B-cult, Dellamorte Dellamore

Visto che in questi giorni si è vociferato di un possibile sequel per il Dellamorte Dellamore di Michele Soavi e il 16 marzo approda nelle sale la versione americana del Dylan Dog creato da Tiziano Sclavi, oggi per i B-cult vi proponiamo proprio il film di Soavi datato 1994 che vedeva protagonista il Rupert Everett che aveva ispirato a Sclavi le fattezze del suo indagatore dell’incubo.

Il film ci narra il quotidiano del custode del  cimitero di Buffalora, Francesco Dellamorte e del suo assistente Gnaghi impegnati a debellare un’epidemia zombificatrice che trasforma ogni abitante della città deceduto e poi seppelito nel cimitero comunale in un affamato Ritornante.

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B-cult, Black Sheep-Pecore assassine

Oggi per i B-movies da riscoprire vi proponiamo Black Sheep-Pecore assassine, recente horror-comedy che si pone in evidenza per originalità e anarchica ironia in quanto prima ed unica ad avere come protagoniste delle pecore mutagene assetate di sangue.

Intrigante e a dir poco spassosa l’idea di un gregge di pecore mannare che infestano la bucolica Nuova Zelanda mutate in letali macchine di morte belanti da un ambizioso  allevatore, a farne le spese oltre al circostante contado anche il fratello del novello Dr. Frankenstein che di ritorno alla fattoria di famiglia vedrà trasformata in agghiacciante realtà la sua fobia per gli ovini.

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6 supereroi da cinefumetto in formato B-movie

Visto che il nuovo anno ci propone una serie di cinecomic di notevole spessore, vedi  Thor, Capitan America: The First Avenger, Lanterna Verde, senza dimenticare l’action The Green Hornet e il reboot di Spider-Man datato 2012, oggi vi vogliamo proporre i più famosi supereroi di sempre in una nostalgica versione low-budget ricca di notevoli ingenuità da B-movie, ma anche di un bel carico di nostalgiche reminiscenze da spettatori in erba.

Dopo il salto trovate cinque cinecomic d’annata che con tutti i loro pregi e difetti hanno cercato di dare una dimensione cinematografica al fantastico universo del fumetto scontrandosi con budget miserrimi, effetti speciali non all’altezza e frettolosi copioni spesso prodotti in un limitante e più economico formato televisivo.

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B-cult, Darkman

La rubrica dedicata ai B-movies quest’oggi lascia spazio ad un illustre ospite che segna la terza incursione hollywoodiana del regista Sam Raimi, stiamo parlando di Darkman, antieroe sfigurato che attingendo dalla mitologia del mondo dei supereroi, indossando maschere alla Mission: Impossible e vivendo in puro stile Fantasma dell’opera, cerca vendetta contro chi gli ha distrutto la vita trasformandosi in un oscuro e spietato vigilantes dai mille volti.

Abbiamo voluto inserire Darkman nella rubrica B-cult perchè rappresenta la summa di tutta la materia prima di cui sono fatti gli incubi, ma anche i sogni che hanno generato il mondo dei fumetti, con le sue schiere di vigilantes/supereroi e il cinema fanta-horror, con i suoi scienziati pazzi e repertorio di mostruosità varie.

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B-cult, Teste rasate

Oggi per i film da riscoprire vi proponiamo Teste rasate di Claudio Fragasso, uno dei primi istant-movie italiano che ha cercato di raccontare in tempo reale, siamo nel 1993, il fenomeno del nazifascismo e dei cosiddetti Naziskin, gruppi giovanili di estrema destra che all’epoca proliferavano in tutta Europa diventando di fatto un fenomeno mediatico piuttosto rivelante.

Fragasso fa quello che il collega Ricky Tognazzi aveva già fatto due anni prima con il suo Ultrà fotografando una realtà giovanile allo sbando che finisce inevitabilmente per sfogare un senso di frustrazione e mancanza di ideali nella violenza, nel film di Tognazzi attraverso il tifo violento, nel caso di Fragasso puntando ad un patriottismo distorto e all’epurazione violenta del diverso come unico mezzo per imporre una volontà debole amplificata dal branco.

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B-cult, Creep-Il chirurgo

Oggi per i film da riscoprire vi proponiamo un horror britannico abbastanza recente che secondo noi non ha avuto l’attenzione dovuta, si tratta di Creep-Il chirurgo claustrofobico thriller-horror con tanto di mostruosa creatura cannibale e terrorizzata donzella in fuga, ambientato nei mendri di una claustrofobica metropolitana londinese.

Il regista Christopher Smith (Severance-Tagli al personale) inscena una sorta di La bella e la bestia in versione cannibal, raccontandoci di una ragazza che dopo una nottata brava si ritrova ubriaca a gironzolare per i tunnel della labirintica metro di Londra, incontrando un assassino deforme che cresciuto a carne umana negli anfratti oscuri di tunnel ormai dimenticati, si diverte ad uccidere e seviziare con attrezzi da chirurgo chiunque gli capiti a tiro.

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B-Cult, Tokio Gore Police

Oggi per i B-cult da riscoprire torniamo ad occuparci di splatter-movies, ma stavolta in una intrigante salsa orientale, riproponendovi quello che a tutti gli effetti è uno dei capolavori del genere per il nuovo millennio che ha riportato lo splatter a livelli di anarcoide e fumettosa follia di cult indiscussi come Evil Dead e Bad Taste.

Stiamo parlando di Tokio Gore Police di Yoshihiro Nishimura, efferato e sanguinolento manifesto splatter che dopo le vette gore dello slasher statunitense Hatchet, raggiunge l’estremo degli estremi miscelando in salsa fetish La nuova carne di Cronenberg con le mutazioni made in Carpenter de La cosa, riesumando le esplosioni di sangue e le coreografiche mutilazioni di Raimi, raggiungendo così di fatto le vette di cattivo gusto toccate dal Peter Jackson di Braindead.

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B-Christmas Cult: Natale di sangue-Silent Night

Con l’approssimarsi della vigilia anche la nostra consueta rubrica dedicata ai B-movies da riscoprire si tinge di rosso, ma non solo di quello tipico da addobbo natalizio che adorna case e negozi in questo periodo dell’anno, ma anche del rosso sangue tipico dei nostri amati B-horror che di certo non potevano ignorare la figura del bonario e panciuto Babbo Natale con un bel filone slasher con protagonista un terrificante Santa Claus aspirante omicida seriale con ascia.

Celebriamo anche noi le festività con il classico Natale di sangue aka Silent night, deadly night che ci racconta di un orfanello a cui un babbo natale rapinatore ha ucciso entrambi i genitori segnando per sempre la sua psiche, trauma infantile che unito alle storie in cui Babbo Natale punisce i bambini cattivi narrategli dal nonno, gli abusi subiti in un orfanotrofio gestito da religiose e un vestito di babbo Natale indossato a forza in età adulta, diventeranno ideale innesco emotivo per un’efferata esplosione di violenza che trasformerà un innocuo commesso di un negozio di giocattoli in un Santa Claus da incubo incline all’omicidio seriale.

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B-cult, Dog Soldiers

Oggi per i film da riscoprire vi proponiamo un B-horror made in England, parliamo di licantropi e soldati, un bel binomio che promette quel che mantiene con un manipolo di assediati in una foresta nera degna del Cappuccetto rosso di In compagnia dei lupi, citazioni a iosa dall’ Evil Dead di Raimi al filone zombie di Romero, una spruzzatina di black-humour e tanto per gradire mutazioni ed effettacci splatter a colorare il tutto.

Dog Soldiers è uno splatter-horror del 2002 diretto da Neil Marshall, giovane promessa inglese con un background fanta-horror davvero notevole che gli ha permesso si omaggiare in questi ultimi dieci anni B-cult di notevole fattura, vedi 1997-Fuga da New York di Carpenter con Doomsday e la sua Jena Plissken in gonnella e il cannibal-horror, con le creature antropofaghe del claustrofobico The Descent.

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B-cult, Incubo sulla città contaminata

Oggi per i film da riscoprire vi poponiamo il B-cult all’italiana Incubo sulla città contaminata di Umberto Lenzi, un curioso ibrido tra action e zombie-movie che si discosta in parte dal genere lanciato da Romero per il fattore contagio da radiazioni che avvicina il film al classico La città verrà distrutta all’alba anticipando nel contempo i rabbiosi contagiati velocisti del 28 giorni dopo di Danny Boyle.

Lenzi, uno dei maggiori esponenti del poliziottesco all’italiana, suoi i classici Roma a mano armata e La banda del gobbo, non disdegna incursioni nel genere horror, suoi anche Cannibal Ferox e La casa 3-Ghosthouse, confezionando in questo caso un iperdinamico e atipico horror tra i cult preferiti da Quentin Tarantino e Robert Rodriguez.

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B-cult, Grizzly-L’orso che uccide

Oggi grazie all’uscita in DVD il prossimo 24 novembre del beast-movie d’annata Grizzly-L’orso che uccide, imbastiamo una doverosa operazione nostalgia, come a suo tempo facemmo con L’orca assassina, parlandovi proprio del classico anni ’70 diretto da William Girdler, all’attivo per lui un paio di incursioni nel filone blaxploitation tanto caro a Tarantino con l’horror filo-esorcista Abby e l’action Sheba Baby con Pam Grier.

La pellicola di Girdler esce ad un anno dal campione d’incassi Lo squalo di Spielberg ed utilizza anch’essa il thriller per raccontare di un gigantesco e vorace Grizzly assassino che si aggira per la foresta nazionale americana, sgranocchiando campeggiatori ed assaltando roulotte e rifugi.

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B-cult, Dead snow

Oggi spazio B-movies dedicato ad un piccolo gioiello norvegese che miscela splatter e comedy omaggiando sia Sam Raimi e la serie cult Evil dead, che Romero con un’affamatissima truppa di zombie nazisti.

Il film è Dead Snow che come avrete capito dal titolo è ambientato in un suggestivo paesaggio nevoso con tanto di baita, scelta a dir poco azzeccata visto che il bagno di sangue, che seguirà un incipit che rimanda al gruppo di ragazzotti capeggiato da Bruce Campbell nel cult di Raimi, verrà  amplificato dalla distesa innevata che diventerà terreno di scontro in un efferatissimo finale con un’orda di zombie in divisa nazista, un paio di superstiti e l’immancabile motosega.

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B-cult, Phantasm-Fantasmi

Oggi per lo spazio B-movies vi proponiamo Phantasm-Fantasmi, un B-cult per antonomasia scritto, diretto, prodotto, fotografato e montato da Don Coscarelli un vero filmaker a tutto tondo che con a disposizione un budget di circa 300.000 dollari, nel 1979 incassò worldwide oltre 11 milioni di dollari, trasformando un piccolo capolavoro di atmosfera in un cult prima e in un fortunato franchise in seguito.

La trama ci racconta di un ragazzino che scopre accidentalmente in un cimitero le zombificazioni notturne di un inquietante becchino che conosceremo solo come Tall Man (L’uomo alto), demone proveniente da una dimensione parallela assistito da alcuni mostruosi monatti nani che lo supportano nelle sue scorribande notturne a caccia di salme.

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B-cult, Maniac

Oggi per i B-cult da riscoprire vi riproponiamo il disturbante horror anni ’80 a base di serial-killer ed efferati omicidi Maniac dello specialista Willliam Lustig, regista della trilogia del vigilante non-morto Maniac-cop.

Lustig ispirandosi al Macellaio di Plainsfield Ed Gein, come avevano fatto a suo tempo Hitchcok per il suo Psycho e Hooper per Non aprite quella porta, ci racconta della mente deviata del reduce di guerra Frank Zito in continuo conflitto con voci che lo invitano a truculenti bagni di sangue di cui saranno vittime giovani prostitute e coppiette intente a rubare amplessi.

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