Venezia 2010: chiude The Tempest, Isabella Regonese madrina, polemica per l’esclusione dal concorso di Pupi Avati

Sarà The Tempest di Julie Taymor, con Helen Mirren, Russell Brand, Alfred Molina, Djimon Hounsou, David Strathairn e Chris Cooper, il film di chiusura del Festival di Venezia 2010. L’opera, che celebra il quattrocentesimo anniversario del capolavoro shakespeariano, sarà presentata in prima mondiale sabato 11 settembre alle 20.30 e parteciperà alla rassegna fuori concorso.

In una nota si spiega che il film (fonte AGI):

ripropone una delle più amate opere del Bardo in una nuova straordinaria e stimolante trasposizione, grazie al talento visionario e creativo di una delle protagoniste dello schermo e del palcoscenico americano.

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Black Swan apre il Festival di Venezia 2010

Sarà Black Swan ad aprire il Festival di Venezia 2010: il thriller di Darren Aronofsky con Natalie Portman, Mila Kunis, Vincent Cassel, Barbara Hershey e Winona Ryder sarà proiettato in anteprima mondiale la sera del primo settembre in Sala Grande (Palazzo del cinema).

Il regista, già al Lido con L’albero della vita e The Wrestler, ha comunicato (fonte AGI):

Il cast e la troupe di Black Swan sono particolarmente emozionati dell’invito della Mostra. E’ un onore tornare a calcare l’imprescindibile tappeto rosso del Lido. Siamo entusiasti di presentare il film in prima mondiale al meraviglioso pubblico di Venezia.

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Festival di Venezia 2010, omaggio ai grandi comici italiani

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Doveroso omaggio quello che la prossima 67° Mostra del Cinema di Venezia dedica ai grandi attori comici italiani che hanno contribuito con il loro lavoro e le loro maschere a consolidare e rendere memorabile la classica commedia all’italiana, da quella genuina da B-movie fino ai grandi cult che hanno lanciato mostri sacri come Alberto Sordi e Vittorio Gassmann.

La kermesse veneziana farà come di consueto le cose in grande, abbracciando con la sua retrospettiva un periodo che va dal 1937 fino alla fine degli anni’80 con un programma di proiezioni che riproporanno nella giusta prospettiva le performance di attori come Banfi, Buzzanca, Pozzetto, Montesano mostrandone le pellicole all’epoca sin troppe volte snobbate e che riviste oggi e paragonate con le più recenti produzioni, non possono che fruire di una doverosa rivalutazione.

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Festival di Venezia 2010: i possibili film presenti al Lido

Somewhere

In questi giorni stanno circolando i nomi dei possibili film che verranno proposti al Festival di Venezia 2010. L’edizione numero sessantasette dovrebbe avere un programma di tutto rispetto grazie alla presenza di Sofia Coppola che dovrebbe presentare in concorso la commedia Somewhere, Julian Schnabel che potrebbe portare il thriller Miral e Terrence Malick che potrebbe aprire la manifestazione con The Tree of life.

Non solo: è probabile che al Lido arrivino anche The Tourist, interpretato da Angelina Jolie e Sean Penn (sempre che non finisca al Festival di Roma, e venga sostituito da The Rum Diary, che però pare non abbia emozionato i selezionatori), Machete di Robert Rodriguez con Danny Trejo e Robert Deniro, The American, con George Clooney, The Town con Ben Affleck, The Ward di John Carpenter, The Way Back di Peter Weir, Black Swan di Darren Aranofsky, The social network di David Fincher e forse pure il thriller paranormale di Clint Eastwood, Hereafter.

Tra le pellicole europee che potrebbero essere presentate si segnalano i francesi Potiche di François Ozon (con Cahterine Deneuve e Gerard Depardieu) e Black Venus di Abdellatif Kechiche, Route Irish e il tedesco In a better World di Susanne Bier.

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Venezia 2010: Shirin Neshat presidente di giuria sezione Orizzonti, Fatih Akin presiede premio Opera Prima

Shirin Neshat

Dopo aver annunciato Quentin Tarantino presidente della sezione ufficiale del Festival di Venezia 2010, il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, ha accolto la proposta del Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di nominare Shirin Neshat e Fatih Akin presidenti delle Giurie internazionali del Festival.

In particolare: Neshat, Leone d’Argento per la miglior regia al Festival di Venezia 2009 per Donne senza uomini sarà presidente della sezione Orizzonti, mentre Tatih Akin, che ha vinto con Soul Kitchen il premio speciale della Giuria a Venezia 66 sarà presidente del premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentis”.

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Venezia 2010: Quentin Tarantino presidente di giuria

Quentin Tarantino

Il Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, ha accolto la proposta del Direttore della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica, Marco Muller, di scegliere Quentin Tarantino come Presidente di Giuria del Festival di Venezia 2010.

Il regista assegnerà il Leone d’oro e gli altri riconoscimenti ufficiali durante la rassegna che si terrà dal primo all’undici settembre al Lido.

Il comunicato stampa recita così:

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Venezia 2010: John Woo Leone d’oro alla carriera

John Woo

La direzione della Biennale di Venezia ha scelto di premiare nel 2010, nel corso della sessantasettesima Mostra Internazionale d’arte cinematografica, John Woo con il Leone d’Oro alla carriera:

Il riconoscimento premia un cineasta che negli ultimi decenni, con la sua rivoluzionaria concezione della messa in scena e del montaggio, ha rinnovato dalle fondamenta, portandolo alla più estrema stilizzazione (prossima alle arti visive) il film d’azione, tanto in Asia (con titoli come A Better Tomorrow, 1986; The Killer, 1989; Bullet in the Head, 1990; Hard Boiled, 1991; il recente kolossal La battaglia dei tre regni), che a Hollywood (tre film fra tutti: Face/Off, 1997; Mission Impossible 2, 2000; Windtalkers, 2002).

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Ang Lee ha apprezzato Baaria e Jasmine Trinca

Jasmine Trinca

A Venezia 2009 i film italiani sono rimasti a bocca asciutta nella sezione ufficiale (anche se a difendere i nostri colori ci ha pensato Jasmine Trinca), ma hanno comunque ricevuto i plausi di Ang Lee. Il presidente di giuria fa sapere:

Per Baaria avrei voluto un qualche riconoscimento. E’ una grande produzione e sicuramente protrà vincere altri premi.

Degli altri film italiani in concorso Lee ha detto:

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Colin Firth, un inglese dal cuore italiano

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Siamo molto contenti per la Coppa Volpi assegnata ieri durante la cerimonia finale della sessantaseiesima Mostra del Cinema di Venezia, al miglior interprete maschile, l’attore inglese Colin Firth, un attore molto spesso sottovalutato dagli stessi addetti ai lavori, naturalmente parliamo dei registi, che gli affidano parti molto convenzionali e sempre con una spiccata connotazione comedy-romance.

Invece Firth viene dal teatro inglese, ha una solida preparazione, un talento innato per le sfumature ed uno humour tipico dei grandi interpreti made in England, così stavolta è stato un ruolo da outsider, in A single man Firth è un professore gay di letteratura inglese, alla soglia dei cinquant’anni incapace di ricominciare a vivere dopo un evento luttuoso che ne ha sconvolto la vita, a premiarne l’indiscutibile talento e versatilità.

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Lebanon, un Leone d’oro contro la guerra

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Ieri come da copione il Leone d’oro della sessantaseiesima Mostra del Cinema di Venezia se lo sono giocato sul filo di lana l’austriaco Lourdes e l’israeliano Lebanon, con la vittoria di quest’ultimo e grande commozione per un atipico e intimista war-movie contro la guerra come principio assoluto.

Dedico questo premio alle migliaia di persone nel mondo che tornano dalla guerra come me sani e salvi. Si sposano, hanno figli ma dentro i ricordi rimangono stampati nel cuoreringrazio il cast e il produttore –ha aggiunto il regista– Questo magico feeling sullo schermo ha fatto del nostro film un film unico. Viva l’arte del cinema, viva la Biennale, viva Venezia!

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Ksenia Rappoport, dalla Russia con amore

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Ksenia Rappoport è stata una delle sorprese della sessantaseiesima Mostra del Cinema  di Venezia, tutti erano ormai certi che la CoppaVolpi alla miglior interprete femminile, sarebbe andata all’attrice Margherita Buy per l’intenso ritratto di una mamma quarantenne ne Lo spazio bianco di Francesca Comencini, e invece la bellissima e intensa attrice di origini russe, grazie alla sua tormentata Sonia ne La doppia ora dell’esordiente Giuseppe Capotondi, si è aggiudicata l’ambito riconoscimento.

Mi sento come se stessi volando con un paracadute, ringrazio Muller (direttore artistico del festival ndr) per aver scelto questa opera prima per il concorso, ringrazio gli sceneggiatori che mi hanno regalato quaesto ruolo straordinario e il mio fantastico partner nel film Filippo Timi.Voglio dedicare questo premio al regista Giuseppe capotondi. Spero che quando Capotondi un giorno ritirerà il suo Leone d’oro, io possa far parte del cast del suo film.

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Festival di Venezia 2009 vince Lebanon di Samuel Maoz

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Sta per cominciare la cerimonia di chiusura della sessantaseiesima Mostra del Cinema di Venezia, che seguiremo in diretta per voi.

C’è grande attesa per scoprire il nome del film vincitore del Leone d’oro 2009. Le speranze per i film italiani sono veramente poche. Stiamo a vedere.

Si comincia con Maria Grazia Cucinotta che parla del futuro del cinema e poi chiama Marco Müller. Il direttore del festival annuncia Carlo Lizzani che dà la menzione speciale di Controcampo italiano al documentario Negli occhi. Il premio va a Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli. La regista ringrazia il produttore.

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Festival di Venezia 2009 sabato 12, ieri comunicati i premi speciali, oggi Mr. Nobody e il premio a Stallone

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Impazza il TotoLeone per la giornata di chiusura del Festival di Venezia, e come previsto anche Lola di Brillante Mendoza proiettato ieri, entra tra i favoriti nei pronostici, comunque saldamente in testa Lourdes di Jessica Hausner e Lebanon di Samuel Maoz, anche se l’accoglienza entusiastica per gli outsider Soul Kitchen di Fatih Akin e Capitalism: a love story di Michael Moore potrebbero riservare qualche sorpresa.

Poche le probabilità che il Leone d’oro vada ad uno dei quattro italiani, comunque l’ottimo La doppia ora di Capotondi potrebbe ambire a qualche premio speciale.

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Venezia 2009 venerdì 11, ieri applausi per Capotondi e Soul kitchen, oggi l’atteso Lola e il cyberpunk di Tsukamoto

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Penultima giornata del Festival di Venezia, il TotoLeone impazza, per i pronostici esclusi i quattro italiani per il Leone d’oro, nella pole position fa capolino anche Michael Moore e il suo Capitalism: a love story, mentre Margherita Buy (Lo spazio bianco) e Viggo Mortensen (The Road) i papabili come miglior interpreti, intanto ieri Capotondi e Akin convincono la stampa.

Dopo La sposa turca il regista Fatih Akin passa a un registro più leggero e parla della problematica gestione di un ristorante ad Amburgo da parte di due fratelli di origine greca.

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