Kung Fu Panda 2 esce in Cina ed è ancora polemica

In Cina è uscito, peraltro riscuotendo un ottimo riscontro di pubblico con tanto di file ai botteghini, il sequel Kung Fu Panda 2 e alcuni puristi sembrano non aver apprezzato alcune libertà che si è presa la Dreamworks per tratteggiare folclore e tradizioni dell’antica Cina dove il cartoon, diretto dalla coreana Jennifer Yuh e doppiato peraltro anche da Jackie Chan (Scimmia/Master Monkey), è ambientato e che sembra stia subendo per questo motivo una dura campagna di boicotaggio.

Tra i fautori di questo boicotaggio ci sarebbe l’artista Zhao Bhandi, noto tra l’altro per la sua predilizione nell’utilizzare l’immagine del Panda nelle sue opere, che già si scagliò a suo tempo contro il primo film accusandolo addirittura di blasfemia e pretendendo scuse formali dalla Dreamworks che all’epoca naturalmente glissò diplomaticamente e di contro sbancò i botteghini cinesi.

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Che fine ha fatto Lea Thompson di Ritorno al futuro?

Oggi per la rubrica sui desaparecidos hollywoodiani ci occupiamo di Lea Thompson, nota per il ruolo di Lorren McFly, mamma di Michael J. Fox nella trilogia di Ritorno al futuro e per il ruolo di rocker al salvataggio del mondo nella comedy-fantastica Howard e il destino del mondo, dedicatasi in seguito ad una luminosa carriera televisiva.

La Thompson debutta nel 1983 nel sequel Lo squalo 3D, prima di approdare al ruolo di Lorren McFly in Ritorno al futuro veste i panni di Erica Mason in Alba Rossa e dopo il debutto nella trilogia di Zemeckis arriva Howard e il destino del mondo, film considerato tra i più brutti flop di tutti i tempi in cui interpreta Beverly Switzler, grintosa leader di un rock-band tutta al femminile.

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Una notte da leoni 2, la Warner finisce in tribunale

Esce oggi nelle sale italiane e domani in quelle statunitensi Una notte da leoni 2, sequel del campione d’incassi del 2009 che ha trasformato la black-comedy di Todd Phillips in una sorpresa ai botteghini con oltre 460 milioni di dollari d’incasso.

Così mentre il pubblico attendeva con curiosità il rilascio di questo sequel, che tra l’altro sembra sarà seguito da un terzo capitolo che dovrebbe completare una sorta di trilogia, nelle aule di tribunale americane si consumava l’iter di una causa che vedeva contrapposti la Warner Bros., responsabile della distribuzione del sequel nelle sale di tutto il mondo e un tatuatore professionista, tale S. Victor Whitmill, che ha tentato invano di bloccare l’uscita del film a causa di un tatuaggio realizzato a suo tempo sul volto dell’ex-pugile Mike Tyson e che secondo Whitmill comparendo nel materiale promozionale e sul volto dell’attore Ed Helms avrebbe violato i diritti di sfruttamento e copyright da lui pretesi in sede giudiziaria.

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Johnny Depp e la moda del 3D “a prescindere”

Prendendo spunto dalle dichiarazioni dell’attore Johnny Depp che ha rivelato al sito Hero Complex che a causa di un problema alla vista non può percepire il 3D come un qualunque spettatore, ci addentriamo nell’annosa questione del 3D a prescindere, la nuova mania delle major americane che premono affinchè qualunque pellicola che punti ad un target di spettatori piuttosto ampio sia riversata nel formato stereoscopico a prescindere dall’utilità o meno di un’intervento di questa portata che ricordiamo influisce non poco sulla qualità dell’immagine stessa, vedì una perdita considerevole in luminosità, elemento che chiunque abbia indossato almeno una volta i famigerati occhialini avrà di certo percepito.

Per quanto riguarda le pressioni delle major è proprio Depp, attualmente nelle sale con Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare, quarto capitolo dell’avventurosa saga Disney anch’esso rilasciato nelle sale in 3D, a ricordare il caso del cartoon Rango diretto da Gore Verbinski, il quale nonostante el pressioni si è letteralmente rifiutato di metter mano al suo film in post-produzione per farlo uscire in 3D, visto che il film a detta del regista non ne aveva alcun bisogno:

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Che fine ha fatto William Ragsdale di Fright Night?

Chi era adolescente negli anni ’80 e gli appassionati di vampire-movies senza dubbio ricorderanno la classica horror-comedy datata 1987 Ammazzavampiri aka Fright Night di Tom Holland, in cui un ragazzotto appassionato di film horror sui vampiri se ne ritrova uno come vicino di casa e a supportarlo nell’eliminazione del fascinoso succhiasangue (Chris Sarandon) ci sarà un incredulo presentatore televisivo ex-stella del cinema horror (Roddy McDowall).

Proprio in questi ultimi mesi è giunta la notizia di un remake del film di Holland previsto nelle sale americane il prossimo 19 agosto e quindi cogliamo l’occasione per scoprire che fine ha fatto il protagonista dell’originale William Ragsdale alias Charlie Brewster.

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Festival di Venezia 2011: tra i film quelli di Polanski, Cronenberg, Clooney, Spielberg e Soderbergh?

Variety prova ad anticipare i film che verranno proposti dal 31 agosto al 10 settembre al Festival di Venezia 2011. Secondo il giornale il presidente di giuria Darren Aronofsky e i suoi colleghi giurati si troveranno di fronte sicuramente God of carnage di Roman Polanski, A Dangerous Method di David Cronenberg e Dark Horse di Todd Solondz.

Tra i titoli probabili ci sarebbero invece Wuthering Heights di Andrea Arnold, Shame di Steve McQueen, The Deep Blue Sea di Terence Davies, Trishna di Michael Winterobttom, Alps di Yorgos Lanthimos, Faust di Aleksandr Sokurov, A burning summer di Philippe Garrel e Tinker Tailor Soldier Spy di Tomas Alfredson.

Ci sono altri registi, come Mary Harron (The Moth Diaries), Madonna (W.E.), Luc Besson (The Lady), che hanno mandato o manderanno i propri film per proporsi e altri, come Wong Kar Wai (The Grandmasters), Walter Salles (On the road) e Alex de la Iglesia (La chispa de la vida), che potrebbero arrivare a candidarsi all’ultimo minuto o perdere la propria chance per un pelo.

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Che fine ha fatto Cary Guffey?

Chi non ricorda H725, si ci riferiamo proprio al nome del piccolo alieno interpretato da Cary Guffey nei classici family-movie Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre (1979) e nel sequel Chissà perchè…capitano tutte a me (1980), entrambe pellicole con Bud Spencer protagonista.

Proprio di Guffey ci occuperemo quest’oggi e della sua fulminea carriera consumata nell’arco di un decennio tra piccolo e grande schermo e che lo vede debuttare quasi in fasce, Guffey aveva all’epoca quattro anni, nel cult fantascientifico di Steven Spielberg Incontri ravvicinati del Terzo Tipo (1977) in cui interpretava il figlio di Melinda Dillon.

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Assassin’s Creed, Splinter Cell, Ghost Recon: la Ubisoft prepara i film

Era solo questione di tempo affinchè i franchise campioni di vendite Assassin’s Creed, Splinter Cell e Ghost Recon diventassero materia prima da cinegame e seguissero le orme dei colleghi Resident evil, Doom, Silent Hill e il recente Prince of Persia, infatti la casa francese Ubisoft specilizzata in videogames ha pensato bene di cominciare a pianificare la trasferta su grande schermo ed in 3D di tre veri gioielli dell’intrattenimento videoludico dandone comunicazione ufficiale.

Il sito Beyond Hollywood riporta alcune news via Variety che parlano di progetti in fase emobrionale che verranno sviluppati dalla neonata divisione Ubisoft Motion Pictures con script pronti entro la fine dell’anno, noi nel frattempo dopo il salto vi forniamo clip e qualche informazione su personaggi e trame per chi fosse a digiuno di videogames, ma prima vi ricordiamo che sia Splinter Cell che Ghost Recon sono franchise creati dallo scrittore Tom Clancy, mentre i tre titoli hanno venduto complessivamente oltre 65 milioni di copie in tutto il mondo.

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Che fine ha fatto Noah Hathaway?

Atreyu è un nome ben impresso nell’immaginario cinematografico collettivo grazie al fantasy datato 1984 La storia infinita, trasposizione ad opera del regista Wolfgang Petersen dell’omonimo romanzo del tedesco Michael Ende, meno familiare è invece il nome dell’attore Noah Hathaway che nel film interpretava il prode alter ego del giovane lettore Bastian.

Hathaway raggiunge il picco di notorietà proprio con La storia infinita, ma quando viene scelto per il ruolo di Atreyu, l’attore appena tredicenne ha alle spalle già numerosi spot pubblicitari e diverse apparizioni in telefilm come Mork & Mindy, Chips e La famiglia Bradford oltre ad un ruolo di rilievo nel classico fantascientifico Battlestar Galactica, serie tv che nel 1978 a soli sette anni lo vide nei panni di Boxey, il figliastro del capitano Apollo (Richard Hatch).

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Che fine ha fatto Macaulay Culkin?

Oggi per la rubrica sulle meteore hollywoodiane ci occupiamo di Macaulay Culkin, una vera baby-star degli anni ’90 che purtroppo è diventata l’esempio eclatante di come un successo troppo repentino non supportato da una famiglia solida alle spalle e da una oculata e lungimirante scelta di copioni possa trasformarsi in un boomerang che ha portato ad una devastante guerra combattuta in aule di tribunale dai genitori di Culkin per il suo affidamento, conflitto che ha segnato in negativo una carriera che con i fisiologici cambiamenti fisici dovuti all’adolescenza ha finito per subire un prevedibile tracollo.

Cominciamo proprio dagli anni ’90 che hanno rappresentato per Culkin sia l’apice che il declino della sua carriera, infatti dopo la comedy Io e Zio Buck (1989) accanto al compianto John Candy e al thriller Allucinazione perversa (1990) dove interpreta il figlio di Tim Robbins, arriva il mostruoso successo del family-movie di Chris Columbus Mamma ho Perso l’aereo (1990) dove interpreta il pestifero Kevin McCallister, un blockbuster da oltre 400 milioni di dollari che avrà un inevitabile sequel, Mamma ho riperso l’aereo: Mi sono smarrito a New York (1992).

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Venezia 2011, Leone d’oro alla carriera per Marco Bellocchio

Dopo la notizia che il Festival di Cannes quest’anno assegnerà uno speciale premio alla carriera a Bernardo Bertolucci, ecco giungere dai lidi veneziani un’altra lieta novella per il cinema italiano con un’altra assegnazione, stavolta di un prestigioso Leone d’oro alla carriera assegnato dal Festival del Cinema di Venezia al regista Marco Bellocchio.

La sessantottesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si svolgerà dal 31 agosto al 10 settembre, dopo la premiazione del regista che si terrà nella Sala Grande del Palazzo del Cinema proporrà la proiezione di una versione restaurata de In nome del padre, pellicola che Bellocchio girò nel ’71 e che lo stesso regista ricorda così:

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Festival di Venezia 2011, Darren Aronofsky sarà presidente di giuria

Ancora un aggiornamento per la sessantottesima edizione del Festival del Cinema di Venezia (31 agosto-10 settembre), giungono news sulla designazione del nuovo presidente della giuria internazionale, prestigioso e oneroso compito che quest’anno spetterà al regista statunitense Darren Aronofsky.

Aronofsky è stato candidato quest’anno a quattro Golden Globe e cinque premi Oscar per il thriller psicologico Il cigno nero, pellicola premiata con una statuetta alla miglior attrice protagonista assegnata a Natalie Portman.

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