior film straniero, che negli ultimi anni è l’unico vero colpo di scena della cerimonia): nella lunga maratona condotta splendidamente dal duo Steve Martin – Alec Baldwin (che vi abbiamo raccontato in diretta) The Hurt Locker ha battuto, doppiato (6 a 3) e stravinto contro Avatar, il film che ha incassato di più nella storia del cinema, rimarcando il solco che divide la critica dal pubblico. Sorride Kathryn Bigelow, non tanto per aver battuto il suo ex marito, quanto per la doppietta Miglior Film – Miglior Regia che consacra il suo film e lei come prima donna regista a trionfare agli Academy Awards.

In una serata dove tutti i favoriti vincono (leggasi Jeff Bridges, Sandra Bullock, Mo’Nique, Christoph Waltz, Up, The Cove) c’è pure un po’ di Italia: Mauro Fiore si porta a casa il premio per la miglior fotografia grazie al fantastico lavoro fatto per Avatar, Michael Giacchino, che dal 2009 è cittadino italiano vince quello per la miglior colonna sonora.

Subito dopo il salto riepiloghiamo i vincitori e vi proponiamo una seconda gallery dopo quella della diretta firmata Reuters (Per vedere le immagini del Red Carpet CLICCA QUI)

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Oscar 2010: tutti i vincitori in diretta

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Alle 2.30 inizierà la cerimonia degli Oscar 2010. In attesa di seguire insieme a noi tutte le fasi e di scoprire quale sarà il film dell’anno vi proponiamo in live streaming il red carpet. Le foto di tutti i vestiti li troverete su Modalizer, il nostro blog di moda.

A più tardi per il nostro live. Vi aspettiamo!

2.30 Si inizia! Vengono presentati tutti gli attori protagonisti candidati agli Oscar.

2.32 Ad aprire le danze c’è Neil Patrick Harris!

2.34 Dopo l’ottima performance di Harris, scendono dall’alto Steve Martin e Alec Baldwin che si presentano a modo loro. Steve Martin ricorda il record di nomination per Meryl Streep, ma rifila una battuta.

2.36 I due comici continuano a presentare il parterre prendendo in giro tutte le star di Hollywood. Meryl Streep è la più presa di mira.

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