La Weinstein Company finisce in tribunale

Oggi ci occupiamo di una news che riguarda la Weinstein Company, prestigiosa società di produzione e distribuzione cinematografica che ha recentemente partecipato ai festeggiamenti per i quattro Oscar, tra cui quello al miglior film, assegnati a Il Discorso del re, pellicola di cui i fratelli Harvey e Bob Weinstein sono co-produttori.

Sembra che la coppia di produttori e la loro società, che ricordiamo ha recentemente vinto un ricorso contro un divieto ai minori assegnato dalla censura americana al film  Blue Valentine, siano stati citati in tribunale per una serie di interventi al limite della coercizione messi in atto nei confronti del regista Tony Leech e del produttore Brian Inerfeld, entrambi impegnati nella realizzazione del film d’animazione Escape from planet Earth.

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Oscar 2011, gli sconfitti

Oscar 2011, fumata bianca in quel di Los Angeles, eletti i migliori artisti e tecnici del mondo del cinema e archiviata anche l’ottantatreesima edizione degli Academy Awards con Il discorso del re che come da pronostici sfrutta il piccolo vantaggio sull’unico suo avversario nella corsa all’ambita statuetta, il biografico The Social Network di David Fincher, vincendo nell’affollatissima categoria miglior film dell’anno, aggiungendo al prestigioso carnet come da copione anche la miglior regia (Tom Hooper), attore protagonista (Colin Firth) e sceneggiatura originale (David Seidler).

Se dovessimo stilare un’ideale classifica degli sconfitti di questa edizione, tra questi c’è senza dubbio The Social Network che alla fine su sette nomination ne imbecca solo tre di cui un paio diciamo minori, oltre alla miglior sceneggiatura non originale scritta a quattro mani da Aaron Sorkin e Ben Mezrich tratta dal libro The Accidental Billionaires di Mezrich,  Fincher si deve accontentare delle categorie miglior colonna sonora e miglior montaggio, purtroppo come si sa agli Oscar non vi è podio, quindi nonostante il prestigio di una o più nomination accumulate, per chi punta alto come la pellicola di Fincher o si vince o si resta al palo.

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Oscar 2011, per gli scommettitori statuetta a Il discorso del re

A due giorni dall’attesa notte degli Oscar 2011 ferve il toto-statuetta con quote, pronostici, outsider e classifiche che come vi abbiamo già accennato qualche post fa danno in pole postition le due biografie campioni d’incasso The Social Network di David Fincher e Il discorso del re di Tom Hooper, con un margine per la vittoria finale assegnato in queste ultime ore secondo le stime dei bookmaker inglesi ed italiani proprio alla pellicola inglese che forte di 12 nomination, quattro in più rispetto alle 8 assegnate al film di Fincher, potrebbe spuntarla al fotofinish.

Scendiamo nel particolare e vediamo cosa ci dicono i numeri, gli esperti della britannica Stanleybet parlano di un margine piuttosto risicato per la vittoria finale de Il discorso del re su The Social Network che con l’approssimarsi della premiazione è andato ridimensionandosi, insomma il film di Fincher quotato ora a 2.50 e che ricordiamo ha già battuto in patria la biopic di Hooper quotata a 1.25 vincendo come miglior film ai Golden Globe 2011, accorcia le distanze che restano comunque decisamente labili e lasciano aperto il risultato finale per un testa a testa.

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Robot, 90 anni di fantascienza al cinema e non solo

Nonostante sia trascorso quasi un secolo il termine robot, che proprio in questi giorni compie 90 anni, è ancora uno dei termini più rappresentativi dell’universo fantascientifico, dalla notte dei tempi si è contribuito a creare un vero e proprio immaginario popolato da versioni meccanizzate e antropomorfe dell’essere umano che con il passare dei decenni hanno subito fisiologiche ed inevitabili mutazioni, vedi allora coniare termini come cyborg, androide o replicante adattandoli di volta in volta al concetto di umanità e coscienza di se, all’essere in quanto esistere con tutti i dilemmi che ne possono conseguire.

Il cinema dal canto suo ha saccheggiato l’immaginario dei piu grandi scrittori di fantascienza per dare corpo ad un esercito di automi in celluloide dalle più svariate fogge e dalle diverse personalità, lo scrittore Isaac Asimov va oltre immaginando una società il cui i robot rappresentano il quotidiano e coniando le Tre leggi fondamentali della robotica che ritroveremo applicate ne L’uomo Bicentenario e violate nel thriller-fantascientifico Io, Robot, oltre che citate dall’androide Bishop nel sequel Aliens-Scontro finale.

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Oscar 2011, gli snobbati dall’Academy

Ieri dopo una lunga lista di papabili e il consueto toto-candidature pre-cerimonia sono state rilasciate tutte le nomination ufficiali agli Oscar 2011, che seguono come consuetudine gran parte del percorso intrapreso dai precedenti Golden Globe con qualche interessante variazione sul tema per quanto riguarda la categoria Miglior film, che oltre a raggiungere quota dieci nomination recupera l’imperdonabile mancata candidatura ai Globe dell’indipendente Winter’s bone e regala al sorprendente Toy Story 3-La grande fuga la doppia nomination come miglior film e miglior cartoon.

Vediamo ora nelle categorie principali chi resta fuori in toto o in parte dalla corsa alla prestigiosa statuetta, iniziamo con Inception che nonostante le 8 candidature, anche in questo caso come ai Golden Globe non svetta per nomination battuto da Il discorso del re con 12 candidature e affiancato a The Social Network con 8, ma il problema è che anche stavolta Leonardo DiCaprio bissa la delusione dei Golden Globe venendo praticamente ignorato dall’Academy nella corsa come miglior attore protagonista, ricordiamo che l’ultima nomination dell’attore risale al 2007 per Blood Diamond, ma stavolta è in buona compagnia perchè anche Nolan non rientra nella cinquina dei registi dell’anno, delusione in parte lenita per lui dalla nomination per la miglior sceneggiatura originale, ricordiamo che Inception è il primo film scritto da Nolan in solitaria.

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Golden Globe 2011, gli sconfitti

Archiviati i Golden Globe 2011, che come consuetudine rappresentano una sorta di anticamera dei successivi Oscar ponendo di fatto le basi per eventuali futuri vincitori dell’ambita statuetta, possiamo tirare le somme e vedere chi tra i candidati torna a casa deluso e con qualche malumore in più.

Cominciamo con le due categorie principali, miglior film drammatico e miglior comedy, per il primo senza dubbio esce sconfitto su tutti i fronti Inception che non porta a casa  neanche un premio di consolazione, il cervellotico blockbuster di Christopher Nolan che ha rastrellato un consenso di pubblico da plebiscito, si vede soffiare il podio dal notevole The Social Network di David Fincher che ha dalla sua un’intrigante storia vera di business new-generation con tutti i tradimenti, i miliardi e gli scandali del caso.

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The Italian Job, secondo un sondaggio inglese il miglior film di sempre

Attenzione al titolo perchè il vincitore di questo sondaggio inglese riportato dall’Ansa non si riferisce al recente e buon remake action di F. Gary Gray regista de Il negoziatore che sfoggia un corposo cast di divi come Mark Wahlberg, Charlize Theron, Jason Statham, Edward Norton e il veterano Donald Sutherland, ma all’originale britannico del 1969 Un colpo all’italiana, girato in quel di Torino.

Il canale satellitare Sky Movies HD specializzato in cinema tramesso in alta definizione ha lanciato un sondaggio tra i suoi spettatori per scegliere non solo il miglior film inglese di sempre, ma anche il più grande attore e attrice e il miglior regista britannico di tutti i tempi.

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Il film di fantascienza più assurdo, secondo la NASA è 2012 di Emmerich

In questo giorni abbiamo pubblicato una singolare classifica dedicata ai film di fantascienza con più inesattezze scientifiche pubblicata dal sito IO9 che citava al suo interno anche il genere disaster-movie con una sonora e prevedibile bocciatura per l’Armageddon di Michael Bay, rappresentante di quella serie di film catastrofici all’insegna dell’apocalittico andante, ma con una nota speranzosa di fondo che pompati ad arte con effettoni speciali che spesso e volentieri, terminata la razione gigante di pop-corn e scemate le bollicine della cola, non lasciano purtroppo un gran ricordo di se.

Ed è proprio a proposito di uno dei più recenti e fracassoni rappresentanti del genere, quel 2012 che ha riempito le sale e irritato parte della critica ufficiale, che un gruppo di scienziati della NASA in vena di puntualizzazioni ha voluto definire il più assurdo film di fantascienza di sempre, con buona parte delle critiche rivolte alle strampalate profezie riferite al famigerato anno Maya e su cui tutti hanno in qualche modo dovuto dire la loro lucrandoci abbondantemente, come appunto il regista Roland Emmerich che ha pensato bene di cavalcare a spron battuto l’onda del millenarismo da veggenti della domenica pomeriggio.

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Stan Lee, una stella ad Hollywood per il papà di Spider-Man

Dopo aver compiuto 88 anni lo scorso 28 dicembre, una delle icone del mondo dei comics, l’autore dei fumetti Stan Lee ha negli scorsi giorni ricevuto una stella sulla prestigiosa Hollywood Walk of Fame, una  delle massime e più ambite onorificenze assegnate per il contributo dato al mondo dello star-system e più in generale all’industira dello spettacolo.

Da ora in poi tra oltre 2000 stelle che rappresentano tappa obbligata per migliaia di turisti che sbarcano a Los Angeles ci sarà e ci sembrava ora, anche quella di Stan Lee accanto a mostri sacri dell’entertainment come il Chuck Jones dei Looney Tunes, lo Steven Spielberg di E.T. e una serie di personaggi di fantasia ormai divenuti parte dell’immaginario di milioni di spettatori, tra le immaginifiche guest citiamo Godzilla, Topolino, Shrek e la famiglia Simpson.

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I film di fantascienza con più errori “scientifici”

Che i film di fantascienza avessero una forte connotazione fantastica e non applicassero le leggi della fisica nei loro copioni non è di certo una novità, anche perchè il prefisso fanta lascia agli sceneggiatori, fortunatamente per noi spettatori, una certa libertà creativa che ha permesso al teletrasporto di Star Trek piuttosto che al salto nell’iperspazio della space-opera Star Wars di Lucas di avere un meritato posto d’onore tra i senza dubbio più attendibili e scientifici contenuti di 2001: Odissea nello spazio e Apollo 13.

Quindi se si elencassero gli errori di ogni singolo film di fantascienza sfornato dagli ingenui anni ’50 ad oggi si rischierebbe un’overdose di sviste, di contro il sito IO9 specializzato in fantascienza ed effetti speciali ha pensato di raccogliere in una tabella, che tanto sarebbe piaciuta allo Sheldon Cooper della sit-com The Big bang Theory, tutti gli errori più comuni che si riscontrano di norma in una pellicola di fantascienza.

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I peggiori effetti speciali del 2010

Visto che l’anno sta per volgere al termine continuiamo con le nostre classifiche che tra il serio e il faceto cercano di dare un’idea di cosa sia stato il meglio ed il peggio che è transitato su grande schermo quest’anno.

Oggi ci occupiamo dei peggiori effetti speciali, intesi sia come effetti visivi che come make-up speciale, che di fatto hanno lasciato il segno, in negativo sull’anno cinematografico che sta per terminare.

Dopo il salto trovate la nostra lista che ci siamo divertiti a stilare ripensando a qualche make-up imbarazzante o a qualche sequenza in CGI da dimenticare, eleggendo nel contempo sia il peggior film dell’anno dal punto di vista degli effetti speciali che la peggior sequenza, quest’ultima giudicata non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal risultato finale.

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L’impero colpisce ancora e La febbre del sabato sera tra i titoli da preservare

Anche quest’anno l’archivio National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti ha rilasciato i 25 titoli che andranno a far parte della libreria delle opere cinematografiche da preservare raggiungendo così la ragguardevole cifra totale di 550 film conservati.

Dopo il salto potete consultare la lista integrale dei titoli selezionati tra cui spiccano L’aereo più pazzo del mondo con protagonista il compianto Leslie Nielsen, L’impero colpisce ancora seconda puntata della trilogia di Star Wars, l’horror L’esorcista, il memorabile Tutti gli uomini del presidente con l’accoppiata Robert Redford/Dustin Hoffman, il classico con Travolta La febbre del sabato sera e il cortometraggio del ’67 Labirinto elettronico: THX 1138 4EB, saggio conclusivo per il master universitario dell’allora studente in cinematografia George Lucas.

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Le cronache di Narnia: Il viaggio del veliero, gli effetti visivi

Anche Il viaggio del veliero, terzo capitolo de Le cronache di Narnia è archiviato, sembra che fan e lettori siano stati accontentati, gli incassi sono stati soddisfacenti e il passaggio dalla Disney alla 20th Century Fox praticamente indolore e quindi come di consueto eccoci pronti a dare un’occhiata in una sorta di virtuale dietro le quinte dedicato agli effetti visivi che anche in queto terzo episodio sono stati usati in dose massiccia, si parla di oltre 1400 inquadrature e amplificati da un 3D non sempre all’altezza, ma in alcune sequenze strategiche decisamente funzionale.

I corposi inserti di CGI che costellano l’intera pellicola sono stati opportunamente suddivisi tra cinque diverse aziende specializzate, tra queste la Framestone che si è anche occupata della parte marittima della messinscena e che ha curato nei minimi dettagli il passaggio dall’acqua ritratta nel dipinto in una delle sequenze d’apertura, dal 2D del ritratto al 3D in CGI dotandolo di una sorprendente profondità come afferma Jonathan Fawkner uno dei supervisori agli effetti visivi della società.

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Indiana Jones è salvo, ma Han Solo muore in un videogame

Come accaduto a suo tempo a Sylvester Stallone soverchiato dal suo monolitico e intramontabile Rocky Balboa, alcune voci di qualche giorno fa, provenienti dalla solita fonte anonima made in Hollywood, davano Harrison Ford intenzionato a far uscire definitivamente di scena il suo avventuroso alter ego, l’archeologo Indiana Jones,  grazie ad una spettacolare dipartita con tutti i crismi dell’eroico decesso con tanto di passaggio di testimone.

Il sito americano Cinema Blend oltre a dare questa notizia ci metteva un bel carico aggiungendovi una clip con un cut del videogame Star Wars: il potere della forza 2 in cui, e qui il fan di Star Wars che è in noi ha subito un tracollo, Han Solo e Chewbecca venivano uccisi in un violento scontro a colpi di lightsaber e pistole laser.

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