Winnie the Pooh: Nuove avventure nel bosco dei 100 acri, recensione

Nella quiete del Bosco dei 100 Acri l’orsetto Pooh cerca del miele per placare una incontenibile fame e durante la ricerca incrocia l’asinello Ih-Oh che ancor più triste del solito gli confessa di aver perso la sua preziosa coda, così Pooh gli promette di organizzare una caccia alla coda perduta a cui parteciparanno anche gli altri amici del bosco, il saccente gufo Uffa, Pimpi il maialino, Tigro la tigre saltellante, la mamma-canguro Kanga e il suo piccolo Ro, il coniglio Tappo a cui si aggiungerà anche il compagno di mille avventure Christopher Robin.

Purtroppo mentre la caccia alla coda è in pieno svolgimeto Pooh e gli altri trovano un biglietto scritto da Christopher che li avverte che starà via per un pò, ma lo zelante gufo Uffa legge in maniera errata il biglietto in questione facendo credere a tutti che un terribile mostro di nome Apresto ha fatto prigioniero Christopher, così ora la nuova missione è liberarlo catturando come una vera squadra il terribile mostro.

Per il suo 51° classico la Disney riporta su grande schermo uno dei personaggi più amati della factory di Topolino creato nel 1926 dallo scrittore inglese A.A. Milne e approdato sul grande schermo per la prima volta nel 1977 nel 22° classico Disney Le avventure di Winnie the Pooh.

Scopri di più

Justin Bieber: Never Say Never, recensione

Approda nelle sale italiane il film-concerto-documentario in 3D Justin Bieber: Never Say Never che celebra la star musicale canadese che ancora adolescente è riuscita a riempire con un tutto esaurito da record il prestigioso Madison Square Garden di New York, meta ambita e punto di arrivo per grandi divi della musica, rockstar e band leggendarie come Bruce SpringsteenMichael Jackson e i Rolling Stones.

Il regista e coreografo Jon Chu si cimenta ancora con il 3D dopo il discreto terzo capitolo del danzereccio Step Up e segue alla lettera tutti i crismi del film-concerto lasciando però in questo caso che l’infanzia, la famiglia, i fan e la macchina organizzativa che ha trasformato la tappa del suo My World Tour in un evento da tutto esaurito prendano il sopravvento e lasciando che musica, 3D ed esibizioni sul palco restino ai margini e diventino cornice per una sorta di video-biografia.

Bieber è la prima teen-star multimediale figliata da internet, è proprio grazie a You Tube che si è creato uno zoccolo duro di fan adoranti e fedelissime che non perdono un concerto ne un’esibizione del loro idolo affollando stadi, facendo impennare gli ascolti di talk-show e trasmissioni musicali in cui compare e permettendo al giovanissimo cantante di collezionare milioni di copie vendute scalando classifiche in tutto il mondo.

Scopri di più

Notizie degli scavi, recensione in anteprima

Due vite ai margini si incrociano in una casa d’appuntamenti romana, quella dell’anonimo factotum soprannominato Il professore (Giuseppe Battiston) e quella della giovane prostituta nota come La Marchesa (Ambra Angiolini) che per una delusione d’amore tenterà il suicidio.

Questo traumatico accadimento arriverà silenziosamente a scardinare l’inutilità e la piattezza di una vita, quella del Professore sino a quel momento subita più che vissuta a causa di un carattere particolarmente introverso ed una personalità capace di adattarsi alle situazioni senza viverle sino in fondo, carattere che però percepito come una forma di discrezione e in parte di timidezza, ben si prestano alla sua occupazione.

Il professore comincerà a mostrare per La marchesa piccole attenzioni che lei sembrerà gradire molto specialmente nel periodo in cui è ricoverata in ospedale, poi tra i due si instaurerà una sorta di reciproca comprensione, lei troverà in lui un’eccentrica ingenuità che gli permetterà di tornare a sopravvivere, mentre lui comincerà ad esistere al di fuori del suo piccolo e personale universo fatto di oggetti, volti e insignificanti frammenti di tran tran quotidiano.

Scopri di più

13 assassini, recensione in anteprima

Il Giappone feudale sta vivendo un periodo di pace, l’era dei guerrieri samurai è ormai al tramonto, ma la pace e la serenità del popolo è minacciata dalla scalata al potere del sire Naritsugu crudele e folle fratellastro dello Shogun in carica che grazie alla protezione fornitagli dalla sua alta carica perpetra mostruosità contro il popolo e gli altri clan, stuprando e mutilando giovani donne per puro diletto, uccidendo bambini e trucidando chiunque si frapponga fra lui e la sua conclamata pazzia.

Dopo che un membro di un potente clan per protesta si toglie la vita con l’antico rituale del seppuku, il samurai Shinzaemon Shimada (Koji Yakusho) viene ingaggiato in segreto per portare a termine l’eliminazione di Naritsugu, onde vendicare tutti quelli che sono morti per suo capriccio e per evitare che termini la sua scalata politica, puntando ad entrare nel consiglio degli Shogun con effetti devastanti facilmente prevedibili sull’intera nazione.

Shinzaemon recluterà per questa missione altri undici samurai tra questi due ronin, samurai senza padrone che combattono per denaro, un giovane che ancora deve bagnare la sua katana con il sangue di un nemico e il nipote Shinroukuro, al gruppo si unirà lungo la strada anche Kiga Koyata, un cacciatore che afferma di diecendere da una stirpe di samurai e che oltre a fargli da guida si unirà al manipolo di guerrieri per la cruenta battaglia finale.

Scopri di più

La passione di Cristo, recensione

Gesù (Jim Caviziel) dopo l’ultima cena in cui annuncia che un suo apostolo lo tradirà viene arrestato nel Getsemani, dopo che Giuda (Luca Lionello) ricompensato con trenta monete d’argento lo tradisce con un bacio.

All’arresto seguirà un processo sommario in cui Gesù verrà accusato di blasfemia dopo aver affermato di essere il figlio di Dio e condannato a morte tra le lacrime di Giovanni (Hristo Jivkov), la paura di Pietro (Francesco De Vita) e la coscienza rosa dai rimorsi e tormentata dai demoni di Giuda Iscariota, che non riuscendo a restituire le monete d’argento si toglierà la vita impiccandosi nel luogo in cui perpetrò il tradimento.

Il prefetto Ponzio Pilato (Hristo Shopov) dopo aver inviato Gesù alla corte di Re Erode Antipa (Luca De Dominicis) deciderà che sarà il popolo a scegliere se l’uomo debba essere risparmiato o se debba invece essere giustiziato, dando loro la possibilità di scegliere tra il sedicente messia e lo zelota Barabba (Pietro Sarubbi), ma il popolo sconcerterà Pilato, liberando Barabba e chiedendo a gran voce la morte di Gesù.

Scopri di più

Wake Wood, recensione in anteprima

Patrick (Aidan Gillen) e Louise (Eva Birthistle) sono una coppia travolta da una tragica perdita, la loro figlioletta Alice il giorno del suo nono compleanno subisce l’aggressione di un cane rabbioso che la azzanna alla gola, vano ogni tentativo di salvarla.

Patrick è un veterinario e Louise una farmacista, in cerca di tranquillità e di un posto dove rimettere in sesto un matrimonio ormai alla deriva, la coppia si trasferisce nella bucolica Wake Wood dove Louise apre una farmacia e Patrick mette in pratica le sue conoscenze in veterinaria con il bestiame del vicinato.

La coppia ben presto scoprirà per puro caso che gli abitanti della placida Wake Wood, guidati dal capo del villaggio Arthur (Timothy Spall), si dilettano periodicamente in una sorta di efferato rito notturno in cui riescono a far risorgere abitanti recentemente deceduti.

Scopri di più

Rio, recensione

La storia ha un rocambolesco incipt che ci porta dalla giungla di  Rio de Janeiro nello stato americano del Minnesota, qui faremo la conoscenza di Linda una ragazzina che raccoglie dalla strada Blu, inconsapevole di aver appena trovato un piccolo di Ara, specie di papagalli in via d’estinzione dal lussureggiante piumaggio che diventano, come appunto accaduto a Blu, spesso preda di bracconieri senza scrupoli.

Linda terrà con se Blu accudendolo per oltre quindici anni e il pennuto crescerà lontano dal suo habitat naturale, inconsapevole di essere finito in quel luogo che considera la sua casa a causa di alcuni bracconieri e che in Brasile esiste un altro esemplare di Ara, una femmina di nome Jewel che potrebbe rappresentare l’unica possibilità di perpetuare la sua specie salvandola dall’estinzione.

Sarà Linda grazie ai consigli di un ornitologo a capire l’importanza di far tornare Blu alla sua terra d’origine e così sarà, ma giunti sul posto Blu non scoprirà solo le meraviglie di una lussureggiante foresta e la bellezza di Jewel, ma anche i pericoli costituiti dai bracconieri e soprattutto dalla sua difficoltà nel muoversi in un ambiente selvaggio ed ostile a causa di un istinto atrofizzato da troppi anni vissuti in cattività.

Scopri di più

Diario di una schiappa, recensione in anteprima

Greg Heffley (Zachary Gordon) sta per affrontare il primo anno alle medie e la cosa lo preoccupa non poco visto che il suo obiettivo è diventare il ragazzo più popolare della scuola senza purtroppo averne i requisiti e tra i mille ostacoli che si pongono fra lui e il primo posto in un’ideale classifica, in pole position c’è il suo migliore amico Rowley Jefferson (Robert Capron) ancora convinto di essere alle elementari, con una passione per il ballo e un guardaroba da incubo.

Come il prepotente fratello maggiore Rodrick (Devon Bostick) gli aveva predetto l’esordio in serie B sarà per Greg un vero incubo, snobbato da tutti si ritroverà come unica ancora di salvezza proprio l’amico Rowney, se non contiamo l’abominevole Fregley (Grayson Russell) che in una scala di sfigati impopolari non è neanche classificabile ed Angie Steadman (Chloe Moretz) la responsabile del giornalino della scuola, ma lei è una ragazza quindi neanche a pensarci.

Greg però ha un gran carattere e oltre a sfogare le sue pene su un diario con tanto di vignette ha la tenacia di non mollare  e cercando di perseguire il suo obiettivo si iscriverà alla squadra di wrestling, proverà con il canto e il teatro riuscendo a farsi anche inserire nel servizio d’ordine della scuola, ma mentre per lui tutte le iniziative prese si riveleranno un tale disastro da farlo sprofondare sempre più in basso nella famigerata classifica virtuale, l’amico Rowney per un vero colpo di fortuna si ritroverà tra i ragazzi piu popolari della scuola e la cosa metterà inevitabilmente in pericolo la loro amicizia.

Scopri di più

La stanza del figlio, recensione

Giovanni (Nanni Moretti) è uno psicanalista con un lavoro che lo porta a contatto con personaggi di varia umanità e una bella famiglia composta dalla moglie Paola ((Laura Morante) e dai due figli adolescenti Irene (Jasmine Trinca) e Andrea (Giuseppe Sanfelice).

La vita per Giovanni scorre piuttosto tranquilla tra un paziente e l’altro e un quotidiano in casa fatto di piccoli gesti, qualche naturale conflitto e più che altro un crescere ed imparare reciprocamente il difficile mestiere non solo di genitori, ma anche di figli.

Improvvisamente però questo equlibrio vacilla sino a perdersi in una tragedia che colpisce l’intera famiglia, il figlio Andrea perde la vita per una tragica fatalità durante un’immersione, questa bomba emotiva deflagra all’interno del nucleo famigliare portando Giovanni, la moglie e la figlia dopo una disperazione che in principio li unisce nel dolore, ad intraprendere tre diversi percorsi nell’elaborazione di un lutto devastante.

Scopri di più

Habemus Papam, recensione in anteprima

Una folla di fedeli e le televisioni di tutto il mondo sono in trepida attesa che dal balcone si affacci su piazza San Pietro il nuovo pontefice appena eletto dal conclave per la rituale benedizione e un piccolo discorso di insediamento, purtroppo se la fumata bianca ha innescato l’entusiasmo all’esterno, all’interno nelle sontuose stanze vaticane si sta consumando un vera e propria tragedia, perchè il nuovo pontefice (Michel Piccoli) dopo l’elezione ha avuto un vero  e proprio crollo nervoso accompagnato da quello che sembra a tutti gli effetti un attacco di panico.

I cardinali e il portavoce della Santa sede (Jerzy Stuhr) corrono subito ai ripari, visto che il nuovo pontefice non ha alcuna intenzione di insediarsi chiamano a supporto uno psicanalista (Nanni Moretti), anzi no il miglior psicanalista sulla piazza che però si scontra da subito con le ferree regole che vigono durante l’elezione e oltre a non riuscire ad approfondire il problema che affligge Sua santità a causa dell’invadenza dell’intero conclave e dello staff, viene letteralmente sequestrato per paura che possa lasciar trapelare qualche indiscrezione sulla crisi papale.

Così il portavoce accetta il consiglio di portare il pontefice dall’ex-moglie dello psicanalista anch’essa psicologa (Margherita Buy), commettendo però il grosso errore di portare il reticente pontefice all’esterno delle mura vaticane, facilitandone così una vera e propria fuga con tanto di latitanza, che se da una parte servirà al religioso per schiarirsi le idee dall’altra manderà nel pallone staff  e sicurezza che mentre cercano di rintracciare il fuggiasco faranno credere a tutti che l’uomo stia invece riposando nelle sue stanze.

Scopri di più

Rubber, recensione in anteprima

Dopo un incipit in cui nel mezzo del deserto californiano un poliziotto appena uscito dal bagagliaio di una macchina si rivolge ad un platea di spettatori lanciandosi in una digressione sull’insensatezza come elemento nella vita reale e nella messinscena filmica, assistiamo al risveglio di Robert uno copertone abbandonato in una discarica a cielo aperto che muove i suoi primi passi scoprendosi dotato di poteri telecinetici capaci di far saltare letteramente in mille pezzi esseri viventi.

Fatta un pò di pratica con un qualche insetto, il copertone passa ad un coniglio selvatico e poi ad un volatile fino a che imboccata una strada statale prima incontra una bella automobilista che comincia a pedinare, poi incrocia un uomo intento a far benzina a cui riesce a far saltare la testa, infine sempre seguendo la bella automobilista arriva in uno sperduto motel e qui dopo l’ennesimo cranio deflagrato viene circondato dalla polizia.

Nel frattempo a qualche chilomettro di distanza gli spettatori che armati di binocolo stanno assistendo allo svolgimento del film verranno avvelenati così che nessuno debba cercare di trovare un finale al delirio messo in scena sino a quel momento, purtroppo uno degli spettatori scampa all’attentato e a cast e regista toccherà inventarsi qualcosa per arrivare indenni ai titoli di coda.

Scopri di più

Un tuffo nel passato, recensione in anteprima

In quel di Los Angeles tre amici si ritrovano a rimpiangere la gioventù perduta e a condividere una grande insoddisfazione per le loro attuali vite:

Adam (John Cusack) appena mollato dalla sua ragazza, che tra l’altro gli soffiato anche un costosissimo televisore, è costretto a vivere con il nipote nerd (Clark Duke) ossessionato dai videogames che bivacca nel suo seminterrato, Nick (Craig Robinson) ha un lavoro che non sopporta in una toletta per cani ed ha il sospetto che la moglie che ama moltissimo lo tradisca e infine Lou (Rob Corddry) che afflitto da un’immaturità cronica e profondamente depresso, a causa  della sua inclinazione per la bottiglia finirà quasi asfissiato dai gas di scarico della sua auto.

Sarà proprio l’incidente alquanto sospetto capitato a Lou che riunirà i tre amici che all’insegna della nostalgia canaglia organizzeranno un viaggio in una località sciistica che nei lontani anni ’80 li ha visti giovani e spensierati, naturalmente Adam sarà costretto a portare con lui il nipote e il quartetto partirà così alla volta del Kodak Valley Ski Resort, pronto a passare un week-end indimenticabile.

Scopri di più

Con gli occhi dell’assassino, recensione in anteprima

Julia (Belén Rueda) e suo marito Isaac (Lluis Homar) si recano a casa della sorella gemella di lei guidati da un brutto presentimento avuto da Julia, che è convinta che a Sara sia accaduto qualcosa di terribile, presentimento che si rivelerà fondato perchè Julia troverà la sorella impiccata nella cantina.

Julia non si capacita di come la sorella abbia potuto togliersi la vita, affetta come lei da una malattia degenerativa agli occhi era stata appena operata e presto avrebbe riacquistato la vita, ma la polizia e lo stesso Isaac sono convinti che la sorella di Julia fosse depressa e il caso viene archiviato come suicidio.

Mentre Julia è intenzionata a trovare le prove che dimostrino che la sorella sia stata in realtà spinta da qualcuno all’insano gesto o addirittura sia stata assassinata, la sua vista va peggiorando e alcuni attacchi di cecità temporanea che prima la colpivano ad intervalli di tempo piuttosto lunghi, si fanno pericolosamente più frequenti e rivelano che presto Julia perderà la vista.

Scopri di più

I guardiani del destino, recensione in anteprima

L’incipit della pellicola ci porta quel di New York nel bel mezzo di un’accesa campagna elettorale, in lizza come Senatore dello stato troviamo David Norris (Matt Damon), giovane politico schietto e molto amato, un tipico self -made man con una famiglia problematica alle spalle e un’infanzia vissuta alla periferia della Grande Mela.

Norris purtroppo non la spunterà con il suo avversario e dopo la notizia della sua sconfitta lo ritroviamo in una toilette dell’hotel Waldorf a provare un discorso di commiato pronto ad affrontare i suoi sostenitori e i media ed è proprio qui che Norris incontra l’incantevole Elise (Emily Blunt), tra i due il feeling è talmente repentino da portarli dopo solo qualche minuto di conversazione a scambiarsi un appassionato e trascinante bacio, poi Elise svanirà così come è apparsa e Norris dopo il suo discorso deciderà di ritirarsi dalla politica.

Destino vuole che qualche tempo dopo, una mattina come tante, mentre Norris si reca in ufficio in autobus incontri di nuovo Elise, i due visibilmente sorpresi ritroveranno subito quell’intesa provata tempo prima, quella sensazione familiare che porterà Norris a voler intraprendere una relazione con la donna da poco tornata single, niente di male se non fosse che al suo rientro in ufficio troverà una squadra di strani individui intenti a resettare il cervello del suo socio, manager e migliore amico Charlie Taynor (Michael Kelly) e dopo un inutile tentativo di fuga, legato ad una sedia in un garage deserto Norris ascolterà una storia folle.

Scopri di più