B-cult, Invasion U.S.A.

196155.1020.AOggi per i B-cult vogliamo segnalarvi un inno all’action anni ’80, l’esagerazione fatta celluloide con un carismatico e roccioso protogonista al top della carriera, stiamo parlando di Invasion U.S.A. scult datato 1985 e del suo protagonista l’attore/atleta Chuck Norris.

Veramente coinvolgente questo action low-budget, tanto inverosimile quanto divertente e fracassone. La trama racconta di una motivatissima truppa di mercenari comunisti capitanati da uno psicopatico ex-membro del KGB tale Rostov (Richard Linch) che ha intenzione di invadere gli Stati Uniti utilizzando la Florida come punto di partenza, ma non ha fatto i conti con il tostissimo ex-agente CIA Matt Hunter (Chuck Norris).

Si lo so, a sentire la trama, a proposito il soggetto è firmato dal fratello di Norris, Aaron, anche i film di Schwarzenegger e Stallone assumono una loro attendibilità storica, ma è proprio questa totale libertà creativa e un regista che se la cava bene con il genere, stiamo parlando di Joseph Zito un veterano del low-budget che ha diretto Norris in Rombo di tuono/Missing in action, che permette a tutta l’operazione di non cadere mai nella parodia involontaria.

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B-cult, Pitch Black

Oggi per i film a basso costo che sono diventati loro malgrado dei cult, ci occupiamo di un piccolo classico della fantascienza di ultima generazione che diventa vetrina internazionale per il futuro re dell’action Vin Diesel.

Stiamo parlando di Pitch Black del regista David Twohy (The Arrival), un piccolo gioiello sci-fi girato con una fotografia monocromatica, che utilizza la fobia del buio e alcune creature digitali, per raccontarci le vicissitudini di un variegato gruppo di viaggiatori spaziali che precipitano su un pianeta popolato da mostruose creature carnivore notturne che ne infestano il sottosuolo.

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B-cult: La notte dei morti viventi

6a00d83451e55369e200e54f53cb408833-640wi []L’Apocalisse romeriana alle sue origini, gli anni ’60 con tutte le paure e l’evoluzione tecnologica del caso, la sensazione di insicurezza latente dell’uomo medio americano viene letta dal genio creativo di George A. romero che veicola così razzismo, paura della morte e della guerra, attraverso un’invasione decisamente terrestre e dalla forte connotazione mistico/politica e perchè no anche religiosa.

In La notte dei morti viventi la terra è assediata da un’orda di famelici zombie, il film ci accompagnerà durante l’intero arco di una lunga nottata d’assedio all’interno di una casa i cui occupanti lotteranno con se stessi, i loro istinti più bassi e la necessità di sopravvivere agli eventi e a un esercito di cadaveri ambulanti splendidamente fotografati in un livido bianco e nero, e forti di un make-up talmente realistico che all’epoca, parliamo del 1968, suscitò più di qualche polemica.

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B-cult, Bad taste-Fuori di testa

bad_tasteOggi vi vogliamo segnalare una pellicola che insieme a Evil Dead di Sam Raimi ha  lanciato il genere splatter a livello internazionale ponendolo all’attenzione di critica e pubblico, stiamo parlando di Bad Taste-Fuori di testa del regista Peter Jackson, conosciuto dai più per il blockbuster fantasy Il signore degli anelli e il monster-movie King Kong.

Bad Taste rappresenta lo splatter nella sua forma più umorale e ironica, il surreale e l’eccesso trasformano la pellicola di Jackson, come quella di Raimi, nei rappresentanti del genere negli anni ’80, ma anche di un cinema indipendente forte della creatività e dell’entusiasmo di giovanissimi e coraggiosi registi in erba pronti a investire di tasca loro per raccontarci una grande passione.

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B-cult: Il signore del male

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Carpenter firma il secondo capitolo della sua personale Trilogia dell’Apocalisse inaugurata nel 1982 con il cult fanta-horror La Cosa e conclusasi nel 1995 con l’omaggio a Lovecraft  Il seme della follia. Il signore del male, pellicola del 1987, mette in atto una sorta di profezia apocalittico-religiosa dall’ambiziosa struttura narrativa che mette in campo religione, esoterismo  e scienza in una sorta di terrificante invasione demoniaca.

Anche in questo caso come ne La Cosa vale la teoria isolamento e assedio, quindi un gruppo di persone costrette in un ambiente angusto, in questo caso una chiesa abbandonata i cui sotterranei nascondono un misterioso cilindro contenente in forma liquida l’essenza pura del maligno.

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B-cult: Il ritorno dei morti viventi

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Il regista e sceneggiatore Dan o’Bannon decide di dare una sua personale chiave di lettura al filone degli zombie-movie, inaugurato da Romero nel lontano 1968 con la Notte dei morti viventi e proseguito con altri due capitoli che davano l’idea abbastanza chiara della visione cupa, nichilista e post-apocalittuca della filosofia Romeriana.

O’Bannon invece rispolvera lo black humour di fumetti come Tales from the crypt, vi aggiunge fumettosi effetti speciali eccessivi all’insegna dello splatter, un pò di musica rock, e sforna un divertente mix di generi di rara efficacia.

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B-cult: Squadra Antiscippo

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1976 il regista Bruno Corbucci e Tomas Milian fanno le prove generali per la fortunata serie di commedie che avranno per protagonista l’ex-ladro Nico Giraldi detto er Pirata, convertitosi alla legalità e diventato uno zelante e rozzissimo ispettore di polizia.

Abbiamo usato il termine prove generali perchè Squadra antiscippo ancora rimane nei canoni classici del poliziesco all’italiana,  infatti la dose di violenza è superiore alla media degli altri film della serie e c’è anche un villain di lusso come Jack Palance a ricordarcelo.

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B-cult: La Casa

wallpaper_ed1Esempio perfetto del connubio low-budget e film di culto, questo gioiellino horror- splatter, che ci racconta le vicissitudini di un quartetto di amici in vacanza in un’isolata baita che per errore evocano spaventosi demoni lovecraftiani, viene girato da un giovanissimo ed entusiasta Sam Raimi e alcuni compagni d’università con solo 350.000 dollari.

Nato dal cortometraggio Within the woods, in seguito ampliato e poi pompato in 16 mm, Evil Dead, questo il titolo originale, omaggia i grandi cult horror degli anni’70 e lo scrtittore Lovecraft con la sua personalissima mitologia demoniaca fatta di mostruose e invisibili divinità che nel film di Raimi, omaggiando anche il filone della possessione demoniaca, deformano mostruosamente i corpi di cui prendono possesso.

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B-cult: 1997-fuga da New York

1997-fuga-da-new-york1981, il regista John Carpenter recluta quello che diventerà il suo attore feticcio, Kurt Russell, per una personalissima incursione  nell’action fantascientifico rileggendo il prison-movie, il genere post-apocalittico e ammicccando a classici come I guerrieri della notte di Walter Hill.

Il governo degli Stati Uniti ha intenzione di utilizzare il detenuto Jena Pliskeen, condannato alla pena capitale, per una pericolosa e disperata missione di recupero del presidente degli Stati Uniti e della preziosa valigetta che porta con sè, L’uomo è precipitato con l’aereo presidenziale sull’isola-prigione di Manhattan, all’interno della quale bande di assassini e psicopatici hanno preso il controllo del territorio.

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B-cult: L’ultima casa a sinistra

9788875840402In occasione del recente remake de L’ultima casa a sinistra, di cui potete leggere la recensione in anteprima QUI, oggi parliamo di quello che a tutti gli effetti molti considerano un cult  e che per altri è invece solo un progetto anomalo nella filmografia del regista Wes Craven, creatore della saga di Nightmare e del cannibal-cult Le colline hanno gli occhi.

Il film si apre con una sorta di avvertimento sul contenuto scioccante delle immagini che seguiranno e che questo film è stato usato come documento didattico in scuole e università, e già capiamo il tono caustico di Craven che nelle sequenze successive si divertirà non poco a spiazzare lo spettatore e a giocare con argomenti scottanti come droga e violenza.

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B-cult: Halloween-la notte delle streghe

halloween11978, il regista John Carpenter decide di realizzare uno script con la produttrice e sceneggiatrice Debra Hill che ha  per protagonista una baby-sitter insidiata da un maniaco con maschera e coltellaccio, budget duecentomila dollari e una crew fatta di alcuni amici e la partecipazione di un’esordiente Jamie Lee Curtis, futura scream queen  e reginetta degli horror anni ’80 e del grande Donald Pleasance.

Il film ottiene un successo imprevisto, lancia un’icona del genere horror come Michael Myers, ispira il produttore e regista Sean S, Cunnigham per il suo Venerdì 13 e figlia otto sequel, tra cui il celebrativo Halloween 20 anni dopo di Steve Miner che vede il ritorno di Laurie Strode/Jamie Lee Curtis, e il recente prequel/ remake di Rob Zombie Halloween: The beginning.

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B-cult: Society-The horror

societythehorrorfrontcouh1Con Society-The horror il produttore e regista Brian Yuzna, insieme a Re-animator 2, tocca le vette massime della sua filmografia da regista, qui si utilizza il genere fantastico nella sua veste più consona e di spessore, quella politica e spiazzante di cult fantascientifici come L’invasione degli ultracorpi e di horror apocalittici come La notte dei mori viventi.

Il film scorre sui binari del sospetto e della tensione quasi bisbilgliati, il giovane e brillante Bill Whitney, rampollo di una ricca famiglia  di Beverly Hills si ritrova nel bel mezzo di un incubo a occhi aperti che svelerà alcune mostruose attività che coinvolgono l’alta società e i suoi familiari.

Eccessivo, malsano e provocatorio, il lento svelarsi dell’incubo passa dalle atmosfere tipiche di un thriller complottista alquanto convenzionale ad un finale sconvolgente che rivela tutta l’essenza dello splatter anni ’80 e la sua immensa forza espressiva, effettacci e gore a parte.

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B-cult: Clerks 2

trevor-fehrman-brian-o-halloran-rosario-dawson-e-jeff-anderson-in-una-scena-di-clerks-ii-28613Oggi vi segnaliamo Clerks 2, sequel di un B-cult per eccellenza, Clerks-commessi di kevin Smith, gioiello di ingegnosità low-budget, minimalista e irriverente comedy indipendente girata in bianco e nero e che aveva nei surreali dialoghi e altrettanto surreali protagonisti, il suo punto di forza.

Il primo film ci raccontava di una giornata in un minimarket del commesso Dante Hicks (Brian O’Halloran) alle prese con un galleria di folli e demenziali personaggi che si alternano al bancone parlando del più e del meno.

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B-cult: Re-Animator

key-art-textessE’ il 1985, il produttore Brian Yuzna ed il regista Stuart Gordon, che condividono una grande passione per lo scrittore H.P.Lovecraft, adattano per il grande schermo un racconto dell’autore datato 1921, Herbest West Re-Animator.

Il film ci racconta le imprese di una sorta di scienziato pazzo in cerca di un siero che rianimi cadaveri, una sorta di emulo lovecraftiano del barone Frankenstein di Mary Shelley. Naturalmente questa ricerca ed il siero che ne risulterà si trasformeranno ben presto in una splatterosa Apocalisse degna di Romero.

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