Dresda, recensione

Germania 1945, durante la seconda guerra mondiale nella città di Dresda l’infermiera Anna Mauth (Felicitas Woll), fidanzata con il chirurgo Alexander Wenninger (Benjamin Sadler), si innamora del pilota inglese Rober Newman (John  Light) rifugiatosi nell’ospedale in cui lavora la donna in seguito all’abbattimento del suo caccia-bombardiere durante un’incursione sui cieli della città.

Nel frattempo il padre di Anna, il direttore della struttura Dr. Carl Mauth (Heiner Lauterbach) sottrae indebitamente grossi quantititativi di morfina indirizzati ai pazienti più gravi, delle azioni dell’uomo è a conoscenza solo il fidanzato di Anna che però non interviene in alcun modo nella faccenda restandosene in disparte.

In seguito non potendo fuggire in alcun modo da Dresda prima di un’imminente serie di bombardamenti a tappeto degli alleati, Anna, Robert ed Alexander si troveranno ad affrontare insieme una vera tempesta di fuoco che si abbatterà sulla città, mentre i loro cuori e le loro coscienze saranno scossi dalla passione, dalla gelosia e dal senso di colpa.

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La prova, recensione

In un bar un’anziano signore sorprende gli astanti sfoggiando, nonostante l’età sorprendenti abilità nel combattimento corpo a corpo e dopo aver steso alcuni facinorosi clienti del locale, comincia a raccontare della sua vita piuttosto avventurosa.

Scopriremo che ilo suo nome è Christopher Dubois (Jean-Claude Van Damme) è che in gioventù, nel lontano 1925, viveva a New York. Rimasto orfano da bambino, Dubois si prendeva cura all’epoca di un folto gruppo di giovani orfani vivendo di espedienti.

Costretto alla fuga e ad abbandonare i suoi piccoli protetti, promettendogli però di tornare al più presto, Dubois braccato dalla polizia finirà per nascondersi su una nave in procinto di salpare, nave in cui verrà scoperto e da clandestino ridotto in catene da alcuni contrabbandieri turchi.

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Bronson, recensione in anteprima

Ci viene raccontata la carriera criminale del facinoroso Michael Gordon Peterson alias Charlie Bronson (Tom Hardy), soprannome ispirato dal roccioso protagonista della saga di revenge-movies Il giustiziere della notte, dall’indole violenta espressa in gioventù al furto in un ufficio postale che gli costò una prima condanna a sette anni di carcere.

In carcere Michael passa la maggior parte del tempo in isolamento dove ogni scusa è buona per una rissa con i secondini, il suo comportamento borderline lo porta dritto in un istituto psichiatrico dove tra dosi da cavallo di tranquillanti e un tentativo di omicidio ai danni di un altro paziente finisce in un manicomio criminale e di li, in men che non si dica riesce a superare la fase riabilitativa e giudicato sano di mente tornerà a casa dalla sua famiglia.

Una volta libero Michael cercherà la fama in un giro di combattimenti clandestini dove guadagnerà qualche soldo, ma innamoratosi rapinerà una gioielleria e per un anello di fidanzamento tornerà di nuovo carcere, qui scoprirà l’artista che è in lui grazie ad un’insegnante d’arte, ma la rabbia e le esplosioni di violenza torneranno prepotenti e la cella d’isolamento gli riaprirà le porte e a quanto pare Michael è ancora dietro le sbarre, mentre le sue gesta lo hanno reso tanto famoso quanto famigerato come il detenuto britannico più violento di sempre.

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The Hunter-Il cacciatore, recensione in anteprima

Ali (Rafi Pitts) è un ex-detenuto costretto a lavorare di notte a causa dei suoi precedenti, un orario che non gli permette di passare abbastanza tempo con sua moglie e con sua figlia, così il quotidiano dell’uomo scorre sonnolento tra interminabili notti come custode in una fabbrica di automobili, qualche ritaglio di tempo rubato con la famiglia e giornate passate a cacciare nei boschi in totale solitudine.

Un giorno però Ali torna a casa e moglie e figlia non ci sono, pensando siano in ritardo le attende invano, ma trascorsa qualche ora di loro non c’è alcuna traccia e provato a rivolgersi a qualche vicino senza risultati, Ali comincia a percepire l’incombere di una tragedia e avverte la polizia.

Saranno le autorità a convocarlo in seguito per comunicargli che la moglie è morta durante uno scontro a fuoco tra polizia e alcuni rivoltosi, non si sa da quale parte sia partita la pallottola che ha stroncato la vita della giovane donna, quello di cui la polizia è certa è che la moglie di Ali era sola e con lei non c’era nessuna bambina.

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ESP-Fenomeni paranormali, recensione

Dopo un incipit in cui ci avvertono che quello a cui stiamo per assistere è frutto di reali eventi sovrannaturali in cui è stata coinvolta una troupe televisiva intenta a girare uno speciale televisivo all’interno di un tristemente noto istituto psichiatrico abbandonato, scopriremo che la troupe in questione formata da due operatopri di ripresa, un sensitivo, un tecnico audio/video e un presentatore tv hanno avuto la geniale idea di farsi rinchiudere per un’intera nottata all’interno del lugubre edificio, sperando nottetempo di carpire con sofisticate apparecchiature qualche evento sovrannaturale.

Quello che il gruppetto di sprovveduti non sa, è che se il loro intento è di girare qualche ripresa tanto per incuriosire qualche ingenuo spettatore in cerca di brivdi a buon mercato, inscenando uno speciale piuttosto raffazzonato e infilandoci all’interno false testimonianze e l’esibizione di un medium piuttosto fasullo, il loro transitare all’interno della struttura risveglierà forze oscure e aprirà dimensioni orrorifiche capaci di scaraventarli in un vero e proprio incubo ad occhi aperti.

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Tutti per uno, recensione

Siamo nel 2067 ed ascoltiamo un’anziana donna cecena di nome Milana ricordare il periodo in cui lei appena adolescente e la sua famiglia approdarono in Francia come clandestini, un momento della sua infanzia che rappresentò per lei il periodo più bello ed intenso della sua vita.

Milana ricorda il suo primo amore, la banda di amici con cui aveva legato e con i quali passava i pomeriggi in un sotterraneo segreto a confezionare DVD di videogames piratati, la famiglia francese che la ospitò quando era a rischio espulsione portandola in vacanza, la polizia che irrompeva in casa dei suoi amici, gli arresti, le proteste ed anche un tragico suicidio.

Scopriremo come Milana e i suoi migliori amici organizzarono un protesta alquanto singolare, raccolti cibi e vettofaglie si rinchiusero in quel sotterraneo tanto familiare sparendo per quattro giorni, mettendo in allarme la polizia e facendo penare non poco i loro genitori, dopo la loro scomparsa solo un biglietto: Ci chiamiamo tutti Milana.

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La polvere del tempo, recensione in anteprima

A. (Willem Dafoe) è un regista intento ad ultimare il film di una vita che racconta la storia d’amore, fratellanza ed amicizia di tre personaggi, suo padre Spyros (Michelle piccoli), sua madre Eleni (Irène Jacob) e Jacob (Bruno Ganz), migliore amico della coppia nonchè innamorato da sempre di Eleni.

Mentre seguiamo il regista intento a transitare in Italia negli studi di Cinecittà per dare gli ultimi ritocchi alla sua pellicola che va ormai prendendo forma, sullo schermo seguiamo le vicissitudini di Spyros che torna in Russia proprio nel giorno della morte di Stalin per riprendere Eleni con lei fuggire oltreconfine, ma il loro incontro sarà bruscamente interrotto, il tempo di un fugace rapporto in cui concepiranno loro figlio ed entrambi finiranno arrestati e nuovamente separati.

Nel frattempo Jacob resta accanto ad Eleni, mentre Spyros è andato in America in cerca di fortuna, quando Jacob ed Eleni riusciranno a lasciare la Russia Eleni deciderà di andare in America in cerca di Spyros e Jacob rinuncerà a rientrare in Israele per seguirla, ma quello che Eleni troverà in America non sarà ciò che si aspettava…

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Un anno da ricordare, recensione in anteprima

Stati Uniti 1969, Penny Chenery (Diane Lane) madre di famiglia e casalinga, alla morte della madre e con il padre afflitto da una malattia degenerativa, eredita insieme al fratello un allevamento di cavalli in Virginia e due giumenche che stanno per dare alla luce due puledri che potrebbero, con un pò di fortuna e un addestratore capace, trasformarsi in purosangue da competizione.

Penny incontrerà da subito le resistenze del marito che intuirà la passione e l’attaccamento che la donna prova nei confronti dell’allevamento di famiglia e del fratello che farà pressioni affinchè il loro padre venga messo in una casa di cura e l’allevamento venduto al più presto al miglior offerente.

Penny invece percepirà che quella potrebbe essere per lei una seconda occasione e dopo aver visto nascere uno splendido puledro che chiamerà Red, punterà su di lui tutto ciò che possiede, metterà a rischio la sua famiglia, le sue certezze, ma grazie ad uno dei migliori allenatori sulla piazza, l’eccentrico Lucien Laurin (John Malkovich), uno stalliere dal cuore immenso e un fantino che non ha paura di vincere, titolo dopo titolo porterà il suo cavallo ha stabilire record ancora oggi imbattuti e che hanno fatto la storia delle competizioni ippiche americane.

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Hanna, recensione in anteprima

Hanna (Saoirse Ronan) è una ragazza che vive isolata in una foresta tra i ghiacci della Finlandia, il padre Erik (Eric Bana), ex-agente della CIA ricercato dall’Agenzia per omicidio ha trascorso gli ultimi anni ad addestrare la figlia nell’uso delle armi e nel combattimento, trasformandola in una letale macchina per uccidere.

Quando giungerà il momento scopriremo che tutto l’addestramento ricevuto e la vita spartana condotta da Hanna hanno lo scopo ultimo di portare a termine una vendetta pianificata per oltre un decennio, uccidere Marissa Wiegler (Cate Blanchett), un agente deviato della CIA responsabile dell’assassinio della madre di Hanna.

Hanna una volta pronta invierà un segnale in grado di far localizzare la sua posizione alla Wiegler che inviata una squadra di recupero non troverà ad attenderli Erik,  fuggito per tempo, ma un’arrendevole Hanna che si consegnerà senza far resistenza agli uomini della Wiegler che la scorteranno in una segretissima base sotterranea dove Hanna verrà sottoposta ad un interrogatorio, che sortirà l’effetto di seminar cadaveri e permettere alla ragazza di fuggire dopo aver ucciso una donna che Hanna credeva fosse la Wiegler e che invece, viva e vegeta comincerà a dargli una caccia senza tregua.

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The Lincoln Lawyer, recensione in anteprima

L’avvocato difensore Mickey Haller (Matthew McConaughey) ha una brutta nomea tra le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie ed è invece ricercatissimo tra i criminali della Città degli angeli che conoscono la sua abilità nel manipolare il sistema giudiziario onde sfruttarne cavilli eticamente discutibili, ma legalmente più che efficaci nel far guadagnare qualche anno in meno se non addirittura la libertà ai suo clienti, innocenti o colpevoli che siano

Haller posssiede una Lincoln con autista targata Not Guilty (Non colpevole), una bella figlia e una ex-moglie procuratore distrettuale (Marisa Tomei) che ancora ama, ma con la quale trova conflitti inconciliabili quando si tratta della sua professione che lavora in netta opposizione a quella dell’ex-signora Haller.

Il fascinoso e rampante avvocato impegnato a difendere spacciatori e criminalità di bassa lega si troverà per le mani il caso di Louis Roulet (Ryan Phillippe), danaroso rampollo di una delle famiglie più potenti e influenti della città, accusato da una prostituta di una sfilza notevole di reati che comprendono aggressione, percosse, violenza carnale e tentato omicidio, insomma c’è da lavorare molto e di contro da guadagnarci una fortuna in parcelle, così Haller oltremodo tentato accetterà il caso.

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Garfield il Supergatto, recensione in anteprima

Sul pianeta Dorkon mentre il professor Wally ultima la micidiale pistola a raggi Moscram capace di riconvertire a livello molecolare organismi e oggetti inanimati miscelandoli e trasformandoli in ubbidienti schiavi, l’imperatore in cerca di una moglie con cui proseguire la sua stirpe reale cade nella trappola di Vetvix che accetta di sposarlo con il solo intento di mettere le mani sulla preziosa pistola e ci riesce proprio durante la cerimonia di nozze, zombificando le guardie imperiali e impossessandosi dell’arma.

La pistola però necessita per funzionare del cristallo Klopman di cui Garzooka chiamato in soccorso dal professor Wally riesce ad impossessarsi e a fuggire su di un’astronave da Dorkon prima che la sua squadra di supereroi, la Pet Force venga trasmutata da Vetvix. Così mentre Vetvix furiosa giura vendetta scopriamo che tutto quello a cui abbiamo assistito fa parte in realtà di un fumetto che Nermal sta leggendo durante un pasto all’aperto dove è in compagnia di Garfield, che intento a far fuori una sfilza di hot dog, già pregusta il pisolino ristoratore post-abbuffata.

Quelllo che Garfield non sa è che presto il mondo dei fumetti e quello dei cartoni animati collideranno e Vetvix sconfinerà in cerca del cristallo Kloopman e dovranno essere proprio lui ed i suoi amici ad aiutare Gazooka a fermare l’ambiziosa imperatrice che ha brama di conquista su entrambi gli universi.

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Una notte da leoni 2, recensione

Ancora una goliardica avventura per il gruppetto di bagordi allo sbaraglio del campione d’incassi Una notte da Leoni, sono passati due anni dalle disavventure in quel di Las Vegas di Phil (Bradley Cooper), Stu (Ed Helms), Alan (Zach Galifianakis) e Doug (Justin Bartha) con quest’ultimo rapito durante una notte persa nei fumi dell’alcol, ma le cose non sono cambiate molto perchè stavolta è Stu a dover convolare a nozze optando come location l’esotica Thailandia, patria della sua fidanzata, dove inviterà naturalmente i suoi compagni di bisbocce, tra cui Doug che sembra aver ormai archiviato definitivamente l’incubo Vegas e Alan ancora incapace di crescere e dare un taglio alle stramberie, che invece, dal cato suo considera quella folle notte trascorsa con i suoi amici la più incredibile della sua vita.

La parola d’ordine stavolta è niente guai da colossali sbronze, anche perchè il suocero di Stu non è particolarmente entusiasta e Alan ha sempre quello strano sguardo perso nel vuoto che in realtà cela macchinazioni da disastri epocali e infatti non ci vorrà molto affinchè il gruppetto non si ritrovi ancora una volta nel bel mezzo di un mare di guai, ma stavolta a far da cornice all’ennesima follia pre-nuziale non ci sarà la familiare Las Vegas, ma la pericolosa,  tentacolare e tentatrice Bangkok.

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Four Lions, recensione in anteprima

Seguiamo le peripezie di un gruppo di musulmani che in quel di Londra si preparano ad immolarsi in nome della Jihad, così dopo qualche non proprio memorabile tentativo di preparare un video in cui inneggiano alla Guerra santa e minacciano l’occidente due di loro, Omar (Riz Ahmed) Waj (Kayvan Novak), decidono di andare in un campo d’addestramento per terroristi in Pakistan, mentre gli altri due, il convertito Barry (Nigel Lindsay) e Faisal (Adeel Akhtar) sedicente esperto in esplosivi, cercano ognuno  a modo proprio di dare un contributo alla causa.

Così mentre Omar e Waj giunti in Pakistan combinano un disastro dietro l’altro sino ad essere costretti alla fuga e a tornare in Inghilterra, a casa un quinto elemento l’aspirante rapper Hassan (Arsher Ali) viene reclutato da Barry, così la più scalcinata cellula terroristica del pianeta è ormai al completo e pronta per il piano finale.

Omar guiderà così i suoi compagni in una serie di attentati che coilpiranno il centro di Londra e che verranno mesi in atto durante la tradizionale maratona benefica della città che prevede anche corridori in maschera, insomma quale miglior nascondiglio per l’esplosivo di un buffo e all’apparenza innocuo costume di Carnevale?

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Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, recensione in anteprima

L’imperatrice Wu Zetian (Carina Lau) sta per diventare il primo imperatore donna della storia cinese, i malumori intorno alla sua imminente incoronazione aumentano di giorno in giorno, come le schiere di chi complotta alle sue spalle per usurparne il trono, ma a pochi giorni dalla cerimonia di insediamento alcuni dignitari di corte cominciano a morire misteriosamente, consumati da fiamme che sembrano provenire dall’interno dei loro corpi.

L’imperatrice deciderà che la situazione è tanto grave da dover ricorrere all’aiuto di uno degli uomini che lei stessa ha imprigionato anni addietro per cospirazione contro il suo trono, così toccherà allo scaltro Di Renjie (Andi Lau), maestro nella spada ed abile investigatore, scoprire chi sta cospirando contro l’imperatrice seguendo le tracce lasciate dai corpi e partendo dal luogo dove la prima combustione ha avuto luogo, un gigantesco Buddha in costruzione che celebrerà la nuova reggenza dell’imperatrice.

Davvero sontuoso questo affresco fanta-storico messo in scena dal regista Tsui Hark che prova con successo a rivisitare il wuxiapan, il cappa e spada a tinte fantasy made in China, miscelandolo con elementi tipici del classico giallo investigativo, una messinscena degna di un kolossal, effetti visivi di altissimo profilo ed elementi fantastici che omaggiano il wuxia più classico dandogli la consueta ed intrigante veste epica.

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