Weekend al cinema: Ex, Frost/Nixon, Space Chimps, The Horseman, Ti amerò sempre

Tra le cinque pellicole (una italiana, una europea e tre made in USA) che compongono l’offerta del primo weekend di febbraio, spiccano senza ombra di dubbio la commedia italiana di Brizzi, Ex e il pluricandidato all’oscar Frost/Nixon di Ron Howard.

Sarà quasi sicuramente una delle due a spodestare Italians dalla testa della classifica dei film più visti al botteghino. Per gli appassionati di animazione segnalo Space Chimps, mentre gli amanti del thriller non possono perdersi The Horseman. Chiude il quadro delle prime visioni Ti amerò sempre, il drammatico in concorso al Festival di Berlino 2009, già vincitore degli European Film Awards 2008 per l’interpretazione di Kristin Scott Thomas, di cui potete leggere la recensione in anteprima.

Vediamo insieme interpreti e trame dei film in uscita:

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Colonne sonore: Nightmare rivisited

Il capolavoro firmato da Tim Burton Nightmare before a Christmas era in realtà un vero e proprio musical a passo uno, il mondo gotico del genio di Burton ha concepito questa poetica fiaba dark aggiungendovi una colonna sonora suggestiva e dal ritmo coinvolgente, curata dal compositore feticcio del regista, quel Danny Elfman autore della maggior parte delle musiche della filmografia di Burton.

Stavolta vi proponiamo una versione rivisitata della colonna sonora originale, cantata da una combattiva e rumorosa rappresentanza di musicisti che fanno del rock religione, vedremo  addirittura la rockstar Marylin Manson  reinterpretare a modo suo la song This is Halloween, mentre i Korn reinventano in veste metal Kidnap the Sandy claws,  in tutto saranno 18 i gruppi che si sono cimentati e visibilmente divertiti a rendere omaggio a questo piccola e suggestiva pellicola  ricca d’atmosfera, imperdibile per i fan del film, ma sopratutto per chi ama il rock.

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The ring & Co.: storie di fantasmi orientali-Parte seconda

La Corea, in questi ultimi anni si è fatta portatrice di una ventata di novità nel ristagnante panorama horror internazionale, i suoi autori sono fautori di un cinema elegante e cerebrale, ma che utilizza con efficacia visiva ed emotiva paure che provengono dalla paranoia e dalla psiche distorta.

Che si tratti di fantasmi più convenzionali, o di fantasmi figli di traumi e fobie inconsce, stavolta lo splatter ed il gore, sangue e violenza grafica, ben si accompagnano a questo cinema che è meno rarefatto di quello giapponese, e meno astratto e più fruibile di quanto a prima vista appaia, un cinema fatto di orrori tangibili partoriti dalla mente, ma decisamente ed efficacemente molto realistici.

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I bruttissimi: Disaster Movie

Vi sarà certamente capitato di beccarvi qualche bruttissimo durante la scelta di alcuni titoli in videoteca, indecisi e spersi tra centinaia di copertine e titoli ammiccanti, che sotto sotto nascondono qualche fondo di magazzino che i furbi produttori cinematografici rispolverano e ci propinano con trame intriganti ed un look sgargiante da serata riuscita, bene questo purtroppo succede anche con i cosiddetti blockbuster, che con l’aiuto un battage pubblicitario esorbitante nascondono ciofeche da guinness.

Nonostante l’esperienza del sottoscritto accumulata con gli anni, la curiosità ha avuto la meglio e con Disaster Movie, il disastro dell’azzeccato titolo si è materializzato in tutta la sua mostruosa demenza con l’immagine, difficile da dimenticare, di una terrificante parodia di Amy Winehouse con tanto di denti a sciabola (sigh!) che dopo aver tracannato una bottiglia di whisky con uno sconvolgente rutto fantozziano investe la faccia di un cialtronesco uomo delle caverne fuoriscito da un 10.000 A.C. da incubo.

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Incassi al botteghino: ancora in testa Italians, negli States Io vi troverò scavalca Paul Blart: Mall Cop

I nostri cinema parlano ancora italiano con la commedia di Giovanni Veronesi, Italians, che anche questa settimana si trova in testa alla classifica, con quasi tre milioni di euro (quasi nove totali) e tiene alle sue spalle, Operazione Valchiria, secondo con oltre un milione e mezzo di euro, Revolutionary Road, terzo, con più di un milione e duecentomila euro, Viaggio al centro della Terra 3D, quarto, che supera nuovamente il milione di euro (quasi sei totali) e Yes Man, stabile in quinta posizione con meno di seicentomila euro.

Ad onor del vero, il risultato di Italians non è così clamoroso visto che incassa mediamente poco più dei suoi tre principali inseguitori (4.622 € a sala contro rispettivamente 4.160 €, 4.409 € e 4.322 €) e vince grazie alla massiccia presenza superiore agli altri del 40% – 50% (609 sale contro, ad esempio le 258 di Viaggio al centro della Terra 3D). Nel weekend, che si contraddistingue per la sua rimuneratività (non è facile trovare ben dieci film sopra il mezzo milione di euro), oltre ai film già nominati, tra le nuove uscite compare tra i primi venti solo Il Dubbio (511.856 €).

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Sette anime: la colonna sonora

Questa settimana vi segnaliamo la colonna sonora di un titolo molto recente, ancora nelle sale cinematografiche, Sette anime. Sicuramente  molti di voi avranno apprezzato l’intenso e struggente tema musicale del film di Gabriele Muccino, in questo particolare caso indispensabile accompagnamento alla missione intrapresa dal bravissimo Will Smith.

17 tracce compongono il cd: l’autore Angelo Mili esplora il dolore e la sofferenza con uno stile coinvolgente, senza esasperare i toni, cercando, riuscendovi, di evitare un certo manierismo melodrammatico, da non perdere. Vi segnaliamo inoltre che esiste una versione della colonna sonora formato compilation con tutte le bellissime canzoni che accompagnano il film.

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Il cuore nero di Bruce Wayne

lo vedo mentre è lì, seduto davanti a me, ma lo immagino altrove; sogno o son desto? Ha deciso di rendermi parte del suo segreto. Forse perchè il Segreto Professionale, nella mia professione, si scrive con le mauscole.

Il senso di quello che fa, s’intenda, io lo capisco: non posso pensare di dare la precedenza al senso narcisistico acceso dall’onore di sapere la verità, vedere il lato illuminato del suo cuore nero. So che è giovanissimo, ma so anche che per molto tempo ha vissuto lontano. Alla ricerca del Male.

La sua ricerca è stata nient’altro che un viaggio dentro se stesso, una strada interminabile, una salita che si rivolge su se stessa come un giro della morte. La stanchezza che riposa in fondo ai suoi occhi è accartocciata sulle sofferenze che ha provato nel corso degli anni, alcuni pezzi del suo sguardo sono ancora conficcati nelle cose irripetibili che ha visto durante il suo peregrinare.

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Statue da collezione: il Predalien

Da questa settimana parte una nuova rubrica dedicata al mondo dei gadget cinematografici e comprenderà tutto quello che riguarda action-figures, riproduzioni in scala, maschere, oggettistica e via discorrendo.

In una cittadina del Colorado continua l’epica battaglia tra i gli Alien ed i Predator, ma stavolta c’è un giocatore in più in campo, che non gioca in nessuna delle due squadre, è il Predalien, una nuova razza figlia di un mostruoso incrocio, ed intenzionata a fare della terra il proprio personale terreno di caccia.

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Weekend al cinema: Il dubbio, Quarantena, Home, Revolutionary Road, Operazione Valchiria, Mar Nero

Nell’ultimo weekend del mese arrivano in sala sei nuovi film, tutti drammatici, ad esclusione del remake di Rec, l’horror Quarantena. I titoli più interessanti sono sicuramente Il dubbio, candidato a 5 premi Oscar (quattro di questi al cast!) e Revolutionary Road che, oltre ad essere nominato a tre statuette, segna anche il ricongiungimento artistico della coppia Kate Winslet – Leonardo Di Caprio.

Non hanno grandi possibilità di essere ammirati i due film europei in programmazione, Home (candidato ai César Awards) e Mar Nero (Vincitore a Locarno del Pardo per la migliore interpretazione femminile a Ilaria Occhini)

Per la corsa alla vetta della classifica degli incassi, infine, bisogna tenere d’occhio Operazione Valchiria, il discusso film di Bryan Singer con Tom Cruise.

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The ring & Co.: storie di fantasmi orientali-Parte prima

Il cinema orientale ha nutrito negli ultimi anni la nostra fame di brividi, che il cinema americano con le sue ultime produzioni non riusciva a soddisfare pienamente. Tutta la sequela di nuovi autori  orientali, in parte americanizzati quasi subito e riletti in decine di remake hanno fatto dell’horror orientale un vero e proprio caso cinematografico.

Prima di tutto stabiliamo alcuni punti fermi, l’horror orientale lavora sull’inconscio e sulle paure ataviche che ci portiamo dietro fin dall’infanzia, che lo stile usato sia coreano, cinese, giapponese o thailandese, comunque si limita il gore e si spinge l’acceleratore su una serie di input sensoriali  e suggestioni che il regista sobilla negli spettatori utilizzando non l’effettaccio splatter classico od il sobbalzo dalla sedia tipico dei prodotti occidentali, ma inquietanti figure femminili dalle posture deformanti, effetti sonori ricercatissimi o ansiogeni silenzi, insomma inquietudini latenti che universalmente legano l’inconscio collettivo dell’uomo.

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Incassi al botteghino: da noi subito in testa Italians, negli States si conferma Paul Blart: Mall Cop

Weekend da ricordare per gli esercenti italiani, con ben quattro titoli sopra il milione e sei sopra i novecentomila euro: a guidare la classifica nostrana dei film più remunerativi della settimana c’è, con un incasso natalizio (4.759.651€), Italians. A seguire: mantiene la seconda posizione Viaggio al centro della Terra 3D, con oltre un milione e mezzo di euro; scende al terzo posto, seppur distribuito ancora in 378 sale, Sette anime (che sfiora i dieci milioni di euro totali); al quarto posto si piazza Australia a cui non bastano 445 copie distribuite per scalare la graduatoria (1.164.407€); quinto Yes Man con 991.933€.

Le altre novità: l’otto volte candidato agli Oscar Milk è settimo (609.616€), il nuovo lavoro di Daniel Craig Defiance: I giorni del coraggio è ottavo (454.137€), il natalizio Tutti insieme inevitabilmente è decimo (239.711€) e l’horror Il respiro del diavolo è undicesimo (202.336€).

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La rabbia di Marv

Sfido chiunque a rimanere in una stanza con Marv per qualche minuto e a non sentirsi in una situazione di costante minaccia. Io, qui a Sin City, ne vedo di squinternati, se imbocchi il vicolo giusto, ne vedi quanti ne vuoi. A volte sono loro che imboccano il mio vicolo, e si vengono a confrontare con le loro paure, o lo schifo che provano per se stessi.

Lo scopo? La speranza di vedere questi sentimenti orrendi personificati, in carne ed ossa, al fine di poterli gambizzare, per poterli veder agonizzare; io qui sono solo un disperato; tutto è in bianco e nero, piove nel mio studio quando piove fuori, come per dire che non c’è proprio modo di cavarsela, qualsiasi sia la situazione di partenza.

Il mio non è un lavoro, il mio è un supplizio. Facce come quella di Marv rendono ancora più greve il mio soggiorno qui a Sin City. Lo guardo e lo ascolto mentre mi dice che la morte di Goldie lo ha distrutto. Mentre la sua voce roca esce dalla fossa delle marianne della sua anima, mi aggiro lungo i solchi innaturalmente netti del suo volto.

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Zombie goes to Hollywood: a volte ritornano…

Gli zombie nell’accezione comune del termine sono defunti riportati in vita attraverso riti che provengono dalla tradizione africana che affonda le proprie credenze in una sorta di commistione di magia e religione conosciuta come Voodoo, questi cadaveri sono riportati in vita tramite pozioni create da una sorta di sacerdoti che poi utilizzano questi ritornanti a proprio piacimento.

Il cinema ha poche volte ritratto gli zombie in questa veste, solo Wes Craven con il suo Il serpente e l’arcobaleno (1988), e a suo modo Lucio Fulci nel suo Zombi 2 (1979) tornano alle origini per raccontarci di misteriosi riti e strane cerimonie, ma non è questa l’immagine odierna dei cosiddetti morti viventi.

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Weekend al cinema: Milk, Italians, Defiance, Beket, Il respiro del diavolo, Tutti insieme inevitabilmente

Questa weekend escono al cinema sei nuovi titoli, quattro americani e due italiani capaci di accontentare ogni palato. I papabili prossimi numeri uno del botteghino sono senza dubbio la commedia italiana Italians, grazie alla presenza nel cast del trio Verdone – Castellitto – Scamarco e il plurinominato agli Oscar 2009, Milk, che con un superbo Sean Penn e una storia toccante è pronto ad emozionare anche il pubblico italiano.

Mentre l’interessante Beket di Manuli non ha molte possibilità di essere apprezzato, ci si aspetta un buon esordio sia da Defiance, il nuovo film con Daniel Craig, che dalla commedia natalizia Tutti insieme inevitabilmente con la coppia di star Vince Vaughn – Reese Whiterspoon. L’incognita della settimana è il thriller/horror, dalla storia particolare, Il respiro del diavolo, interpretato da Josh Holloway, noto al grande pubblico per essere Sawyer di Lost.

Andiamo a scoprire insieme personaggi e trame dei film in uscita questa settimana.

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